Concetti Chiave
- L'unità funzionale della parete addominale è composta dalla triade fascia-muscolo-fascia, con un sinergismo che varia tra riposo e sforzo.
- La protezione della cavità addominale si basa sul sistema muscolo-fasciale, con punti deboli nella linea alba e nel canale inguinale.
- Negli uomini, il sistema fasciale è più denso rispetto alle donne, con i muscoli larghi dell'addome che sopportano più stress.
- L'uso di protesi può ridurre la mobilità della parete addominale e non ripristina la corretta fisiologia.
- Le tecniche moderne cercano di migliorare il posizionamento delle protesi per ridurre la mancanza di adattamento ai tessuti.
Indice
Unità funzionale della parete addominale
L’unità funzionale della parete addominale è costituita dalla triade fascia-muscolo- fascia. A riposo, la fascia viene stirata e protegge il muscolo rilassato. Durante uno sforzo, invece, il muscolo contratto protegge la fascia rilasciata. Questo sinergismo, per quanto riguarda il muscolo retto addominale, è presente fino alla linea arcuata dell’addome, al di sotto della quale si verifica la perdita della guaina posteriore del muscolo retto che migra anteriormente. Tutte queste strutture sono accompagnate da un sistema arterioso, venoso e nervoso, per cui l’incisione addominale in grado di risparmiarle è quella lungo la linea mediana.
Protezione della cavità addominale
La protezione della cavità addominale, essendo priva di strutture ossee di contenimento, si basa su questo sistema muscolo-fasciale. Qualunque irrigidimento della parete, come in seguito all’utilizzo di protesi, crea sempre dei problemi. Sia la fascia che i muscoli si adattano alle pressioni addominali sostenendosi a vicenda. Tuttavia, nella cavità addominale esistono due zone la cui fascia non è protetta da muscolo: la linea alba e il canale inguinale. La linea alba, analogamente alle sàrtie delle barche, permette la stabilità della colonna vertebrale tramite l’ancoraggio dei muscoli laterali. La presenza di una tensione maggiore in un lato può determinare rotazione, scoliosi e dolore. Questa situazione va riconosciuta specialmente dall’ortopedico per evitare di trattare per scoliosi un paziente che necessiterebbe invece del trattamento di un laparocele.
Differenze tra maschi e femmine nel sistema fasciale
Negli uomini questo sistema fasciale è più denso che nelle donne. I muscoli larghi dell’addome, ancor più dei muscoli retti, sono quelli che sostengono la maggior parte dello stress addominale. Le maggiori sollecitazioni avvengono soprattutto in senso longitudinale e solo in misura minore in senso trasversale (vedi immagine). L’utilizzo di protesi che riducono la mobilità e l’adattabilità della parete addominale crea quindi effetti dannosi. Si è fatto per molto tempo un utilizzo eccessivo di questi dispositivi: ad esempio negli Usa venivano eseguiti interventi di chirurgia bariatrica consistenti nel posizionamento di una protesi in epigastrio per impedire la dilatazione della parete addominale in seguito alla dilatazione dello stomaco. Al giorno d’oggi si stanno sviluppando tecniche in grado di modificare la quantità e ilposizionamento del materiale protesico, riducendo così la mancanza di matching tra le strutture protesiche e i tessuti del paziente. Inoltre, durante la laparoscopia la cavità addominale viene dilatata e con essa i suoi difetti. Se la protesi viene sagomata sulla base di questi, nel momento in cui l’addome viene sgonfiato, la protesi rimane molto lassa e perde i suoi vantaggi.
Riassumendo, le protesi non determinano un ripristino della corretta fisiologia della parete addominale.
Domande da interrogazione
- Qual è l'unità funzionale della parete addominale e come funziona?
- Come viene protetta la cavità addominale in assenza di strutture ossee?
- Quali sono le differenze nel sistema fasciale tra maschi e femmine?
- Quali sono gli effetti dell'uso di protesi sulla parete addominale?
L'unità funzionale della parete addominale è costituita dalla triade fascia-muscolo-fascia. A riposo, la fascia protegge il muscolo rilassato, mentre durante uno sforzo, il muscolo contratto protegge la fascia rilasciata.
La protezione della cavità addominale si basa sul sistema muscolo-fasciale. La fascia e i muscoli si adattano alle pressioni addominali sostenendosi a vicenda, ma ci sono zone come la linea alba e il canale inguinale dove la fascia non è protetta da muscolo.
Negli uomini, il sistema fasciale è più denso rispetto alle donne. I muscoli larghi dell'addome sostengono la maggior parte dello stress addominale, con sollecitazioni maggiori in senso longitudinale.
L'uso di protesi riduce la mobilità e l'adattabilità della parete addominale, creando effetti dannosi. Le protesi non ripristinano la corretta fisiologia della parete addominale e possono risultare lasse dopo la laparoscopia.