Concetti Chiave
- La peste nera del 1348 ridusse la popolazione, ma portò a un rapido riequilibrio tra popolazione e risorse, migliorando la produttività agricola e i salari.
- La diminuzione della domanda alimentare permise ai contadini di cercare terreni più fertili e migliorare le condizioni di vita con un'alimentazione equilibrata e igiene.
- L'organizzazione agricola cambiò con nuovi contratti agrari come la mezzadria, e si sviluppò l'allevamento ovino, specialmente in Inghilterra, a vantaggio dei grandi proprietari terrieri.
- Il sistema domestico emerse, trasferendo la produzione di tessuti dalla città alla campagna, integrando il lavoro agricolo e manifatturiero.
- Lo sviluppo di nuove tecnologie e settori come le armi da fuoco e la navigazione richiese conoscenze teoriche e pratiche, segnando una transizione dalla tecnica alla tecnologia.
Impatto della peste nera
La peste nera (1348), portò una riduzione degli abitanti causata dall’elevata mortalità, ma produsse un rapido riequilibrio nel rapporto tra popolazione e risorse. Un risultato positivo fu quello dell’aumento di produttività del lavoro agricolo e una ridistribuzione del territorio. In seguito alla diminuzione della domanda alimentare, i contadini si concentrarono alla ricerca di terreni più fertili. Inoltre la minore presenza di uomini ebbe effetti positivi sulla crescita dei salari. Migliorarono le condizioni di vita: con un’alimentazione equilibrata, una buona condizione igienica e di salute. La mortalità infantile cominciò a calare; il rapporto tra nascite e morti si era stabilizzato, anzi, in alcuni paesi questa condizione si invertì.
Riorganizzazione agricola e sociale
L’abbassamento dei prezzi agricoli contribuirono al cambiamento dell’organizzazione dei campi, vennero ripresi gli antichi obblighi signorili imposti ai contadini. Vennero stipulati nuovi contratti agrari in grado di favorire il ritorno dei contadini che avevano abbandonato le campagne nei tempi di crisi. Tra i più importanti contratti ricordiamo la mezzadria: in base al quale il proprietario dava in usufrutto la terra alla famiglia contadina che l’avrebbero coltivata guadagnandoci la metà del raccolto.
Decentramento e innovazione tecnologica
Questo forte decentramento verso le campagne venne anche dalla crescita del settore minerario, con l’estrazione di ferro (per uso comune), del rame (per produrre armi). Lo sfruttamento di oro e argento erano necessari per la produzione del denaro. Nel campo lavorativo, gli artigiani, architetti, artisti svolgevano il loro lavoro non più dal loro sapere teorico ma anche da i primi sistemi di calcoli, disegni che anticipavano l’opera prima che fosse cominciato il lavoro. Dalla tecnica (acquisita solo dalla pratica) si passò alla tecnologia, ovvero la capacità di riflettere teoricamente sui risultati del lavoro pratico ricavata dalla speculazione scientifica. Questa trasformazione venne favorita dall’apertura di nuovi settori produttivi come quello delle armi da fuoco e dallo sviluppo di conoscenza dagli altri, della navigazione. Bisognava saper calcolare la traiettoria dei proiettili e calibrarne le dimensioni. Nella navigazione invece era indispensabile disegnare e seguire una rotta.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli effetti positivi della peste nera sul lavoro agricolo?
- Come cambiò l'organizzazione dei campi dopo la peste nera?
- Quali furono le conseguenze della crisi delle industrie della lana e della seta?
- In che modo il settore minerario influenzò l'economia post-peste nera?
- Come si evolse il lavoro artigianale e tecnologico dopo la peste nera?
La peste nera portò a un aumento della produttività del lavoro agricolo e a una ridistribuzione del territorio, migliorando le condizioni di vita e i salari.
L'abbassamento dei prezzi agricoli portò a nuovi contratti agrari come la mezzadria, favorendo il ritorno dei contadini e l'uso dei terreni per pascolo e agricoltura.
La crisi portò alla produzione di nuovi capi e al trasferimento di attività in campagna, dove i contadini divennero anche operai nel sistema domestico.
La crescita del settore minerario, con l'estrazione di ferro, rame, oro e argento, fu cruciale per la produzione di denaro e armi, contribuendo al decentramento verso le campagne.
Gli artigiani e artisti iniziarono a utilizzare calcoli e disegni, passando dalla pratica alla tecnologia, con lo sviluppo di nuovi settori come le armi da fuoco e la navigazione.