pexolo
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • La morte di Cassio e Bruto segnò un cambiamento di potere, con Antonio e Ottaviano che divennero i veri padroni di Roma.
  • Antonio si concentrò sull'Oriente, attratto dalle sue risorse, mentre Ottaviano gestì abilmente i rapporti con il Senato a Roma.
  • Ottaviano si presentò come difensore dei valori tradizionali romani, contrastando l'immagine di Antonio associato all'Oriente e a Cleopatra.
  • La propaganda di Ottaviano riuscì a far percepire lo scontro con Antonio come una battaglia tra l'Occidente romano e l'Oriente greco.
  • Ottaviano usò abilmente manovre istituzionali per ottenere poteri legali, preparando il terreno per la battaglia di Azio.

Indice

  1. La caduta di Bruto e Cassio
  2. Il potere di Antonio e Ottaviano
  3. La propaganda di Ottaviano

La caduta di Bruto e Cassio

La situazione non fu risolta militarmente ma, una volta che Cassio si suicidò, allora anche Bruto decise di togliersi la vita nello scompiglio delle truppe; eliminati i cesaricidi e tutti gli avversari politici con le tavole di proscrizione, sostanzialmente Antonio ed Ottaviano erano i veri padroni di Roma, mentre Lepido contava meno degli altri e fu quindi relegato con una carica inferiore, ebbe il pontificato massimo.

Il potere di Antonio e Ottaviano

Antonio si attribuì il governo dell’Oriente e Ottaviano ebbe quello dell’Occidente; Antonio era convinto che questa spartizione di sfere d’influenza gli sarebbe stata di grande vantaggio, perché in Oriente avrebbe trovato risorse inesauribili e soldati in quantità, mentre era convinto che in Italia Ottaviano avrebbe dovuto affrontare un logorante confronto con il Senato (che nonostante gli incrementi provocati da Cesare, le tavole di proscrizione che ne avevano eliminato gli avversari, è sempre un organo di conservazione avverso a qualunque potere personale).

La propaganda di Ottaviano

Invece la situazione favorì Ottaviano: egli, rimasto a Roma, ebbe buon gioco nell’attenuare la diffidenza del Senato e nel guadagnarsi i favori dell’opinione sperata; egli fu grandioso nel modo in cui, fin da questi primi anni, riuscì ad organizzare la propaganda giusta per atteggiarsi ed essere creduto il grande difensore del Senato, dei valori tradizionali, dei valori dell’Occidente contro Antonio (che, anche in virtù della relazione con Cleopatra, fu rappresentato come il traditore di Roma, che assumeva cariche ed atteggiamenti orientali, dunque da condannare perché pronto a trasformare Roma in una monarchia ellenistica). Lo scontro contro Antonio fu preparato non come un’ennesima guerra civile, ma come lo scontro dell’Occidente romano contro l’Oriente greco: infatti, egli dimostrò grandi abilità grazie a delle manovre istituzionali per avere poteri legali pur in questo suo procedere illegale fino ad Azio (un promontorio sulle coste occidentali della Grecia).

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze della caduta di Bruto e Cassio?
  2. Dopo il suicidio di Cassio e Bruto, Antonio e Ottaviano divennero i veri padroni di Roma, eliminando i cesaricidi e gli avversari politici con le tavole di proscrizione, mentre Lepido fu relegato a una posizione inferiore.

  3. Come si divisero il potere Antonio e Ottaviano?
  4. Antonio si occupò del governo dell'Oriente, mentre Ottaviano prese il controllo dell'Occidente, con Antonio convinto che l'Oriente gli avrebbe offerto risorse e soldati, mentre Ottaviano avrebbe affrontato difficoltà con il Senato in Italia.

  5. In che modo Ottaviano utilizzò la propaganda a suo favore?
  6. Ottaviano riuscì a guadagnarsi i favori del Senato e dell'opinione pubblica, presentandosi come difensore dei valori tradizionali e dell'Occidente contro Antonio, rappresentato come traditore di Roma, preparando lo scontro come una battaglia tra Occidente romano e Oriente greco.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

pexolo di Mauro_105

URGENTE (321112)

pexolo di Lud_

domandina

pexolo di Samantha Petrosino