Concetti Chiave
- Il discorso apocalittico critica la globalizzazione per le sue conseguenze negative, come la diminuzione della cultura e la crescita delle disuguaglianze economiche tra paesi sviluppati e in via di sviluppo.
- Gli apocalittici temono che l'occidentalismo e le politiche economiche globali possano aumentare il divario tra paesi ricchi e poveri, favorendo il dominio delle imprese transnazionali.
- Il discorso integrale vede la globalizzazione positivamente, sottolineando come internet e le telecomunicazioni arricchiscano la conoscenza e creino cittadini del mondo più informati.
- Gli integrali apprezzano la possibilità di unificazione culturale e l'aumento degli scambi culturali, considerati aspetti positivi della globalizzazione.
- Il fenomeno dell’americanizzazione è visto come un esempio di come la globalizzazione possa arricchire il commercio e la cultura a livello globale.
Discorso apocalittico
Il fenomeno della globalizzazione è ovviamente visto secondo più punti di vista. Infatti, si denotano principalmente due posizioni essenziali: il discorso apocalittico e quello integrale.
Il discorso apocalittico affronta particolarmente tutte le posizioni contro il fenomeno della globalità, mettendone alla luce le conseguenze negative. Gli apocalittici, così chiamati, lamentano ad esempio l’abuso delle connessioni in rete, poiché causerebbe la diminuzione della cultura e le malattie che tendono a rendere i soggetti asociali rispetto alla società fisica che gli circonda, rapportandogli invece, a una “realtà virtuale” e rendergli sempre più partecipi e presenti “sulla finestra che si affaccia sulla piazza del mondo” anziché quella della propria città.
Inoltre, ci sarebbe anche l’uso minore dei giornali e dei libri in quanto ormai Internet contiene qualsiasi informazione.
Ma è soprattutto secondo l’aspetto economico che il discorso apocalittico incentra le critiche contro la globalizzazione. Essa è infatti, fonte di squilibri sempre maggiori tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo. Questi ultimi infatti, risentirebbero maggiormente dell’occidentalismo, altro fenomeno fondamentale di questo discorso. L’occidentalismo infatti, evidenzia e segna i limiti tra i paesi ricchi che vivono nel benessere quotidiano e quelli poveri, in assoluta assenza di ricchezze e in grado solo di sopravvivere. Le politiche economiche si impossesseranno del potere degli stati e le imprese transnazionali predomineranno su di essi.
Inoltre si avrà sempre più un mondo omologato a causa dello sviluppo dei mezzi di trasporto che permettono di attraversare il mondo e conoscere altre culture, le quali si mischieranno, dando origine ad una unica nel globo intero.
Discorso integrale
Per quanto riguarda invece, il punto di vista degli integrali, essi approvano con certezza l’importanza della diffusione del fenomeno della globalizzazione. Essi infatti, non le conseguenze negative di tale fenomeno, bensì mettono alla luce gli aspetti positivi che essa produce. Riguardo alle telecomunicazioni come Internet, ad esempio, gli integrali sono convinti che esso sa una fondamentale fonte di cultura proprio perché ben informata e ricca di risorse culturali. Allo stesso tempo offre una realtà virtuale in cui spostarsi dall’ambiente fisico che si occupa per ritrovarsi dall’altra parte del globo e sconfinare i limiti nazionali. Non considerano la connessione in rete come una giungla (come affermerebbero gli apocalittici), ma sono convinti che esso renderà i “cittadini del mondo” sempre più informati. Non si preoccupa di una probabile perdita di altre fonti culturali come giornali, libri, radio, di cui si preoccupano maggiormente gli apocalittici. Anche la televisione sta cambiando. Essa offre programmi televisivi che ci rimandano sempre più oltre le nostre frontiere e ci accostano maggiormente alle culture altrui, mettendoci a confronto.
Obbiettivo o conseguenza della globalizzazione è infatti, l’unificazione delle culture, che ci renderanno tutti uguali e nondimeno che omologati. Gli scambi culturali aumentano infatti, grazie allo sviluppo incessante dei mezzi di trasporto che ci permettono di raggiungere ogni parte del globo in tempi ridotti.
Sul piano economico già vediamo il fenomeno dell’americanizzazione in ogni continente. Esempio sono la diffusione della Coca-cola, dei McDonald, del linguaggio stesso, ormai fuso con la nostra e le altre lingue. Dunque, il commercio gira intorno ai paesi occidentali e ne procura l’arricchimento. Inoltre i paesi già sviluppati hanno ottenuto nel corso dell’ultimo secolo il controllo e il potere di tutti gli altri paesi degradati e in via di sviluppo. E le politiche economiche dirigeranno gli stati assumendo il loro potere e controllando l’economia.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali critiche del discorso apocalittico sulla globalizzazione?
- Come vedono gli integrali il fenomeno della globalizzazione?
- Quali sono le conseguenze economiche della globalizzazione secondo il discorso apocalittico?
- In che modo la globalizzazione influenza la cultura secondo gli integrali?
- Qual è l'impatto della globalizzazione sul commercio secondo il discorso integrale?
Il discorso apocalittico critica la globalizzazione per l'abuso delle connessioni in rete, che ridurrebbe la cultura e causerebbe asocialità, e per gli squilibri economici tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, accentuando l'occidentalismo.
Gli integrali vedono la globalizzazione positivamente, sottolineando l'importanza delle telecomunicazioni come Internet per la diffusione della cultura e l'unificazione delle culture attraverso scambi culturali e mezzi di trasporto.
Secondo il discorso apocalittico, la globalizzazione causa squilibri economici, con le politiche economiche e le imprese transnazionali che dominano sugli stati, aumentando il divario tra paesi ricchi e poveri.
Gli integrali credono che la globalizzazione unifichi le culture, rendendo le persone più informate e accostandole alle culture altrui attraverso la televisione e i mezzi di trasporto.
Il discorso integrale vede la globalizzazione come un fenomeno che arricchisce i paesi occidentali attraverso il commercio, con l'americanizzazione che si diffonde in ogni continente, influenzando anche il linguaggio e le abitudini.