Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • La canzone "In galera lì panettieri" del 1577 riflette la ribellione popolare contro i fornai a Napoli, accusati di speculare sul prezzo del pane durante una carestia.
  • I fornai, visti come capri espiatori dalle autorità politiche dell'epoca, vennero arrestati, soddisfacendo temporaneamente il popolo affamato.
  • La canzone è caratterizzata da un ritmo incalzante e un linguaggio napoletano intenso, esprimendo la frustrazione e la rabbia del popolo.
  • "Gli scariolanti" documenta le dure condizioni di lavoro dei braccianti nella piana ravennate alla fine dell'Ottocento, durante le opere di bonifica e arginatura.
  • Il canto degli scariolanti è lento e rassegnato, utilizzando un italiano popolare con elementi dialettali per denunciare la pesantezza del lavoro.

Indice

  1. Sommosse popolari a Napoli
  2. Gli scariolanti e le loro condizioni
  3. La denuncia attraverso le parole

Sommosse popolari a Napoli

Napoli ha una storia ricca di sommosse popolari, legate all’ingiusta distribuzione delle ricchezze e quindi alla miseria di una gran parte degli abitanti. La canzone In galera lì panettieri risale addirittura al 1577, quando durante una carestia la folla si scagliò contro i fornai, accusandoli di speculare sul prezzo del pane. I panettieri vengono accusati di essersi voluti arricchire alle spalle della popolazione: si credevano già importanti come dei nobili (“cavalieri” e “baroni”) quando, con grande soddisfazione dei poveri affamati, vennero arrestati. Certamente la carestia non può dipendere solo dalla speculazione dei fornai: le autorità politiche del tempo lì utilizzarono come capro espiatori per non essere travolte anche loro dall’insurrezione. Rimane però la sincerità della protesta del popolo, che a volte sbaglia bersaglio ma che difficilmente si lamenta a torto. Nella versione musicale il ritmo è incalzante e aggressivo. La lingua impiegata è un napoletano sanguigno e corposo.

Gli scariolanti e le loro condizioni

Gli scariolanti: tra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi del Novecento nella piana ravennate vennero compiuti grandi lavori di bonifica e di arginatura delle acque fluviali. Nella zona giunsero migliaia di braccianti, che lavoravano in condizioni durissime. Gli scariolanti è uno dei documenti che testimoniano la drammatica situazione degli “scariolanti”, gli sterratori che, muniti di una carriola, durante la notte trasportavano la terra rimossa. Venivano assunti settimanalmente, e quanti non si presentavano in fretta con le loro carriole – quando, “a mezzanotte in punto” di domenica, i sorveglianti li convocavano al suono di un corno , perdevano il lavoro.

La denuncia attraverso le parole

Le parole, apparentemente neutre, denunciano una situazione lavorativa molto pesante; nella versione musicale il ritmo è lento e rassegnato. Il canto è in italiano popolare, con alcuni elementi dialettali (“ingané2 per “ingannato”, “i’2 per “essi”, “a” per “hanno”, “si sente tromba suonar” per “si sente suonare una tromba”).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico delle sommosse popolari a Napoli?
  2. Le sommosse popolari a Napoli sono legate all'ingiusta distribuzione delle ricchezze e alla miseria della popolazione. Un esempio è la canzone "In galera lì panettieri" del 1577, che racconta di una rivolta contro i fornai accusati di speculare sul prezzo del pane durante una carestia.

  3. Chi erano gli scariolanti e quali erano le loro condizioni di lavoro?
  4. Gli scariolanti erano braccianti che lavoravano in condizioni durissime nella piana ravennate tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Erano sterratori che trasportavano terra con una carriola durante la notte e venivano assunti settimanalmente, rischiando di perdere il lavoro se non si presentavano puntuali.

  5. Come viene espressa la denuncia delle condizioni lavorative attraverso le parole?
  6. La denuncia delle condizioni lavorative pesanti è espressa attraverso parole apparentemente neutre, ma il ritmo musicale è lento e rassegnato. Il canto utilizza l'italiano popolare con elementi dialettali, sottolineando la drammaticità della situazione.

Domande e risposte