Concetti Chiave
- Gli impianti di riscaldamento mantengono costante la temperatura e compensano le dispersioni di calore attraverso infissi e pareti.
- L'impianto di riscaldamento più comune utilizza acqua come fluido termoconvettore e aria o vapore come fluido termovettore.
- Gli impianti di riscaldamento ad acqua calda includono componenti come caldaia, bruciatore, pompe, e sistemi di controllo e isolamento.
- Gli impianti autonomi sono favoriti dalla metanizzazione urbana, eliminando la necessità di stoccaggio del combustibile.
- Le caldaie autonome, spesso murali, distribuiscono acqua calda ai corpi scaldanti e i fumi vengono espulsi naturalmente attraverso una canna fumaria.
Gli impianti di riscaldamento hanno lo scopo di mantenere costante la temperatura negli ambienti e di compensare le dispersioni di calore attraverso gli infissi, le pareti esterne e le pareti confinanti con gli ambienti non riscaldati.
L’impianto di riscaldamento più diffuso è quello che utilizza come fluido termoconvettore l’acqua e come fluido termovettore l’aria e il vapore.
Gli impianti di riscaldamento ad acqua calda sono essenzialmente costituiti da:
- caldaia;
- bruciatore;
- pompe di circolazione dell’acqua;
- vaso di espansione;
- corpi riscaldanti;
- tubazioni valvolare;
- sistema di regolazione e controllo;
- isolamento termico;
- impianto di adduzione del combustibile;
- sistema di espulsione dei gas combustati.
IMPIANTI AUTONOMI DI RISCALDAMENTO
Gli impianti autonomi di riscaldamento hanno avuto notevole sviluppo a seguito del processo di metanizzazione capillare delle aree urbane.
Un impianto autonomo ha tutte le componenti di un impianto centralizzato. Tutte queste componenti sono racchiuse in un unico involucro che è spesso costituito da una caldaia murale. Queste caldaie, di potenza inferiore a 35 kW, possono essere installate a muro, incassate in parete, installate all’interno o all’esterno degli ambienti.
L’acqua calda prodotta dalla caldaia viene inviata, tramite il circolatore, al collettore di distribuzione. Quest’ultimo componente ha il compito di collegare singolarmente i corpi scaldanti alla rete principale di riscaldamento. L’attivazione della caldaia si effettua con termostato o crono-termostato.
I fumi della caldaia devono essere convogliati all’interno di un sistema collettivo di espulsione dei fumi a tetto. La canna fumaria funziona sempre per tiraggio naturale: i fumi salgono naturalmente a tetto per effetto della spinta idrostatica esercitata a causa della differenza della densità tra i fumi più leggeri e l’aria esterna più pesante.
Ciascuna caldaia è alimentata da un proprio impianto di adduzione dei gas con potenza del contatore ubicato a piano terra sulle pareti esterne dell’edificio oppure sulle recinzioni perimetrali.
Domande da interrogazione
- Qual è lo scopo principale degli impianti di riscaldamento?
- Quali sono le componenti principali di un impianto di riscaldamento ad acqua calda?
- Quali vantaggi offrono gli impianti autonomi di riscaldamento rispetto a quelli centralizzati?
Gli impianti di riscaldamento hanno lo scopo di mantenere costante la temperatura negli ambienti e di compensare le dispersioni di calore attraverso infissi e pareti.
Un impianto di riscaldamento ad acqua calda è costituito da caldaia, bruciatore, pompe di circolazione, vaso di espansione, corpi riscaldanti, tubazioni valvolare, sistema di regolazione e controllo, isolamento termico, impianto di adduzione del combustibile e sistema di espulsione dei gas combustati.
Gli impianti autonomi offrono economia e autonomia nell'utilizzo, grazie alla metanizzazione che elimina la necessità di stoccaggio del combustibile, nonostante un teorico maggiore consumo.