fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.
Li miei compagni fec'io sì aguti,
con questa orazion picciola, al cammino,
che a pena poscia li avrei ritenuti;
e volta nostra poppa nel mattino,
de' remi facemmo ali al folle volo .........
Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto,
ché de la nova terra un turbo nacque,
e percosse del legno il primo canto.
Tre volte il fé girar con tutte l'acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, com'altrui piacque,
infin che 'l mar fu sovra noi richiuso».
Dante Alighieri (1265-1321), Divina Commedia, Inferno Canto XXVI
Per l'Ulisse di Dante, che metteva nell'inferno i personaggi che gli erano più simpatici, è il desiderio del sapere (fatti non foste a viver come bruti) che lo spinge al fare (de' remi facemmo ali al folle volo).

Dante, oltre che poeta, fu un pensatore che sintetizzò mirabilmente il sapere medioevale infatti Bertrand Russell lo considerò, assieme a Machiavelli, Vico e Leopardi, uno dei pochi italiani degni di rientrare nel suo libro di filosofia: "La Saggezza dell'Occidente".
Forse l'aporia sapere/fare è fondante per molto pensiero filosofico, basti pensare al "Verum ipsum factum" di Vico o a Kant che sosteneva che: "L'esperienza senza la teoria è cieca, ma la teoria senza l'esperienza è un puro gioco intellettuale".
In tempi più recenti Mazzini fondò un movimento politico chiamato "Pensiero e azione" e di Marx è celebre la riflessione: "I filosofi hanno soltanto interpretato il mondo, ma ora si tratta di trasformarlo".
Ricordo un direttore della pianificazione e del sistema informativo che, riprendendo un celebre aforisma pedagogico, sosteneva esserci tre momenti, non sempre rigidamente sequenziali, nella carriera di una persona all'interno di una organizzazione:
Sapere; imparare il proprio mestiere, agire da spugne, conoscere l'azienda, le risorse, i clienti, i punti di forza e quelli di debolezza sia propri che dell'organizzazione.
Saper fare; agire con competenza nell'ambito della propria professionalità e funzione (sia essa ricerca, produzione, marketing, risorse umane, amministrazione, ecc.)
Saper far fare; coordinare delle risorse, porre degli obiettivi impegnativi ma realistici, gestire i conflitti, esercitare una leadership democratica, ma orientata ai risultati.
Discutendo gliene proposi un quarto (ripreso dal titolo di un libro di Aubrey e Tiliette):
Saper far sapere; puntare sulla ricerca, investire sul capitale intellettuale, incoraggiare i lavoratori della conoscenza, fare formazione, trasmettere a dipendenti e colleghi le proprie competenze.