_antoniobernardo
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Secondo alcuni, le migliori soluzioni ai problemi si trovano se la mente non ha sempre il perfetto controllo di se. In proposito Lucio Anneo Seneca, nato a Cordoba nel 4 a.C., scriveva nel De tranquillitate animi: "E non bisogna nemmeno tenere la mente sempre sotto tensione, ma concederle degli svaghi. Socrate non si vergognava di giocare con i bambini; Catone si ristorava con un bicchiere di vino l'animo affaticato dai pubblici impegni; Scipione si dava alle danze con quel suo fisico da trionfatore e da Soldato... Ci furono grandi uomini che si concedevano regolarmente delle vacanze mensili; altri invece dividevano ogni giornata tra riposo ed affari. seneca.jpg Ricordo che faceva così il grande oratore Asilio Pollione: niente lo tratteneva al lavoro dopo le quattro del pomeriggio; passata quell'ora non leggeva neppure le lettere, per timore che gli venissero dei problemi, ma in quelle due ore scaricava tutta la stanchezza della giornata.... A volte ci aiuterà un viaggio, un cambiamento d'aria un pranzo, qualche bicchiere in più... Se vogliamo credere al poeta greco (Solone nato nel 640 a.C...) "a volte è piacevole fare qualche pazzia"; o a Platone, "invano bussa alla porta della poesia chi è sempre padrone di sè"; o ad Aristotele, "non c'è mai stato un grande ingegno senza un granello di follia". Occorre una certa eccitazione della mente, perchè questa riesca a fare qualcosa di grande e straordinario.... Finché la mente ha sempre controllo di sè, non può esprimere niente di sublime e di elevato...."
Forse proprio per migliorare le prestazioni nella soluzione dei problemi alcune organizzazioni offrono oggi ai loro dipendenti: cucina dietetica, palestra, piscina, yoga e meditazione, teatro, biblioteca dei classici, spazi per la danza e intrattenimenti romantici, training outdoor (vela, montagna, tennis, giochi di squadra), viaggi premio, ecc.
"Niente ci appartiene Lucilio, solo il tempo... dunque Lucilio caro, fai quello che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro se ti impadronirai del presente".
Seneca, riprende in questo passo il pensiero di Teofrasto, un allievo di Aristoltele che sosteneva: "Il tempo è la cosa più preziosa del mondo" e anticipa il celebre slogan di Benjamin Franklin: "Il tempo è denaro", ma anche i pensieri di Charles Darwin (L'uomo che osa sprecare anche un'ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita) e di Italo Calvino (Il contrario della rapidità è la fretta).
Lo slogan di un recente convegno internazionale (Ipma Roma 2008) sulla gestione dei progetti è stato: "Project management to run" scelto forse per ricordare che dopo l'importanza data in passato al controllo dei costi e della qualità è forse il momento di dare il giusto peso anche al controllo dei tempi. In Italia il problema è particolarmente sentito nella pubblica amministrazione dove le opere infrastrutturali (a causa di burocrazia, permissistica e inefficienze) hanno tempi di realizzazione tre o quattro volte superiori a quanto previsto dai programmi. Qualcuno, forse pensando alla sanità pubblica o a fenomeni di corruzione, ha anche capovolto lo slogan di Franklin sostenendo che: "Il denaro è tempo".

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