Concetti Chiave
- La poesia lirica romana introduce temi soggettivi e sentimentali nella letteratura latina, influenzata dalla cultura greca.
- Nei secoli iniziali, la produzione poetica romana era limitata a brevi componimenti che esaltavano valori tradizionali come famiglia e virtù guerriere.
- Nel I secolo a.C., i "poeti nuovi" iniziano a creare poesie personali e intime, note come elegie, esprimendo amore, nostalgia e dolore.
- La lirica romana, a differenza di quella greca, è caratterizzata dalla lettura delle poesie invece dell'accompagnamento musicale.
- Gaio Valerio Catullo è uno dei maggiori esponenti della lirica romana, noto per le sue poesie d'amore dedicate a Clodia, chiamata Lesbia nei suoi versi.
La poesia lirica romana
La poesia lirica introduce nella letteratura latina nuovi argomenti di carattere soggettivo e sentimentale. Nei primi secoli della storia romana non si sviluppò una produzione poetica vera e propria , al di là di brevi componimenti che esprimevano in modo semplice i valori di una società contadina e celebravano il sentimento religioso, il culto della famiglia e degli antenati, le virtù guerriere. Fu solo nel I secolo avanti Cristo che l’influenza della cultura greca, e in particolare della poesia lirica, si fece sentire a Roma e contribuì all’affermazione dei “poeti nuovi” che crearono poesie diverse, questi poeti nuovi , a differenza di quelli precedenti, non esaltavano più i valori della tradizione, ma cantavano la profondità dei sentimenti. Si tratta di composizioni brevi ( dette anche elegie) di carattere soggettivo, intimo, personale che esprimono l’amore, la nostalgia, il dolore. Tale produzione è chiamata lirica, anche se oramai da tempo le poesie erano lette e non più cantate o accompagnate da strumenti musicali ( differenza principale con la lirica greca) . Uno dei poeti che meglio rappresenta la lirica romana è Gaio Valerio Catullo, nato a Verona, probabilmente nell’84 a.C. Gaio Valerio Catullo fu tormentato da un amore infelice per Clodia , che egli chiamava nei suoi versi Lesbia e per la quale scrisse le sue liriche più suggestive.