Concetti Chiave
- La teoria della tettonica delle placche si basa sui moti convettivi nell'astenosfera, descritta come una parte pastosa del mantello terrestre.
- Il calore geotermico, derivante dal decadimento degli isotopi radioattivi, è il motore che muove le placche litosferiche rigide.
- La creazione di nuova litosfera oceanica avviene lungo le dorsali medio oceaniche, con formazione di strati di peridotite e pillow lavas basaltici.
- Le zone di subduzione, dove il fondale oceanico rientra nel mantello, sono caratterizzate da fosse oceaniche e attività vulcanica esplosiva.
- Gli scontri tra placche oceaniche e continentali o tra due placche continentali generano catene montuose e fenomeni sismici di diversa intensità.
Tettonica delle placche
Il primo che l’ha proposto è Wilson nel 60. Lui pensa che il mantello al di sotto della litosfera sia un mantello pastoso, non proprio liquido, ma pastoso come se fosse pongo. Questa parte di mantello che è plastica viene chiamata astenosfera sarebbe un magma non proprio liquido, ma tenuto in movimento da moti convettivi che trasferiscono calore dall’interno del pianeta verso la superficie. Il motore primo di tutti i movimenti delle placche sarebbe il calore geotermico che è prodotto dal decadimento degli isotopi radioattivi nell’interno del pianeta e che là dove trova masse fuse di rocce fuse crea moti di convezione termica che trasferiscono calore dall’interno del pianeta verso l’esterno.
Questo è il motore che muove le placche rigide di litosfera solida e rigida sovrastante. Abbiamo l’astenosfera in cui ci sono i moti di convezione termica che trasferiscono il calore dall’interno del pianeta all’esterno; i moti di convezione termica sono delle celle convettive che hanno i loro rami ascendenti proprio in corrispondenza delle dorsali medio oceaniche, quindi sotto le dorsali medio oceaniche c’è continua risalita di magma caldo, dall’astenosfera questo magma risale e crea una tensione sotto la crosta oceanica per cui la crosta oceanica si frattura, crea la dorsale medio oceanica e poi questo magma in parte raffredda al di sotto della crosta oceanica stessa e forma peridotite; in parte trabocca dalle spaccature della dorsale medio oceanica e forma basalti a pillow lavas e sta di fatto che sempre nuova litosfera oceanica si crea e diverge ai due lati della dorsale. Diverge formando gli strati principali del fondale oceanico, la peridotite più profonda cristallina, intrusiva e il magma basaltico a pillow lavas più superficiale. Poi via via che le due placche oceaniche divergono dalla dorsale e si allontanano ai due lati della dorsale stessa su questi due primi strati di fondale oceanico di depositerà un terzo strato di sedimenti oceanici (gusci di micro organismi planctonici). Il fondale oceanico in tutti e tre gli oceani ha una struttura molto regolare e constante, tri stratificata: c’è uno strato più profondo di peridotiteroccia magmatica intrusiva ultra femica, deriva dal fatto che il magma che risale sotto la dorsale diverge e cristallizza in condizioni ancora intrusive e forma peridotite; parte del magma invece trabocca come lava, forma i pillow lavas che si accumulano sopra la peridotite. E poi le due placche divergono e via via che si allontanano dalla dorsale c’è tutto il tempo perché i microorganismi che muoiono lascino sedimentare i loro gusci sul fondale e quindi lo strato più superficiale del fondale è fatto da gusci di micro organismi planctonici. Ad un certo punto il fondale oceanico si è talmente allontanato dalla dorsale che entra in subduzione, cioè si rinfila nel mantello. La zona dove il fondale oceanico si rinfila nel mantello si chiama zona di subduzione e la manifestazione morfologica che noi abbiamo negli oceani di queste subduzioni sono le fosse oceaniche. Queste sono fosse del fondale oceanico che arrivano a una profondità di 11.000 m. All’improvviso si formano queste fosse oceaniche, sono sintomo della subduzione della placca oceanica litosferica vecchia che si infila nel mantello, si scalda e si ricicla. Questo riciclaggio della litosfera oceanica non è così placido, tranquillo e molto semplice, è accompagnato da fortissimi attriti delle placche che convergono; gli attriti riscaldano i materiali di cui la placca in subduzione è fatto e quindi la litosfera oceanica vecchia fonde e crea nuovo magma perché gli attriti della subduzione arrivano a metamorfizzare le rocce e farle fonderle creando nuovi magmi. Questi magmi risalgono e eruttano e creano quegli arcipelaghi come quelli in Giappone, nelle Filippine che hanno vulcani molto acidi e esplosivi. Perché sono acidi? Perché è vero che il fondale oceanico che si infila nel mantello e va in subduzione è fatto di peridotite e di basalto, però peridotite e basalto sono rocce femiche e ultra femiche, ma al di sopra di sono sedimentati i gusci che sono silice pura, vetro. Allora questo magma scendendo in profondità, nella subduzione, si riscalda, fa degli attriti che creano dei terremoti e nella compressione queste rocce si mescolano, si frantumano in scaglie che si sovrappongono, che si fondono e che impastano i materiali circostanti. Per cui il magma che si forma non è più un magma femico e ultra femico perché ha impastato con sé i sedimenti molto acidi dello strato più superficiale del fondale e poi frammenti di altre rocce circostanti. Quindi questo maga è un magma da mesosilicico a ipersilicico. Ogni fossa oceanica è sempre accompagnata da un arcipelago di isole vulcaniche a parossismo violento, esplosivo. Nel frattempo lungo la fossa ci sono anche terremoti e i terremoti sono superficiali in corrispondenza alla fossa dove l’attrito comincia appena appena; arrivano a media profondità sotto le isole degli arcipelaghi vulcanici e vanno ancora più in profondità se si arriva sotto i continenti. I terremoti vanno dall’essere molto superficiali nella fossa oceanica, a media profondità sotto le isole, a profondità sempre maggiore se ci avviciniamo al continente. Il margine continentale viene stropicciato dagli attriti della convergenza e questa compressione solleva sul bordo del continente una catena montuosa che è la catena montuosa delle Ande in cui sono imprigionati dei vulcani esplosivi. Perché? Perché anche qui, via via che la placca di fondale oceanico si infila in subduzione, con gli attriti dà terremoti superficiali vicino alla fossa e poi medi e poi profondi sotto il continente e le rocce del fondale fondono e formano magmi acidi che risalgono e che creano i vulcani acidi. Questo margine di chiama arco fossa. Fino a quando abbiamo lo scontro tra due placche oceaniche si forma una fossa tipo Filippine o un arcipelago di isole vulcaniche come le Filippine; se invece si scontrano oceano e un continente è sempre l’oceano che va in subduzione perché è già fatto di rocce più basiche, più femiche, il continente non può andare in subduzione perché è fatto rocce sialiche, più acide che tendono a stare sempre in superficie. Se si scontrato due contieniti fra loro entrambi sono costituiti da rocce acide quindi nessuna delle due può andare in subduzione e si viene a formare una catena montuosa come le Alpi o l’Himalaya.Domande da interrogazione
- Chi ha proposto per primo la teoria della tettonica delle placche e quale concetto ha introdotto?
- Qual è il ruolo del calore geotermico nella tettonica delle placche?
- Come si formano le dorsali medio oceaniche e cosa accade al magma in queste zone?
- Cosa succede quando il fondale oceanico entra in subduzione?
- Quali sono le conseguenze della subduzione di una placca oceanica sotto un continente?
Wilson ha proposto per primo la teoria della tettonica delle placche negli anni '60, introducendo il concetto di astenosfera, una parte del mantello terrestre che è pastosa e in movimento a causa dei moti convettivi.
Il calore geotermico, prodotto dal decadimento degli isotopi radioattivi, è il motore principale che muove le placche litosferiche, creando moti di convezione termica nell'astenosfera.
Le dorsali medio oceaniche si formano quando il magma risale dall'astenosfera, creando tensione sotto la crosta oceanica che si frattura. Parte del magma si raffredda formando peridotite, mentre un'altra parte trabocca formando basalti a pillow lavas.
Quando il fondale oceanico entra in subduzione, si infila nel mantello creando fosse oceaniche. Questo processo è accompagnato da attriti che riscaldano e fondono la litosfera, generando nuovi magmi che formano arcipelaghi vulcanici.
La subduzione di una placca oceanica sotto un continente provoca terremoti e la formazione di catene montuose come le Ande, con vulcani esplosivi dovuti alla fusione delle rocce del fondale e alla risalita di magmi acidi.