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Minerali - Caratteristiche, suddivisione e distribuzione
È possibile definire i minerali come risorse indispensabili per la vita dell'uomo; in quanto si tratta degli artefici del passaggio da una società rurale a una industrializzata, per mezzo delle 2 rivoluzioni industriali a cavallo tra i secoli diciottesimo e diciannovesimo.
Generalmente, possono venire suddivisi in 5 categorie:
- metalliferi, ovvero tutti coloro che comprendono nella loro composizione metalli, come ferro, zinco, rame e piombo: principalmente, si tratta di ossidi, solfuri e cloruri;
- non metallici, che vengono utilizzati dall'industria chimica per produrre materie prime come zolfo, salgemma e silicio (importante nell'industria elettronica).
- preziosi, i quali comprendono metalli (oro, argento e platino) e non metalli (smeraldo e diamante). Di quest'ultimo è bene sapere che il peso è espresso in carati (1 carato = circa 0,2 g) e deriva dal greo adamàs, “indistruttibile”.
- rari, cioè minerali che sono poco diffusi e per questo motivo hanno un prezzo elevato. È il caso del tantalio, da cui si estrae il coltan (per la fabbricazione dei cellulari) e del litio, che si estrae soprattutto in Cile e in Cina.
- edili, ossia tutti quelli adatti ad essere usati in questo settore. Generalmente sono poco costosi, anche perché molto comuni e diffusi in tutto il mondo: sabbia, ghiaia, argilla, ecc...
Spesso i Paesi grandi produttori di minerali (corrispondenti ad aree formate in epoche più remote, come nel caso della Cina, della regione della Siberia e del Congo, come buona parte dell'Africa centro-meridionale) non coincidono con i principali importatori e consumatori: i pochi Paesi che rispettano ciò sono solo USA, Canada e Russia.
Negli ultimi anni anche le potenze emergenti, ossia Brasile, India e Cina, Sudafrica e Russia (i cosiddetti BRICS), stanno irrompendo nel mercato per stare al passo della concorrenza.
Invece, per quanto riguarda la storia dei minerali, la loro importanza viene ribadita dalle 3 età preistoriche, che prendono il nome proprio da 3 metalli (rame, bronzo e ferro).
Per accaparrarsi nuovi territori ricchi di nuovi giacimenti, si è spesso ricorsi alla forza: è il caso della Spagna nei confronti della Bolivia e del Perù all'epoca di Elisabetta I, e dello scontro tra Prussia e impero austro-ungarico per la Slesia polacca tra il 1800 e il 1900.
Infine, è necessario ribadire quanto l'estrazione di minerali possa essere dannosa per l'ambiente: ingenti quantità di rifiuti rocciosi, frane, alluvioni, modifica della crosta terrestre, grandi quantità di energia impiegate, solo per citarne alcune.
Tuttavia, in questi ultimi anni si stanno progettando nuovi metodi per non danneggiare l'ecosistema, che partono dal riciclo dei materiali e arrivano alla scoperta di nuovi, come resine sintetiche e fibre ottiche.