Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Marie Curie, tesina Pag. 1 Marie Curie, tesina Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Marie Curie, tesina Pag. 6
1 su 10
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Introduzione Marie Curie, tesina


La figura di Marie Curie è importante poiché diede un nuovo impulso al mondo scientifico e alla emancipazione femminile. Scopri la radioattività e ampliò le conoscenze a riguardo dell'utilità delle radiazioni in ambito medico.

Collegamenti


Fisica: decadimento e suddivisione delle radiazioni
Scienze: radioterapia
Estratto del documento

BIOGRAFIA

Maria Skłodowska nacque il 7 novembre del 1867 a Varsavia. La madre Bronislawa era una cattolica devota,

mentre il padre Wladislaw Skłodowski era uno scienziato e insegnante di fisica. Entrambi provenivano da

famiglie che godevano di una buona posizione sociale, ma vivevano in condizioni economiche disastrose. A

quel tempo la Polonia era sotto dominio straniero, Varsavia era governata dai russi. Bronislawa e Wladislaw

erano nazionalisti e desideravano l'indipendenza del proprio paese. La situazione economica della famiglia

Skłodowski si fece ancora più difficile quando, nel 1873, Wladislaw perse il suo lavoro per via della sua

ostilità verso l’impero zarista che imponevano l'uso della lingua russa e vietava che alle giovani menti

venisse insegnata la storia polacca.

Nel 1878 la madre morì di tubercolosi quando Maria aveva solo undici anni, questo evento portò la giovane a

un disinteresse verso la religione, che sostituì con un grande amore per le scienze. Fin dalla tenera età si

distinse per le sue abilità cognitive, il padre cercò di aiutarla a coltivare la sua passione, infatti, i giochi e le

passeggiate in campagna si trasformavano in lezioni sulla natura, sulla scienza e sulla storia della Polonia.

Maria imparò il russo, il francese e l'inglese. Venne inserita in una classe di bambini più grandi poiché aveva

bisogno di stimoli. A scuola si seguivano due programmi, uno russo e uno polacco, quest'ultimo era

insegnato clandestinamente. Il 12 giugno del 1883, all'età di quindici anni si diplomò e ricevette una

medaglia come migliore alunna. Non potendo studiare all'Università di Varsavia poiché era una donna, Maria

entrò in un periodo di depressione. Il padre decise di mandarla in campagna per aiutarla a riprendersi. Qui

incontrò la nonna, donna molto forte e indipendente, e comprese che la sua sete di sapere non poteva essere

limitata dalle istituzioni, quindi decise di lavorare per potersi permettere gli studi a Parigi.

Maria era convinta che l'istruzione fosse un diritto di tutti, indipendentemente dalla classe sociale, ed era a

favore della parità tra uomini e donne, perciò a 17 anni si unì al progetto dell' "Università Volante", un

circolo di ragazzi e ragazze, fanatici patrioti, che aderiscono al positivismo.

Lavorò assiduamente per poter aiutare la sorella Bronia a studiare medicina in Francia. Nel 1891 Bronia,

dopo essersi laureata, invita Maria a trasferirsi a Parigi.

Marie proseguì la sua formazione scientifica alla celebre Università della Sorbona, fu la prima donna ad

iscriversi alla facoltà di fisica, per questo non veniva presa sul serio dai compagni convinti che nessuna

donna potesse essere intelligente e capace quanto un uomo. Lei dimostrò il contrario quando passò gli esami

risultando la migliore del corso. Fu molto ammirata dalle sostenitrici del diritto delle donne all'istruzione. Si

laureò in chimica e fisica nel 1893, e in matematica l'anno dopo.

Gabriel Lippmann, uno dei suoi professori, l'aveva incaricata di studiare le proprietà magnetiche degli acciai

temperati sotto la supervisione del fisico francese Pierre Curie, un affermato fisico. Pierre aveva avuto una

formazione scolastica dai membri della sua famiglia ed era stato educato al rispetto per la natura e

all’anticlericalismo. Nel 1882, a soli 23 anni, il fisico aveva fatto la sua prima importante scoperta, insieme

al fratello Jacques, sulle proprietà piezoelettriche del quarzo. Nel decennio successivo il giovane aveva

concentrato l’attività di ricerca sui fenomeni riguardanti il magnetismo. Rilevò che esiste un valore della

temperatura (detto punto di Curie), al di sopra del quale un materiale ferromagnetico perde alcune delle sue

proprietà.

Pierre a 35 anni era ancora celibe, poiché credeva che una relazione sentimentale con una donna lo avrebbe

distolto dalle proprie ricerche scientifiche.

Dopo aver incontrato in laboratorio Marie egli fu attratto dalla sua grazia e dalla sua devozione per la

scienza. Pierre giudicò subito Madamoiselle Sklodowska una persona straordinaria, apprezzava il suo acume

e il suo totale disinteresse per le attenzioni maschili.

Affascinato le chiese di diventare sua moglie dopo pochi mesi, ma Marie rifiutò poiché non voleva perdere la

propria indipendenza. Il loro rapporto si consolidò e alla fine lei accettò la proposta di matrimonio. Pochi

anni dopo, nel 1897, nacque la figlia Irène.

Marie Curie iniziò a interessarsi agli studi dello scienziato Becquerel che affermava che i sali di uranio

emettevano spontaneamente, senza essere esposti alla luce, raggi di natura ignota. Marie cominciò a fare

esperimenti. Notò che l’uranio messo su una lastra fotografica avvolta da una carta nera impregnava

comunque la lastra. Questo fu il primo fenomeno osservato da Marie, in seguito chiamato da lei radioattività.

Insieme al marito iniziò a studiare approfonditamente il fenomeno, si chiedevano da dove arrivasse l'energia

rilasciata sotto forma di radiazioni.

Nel luglio 1898, i coniugi Curie nel bollettino dell'Accademia delle Scienze, in Francia, e nella rivista

"Swiatlo", in Polonia, annunciarono: "Crediamo che la sostanza che abbiamo tratto dalla pechblenda

contenga un metallo non ancora segnalato, vicino al bismuto per le sue proprietà analitiche. Se l'esistenza

di questo metallo verrà confermata, noi proponiamo di chiamarlo polonio, dal nome del paese di uno di

noi".

Continuando gli studi sulla pechblenda si accorsero che oltre al polonio vi fosse un altro elemento

sconosciuto che emetteva un'intensa radiazione: il radio.

Marie Curie nel 1903 fu la prima donna ad ottenere la Medaglia Davy e dopo pochi mesi divenne anche la

prima donna a vincere il premio Nobel.

Molti sostenevano che fosse stato suo marito a svolgere la maggior parte del lavoro, ma Pierre smentì

affermando che il merito fosse di Marie.

Dopo la nascita della secondogenita nel 1904, Pierre divenne professore di fisica alla Sorbona. Un anno dopo

fu eletto membro dell’Accademia di Francia.

Nel 1906 il marito di Marie morì travolto da una carrozza trainata da cavalli.

La morte improvvisa sconvolse Marie che trascorse un lungo periodo di depressione. Cercò di risollevarsi

accentando il posto di professore alla Sorbona e diventando la prima insegnante donna.

Nel 1910 Marie Curie riuscì a isolare il radio sotto forma metallica e pubblicò il Trattato di radioattività. Nel

1911 la moglie del fisico Paul Langevin la denunciò per adulterio col marito, la stampa scandalistica lo

soprannominò “lo Chopin della polacca” e pubblicò molti articoli che incitavano la vedova Curie a

ritornarsene in Polonia.

Dopo essere tornata a casa da una conferenza insieme alle figlie di 7 e 14 anni, si trovò di fronte a una folla

di persone che la minacciò di morte. Einstein sconvolto da questo episodio le scrisse una lettera in cui cercò

di sostenerla e gli mostrò come ella sia stata un punto di riferimento per lui, Albert non vedeva l'ora di

poterla incontrare al Congresso di Solvay.

Nello stesso anno ricevette il premio Nobel per la chimica, però, quando la commissione venne a conoscenza

della storia d'amore, le chiese di non andare a ritirare il premio. Marie soffrì molto e dichiarò che la sua vita

privata era separata dalla sua carriera scientifica ed andò ugualmente.

Durante la prima guerra mondiale Madame Curie assistette i feriti insieme alla figlia Irène, allestendo le

"Petit Curie", automobili attrezzate con apparecchiature ai raggi X. Insegnò a molti medici americani come

utilizzare i dispositivi che aveva messo a punto. Nel 1919 la Polonia ottenne la libertà diventando una

nazione indipendente. La fisica divenne capo dell’Institut du Radium di Parigi e partecipò alla fondazione

dell’Istituto Curie, dove si dedicò allo studio degli effetti fisiologici provocati dalle radiazioni. Nel 1921

organizzò un tour negli Stati Uniti per raccogliere fondi per poter acquistare altro radio ed incontrò il

presidente Warren Harding. Diresse l'istituto che tuttora è un'importante istituzione scientifica per la ricerca

sul cancro fino al 1932. Marie Curie morì il 4 luglio del 1934 di anemia perniciosa, a causa della lunga

esposizione alle sostanze radioattive. Riposò a Sceaux accanto al marito fino a che nel 1995 i due coniugi

vennero trasferiti al Panthéon di Parigi.

LA RADIOATTIVITA’ Wilhelm Röntgen nel 1895 scoprì un raggio che poteva attraversare i tessuti

del corpo umano. La prima fotografia a raggi X, che mostrava le ossa della

mano di sua moglie, affascinò gli scienziati che iniziarono a interessarsi allo

studio delle radiazioni.

Con il termine radioattività si intende la disintegrazione o il riassestamento

spontanei di nuclei atomici con emissione di particelle e/o onde

elettromagnetiche. Il fenomeno venne scoperto da Antoine-Henri Becquerel

nel 1896, che si accorse come i sali di uranio emettessero radiazioni in grado

di impressionare una lastra fotografica, nonostante fosse protetta da uno

schermo in grado di bloccare i raggi luminosi. Marie e Pierre Curie

proseguirono gli studi, sviluppando camere a ionizzazione per evidenziare e

misurare le radiazioni.

Madame Curie decise di approfondire le scoperte di Becquerel attraverso un

accurato lavoro sperimentale su alcuni campioni di minerali di uranio.

Marie Curie riuscì a misurare con precisione l'intensità delle radiazioni

emesse dalla pechblenda, con un metodo di ricerca chimica, che come lei

spiega consiste: "Nell'effettuare delle separazioni con gli usuali mezzi

dell'analisi chimica, e nel misurare, in condizioni opportune, la radioattività di tutti i prodotti separati. In

questo modo ci si può rendere conto delle caratteristiche chimiche dell'elemento radioattivo cercato, che si

concentra nelle porzioni che diventano via via più radioattive man mano che le separazioni procedono".

Si interessò allo studio del comportamento dell'uranio in diversi composti e in diverse condizioni. Analizzò i

campioni compensando su un elettrometro sensibile la quantità di elettricità portata dalla corrente con quella

che può essere fornita da un quarzo piezoelettrico.

Si accorse che le radiazioni emesse dai minerali erano superiori al valore teorico, quindi ipotizzò l’esistenza

di altri elementi radioattivi.

Così scoprì nuovi elementi radioattivi: il polonio e il radio.

Marie Curie comprese che una delle proprietà fondamentali delle radiazioni fosse lo sviluppo e il trasporto di

energia. Fu in grado di misurare che un grammo di radio era in

Dettagli
Publisher
10 pagine
8 download