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Concetti Chiave

  • Il flusso termico terrestre è basso ma energeticamente imponente, superando di 50 volte l'energia liberata da terremoti ed eruzioni vulcaniche.
  • L'origine del calore terrestre è legata alla radioattività, con isotopi radioattivi che liberano calore dalla superficie terrestre.
  • Zone con flusso termico elevato, come le dorsali oceaniche, sono influenzate da correnti convettive nel mantello.
  • Nel mantello, rocce calde risalgono verso la crosta, mentre rocce fredde discendono, creando un ciclo continuo di riscaldamento e raffreddamento.
  • I movimenti convettivi nel mantello influenzano l'evoluzione della litosfera, la parte più esterna della Terra.

Il flusso termico terrestre, cioè la quantità di calore emessa nell’unità di tempo per ogni unità di superficie, è molto basso (0,06 W per m2). Tuttavia, dal punto di vista energetico il flusso termico è il più imponente tra i fenomeni terrestri, poiché la quantità di energia che viene liberata per tale via in un anno è 50 volte maggiore dell’energia liberata da tutti i terremoti ed eruzioni vulcaniche nello stesso periodo di tempo (questi fenomeni sono legati direttamente o indirettamente al flusso di calore).

Con la scoperta della radioattività si è venuti a conoscenza dell’origine del calore terrestre; tra i materiali che costituiscono la terra infatti sono presenti vari isotopi radioattivi.
L’energia cinetica delle particelle emesse da essi si trasforma nel calore che fluisce dalla superficie della terra. Esistono però sulla superficie terrestre zone con flusso termico più elevato della media (es: dorsali oceaniche), si ritiene che tali situazioni siano dovute all’esistenza di correnti convettive nel mantello, cioè spostamenti di materiale più caldo che risale da zone profonde verso l’alto, dove parte del calore si libera e fa aumentare il flusso termico locale, mentre altro materiale, raffreddandosi verso la superficie, e quindi diventando più denso, ridiscende verso il basso. In definitiva, all’interno del mantello, masse di rocce profonde, divenute più calde del materiale circostante a causa del decadimento di isotopi radioattivi tendono a risalire verso la crosta, mentre masse di rocce vicine alla crosta divenute più fredde scendono verso il basso, dove tornano a riscaldarsi e possono risalire nuovamente verso la crosta. L’origine di questi rimescolamenti di materiale va cercata in una disomogeneità termica del mantello, a sua volta dovuta a una distribuzione originaria non omogenea degli elementi radioattivi e ad influenze da parte del nucleo che emana continuamente calore. I movimenti convettivi nel mantello hanno quindi conseguenze sull’evoluzione della parte più esterna della terra, la litosfera.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del flusso termico terrestre rispetto ad altri fenomeni terrestri?
  2. Il flusso termico terrestre è energeticamente il fenomeno più imponente, poiché l'energia liberata in un anno è 50 volte maggiore di quella liberata da terremoti ed eruzioni vulcaniche.

  3. Qual è l'origine del calore terrestre?
  4. L'origine del calore terrestre è legata alla radioattività, con isotopi radioattivi presenti nei materiali che costituiscono la Terra, la cui energia cinetica si trasforma in calore.

  5. Come si spiegano le variazioni locali del flusso termico sulla superficie terrestre?
  6. Le variazioni locali del flusso termico, come quelle nelle dorsali oceaniche, sono dovute a correnti convettive nel mantello, causate da disomogeneità termiche e distribuzione non uniforme degli isotopi radioattivi.

Domande e risposte