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Concetti Chiave

  • La faglia di Sant'Andrea si estende per oltre 1200 km e collega margini geologici divergenti e convergenti.
  • La zolla del Pacifico scivola lungo quella americana, ipotizzando che parte della California possa staccarsi e diventare un'isola.
  • La faglia ha accumulato energia potenziale, suggerendo un terremoto devastante noto come "The big one".
  • "The big one" potrebbe avere una magnitudo superiore a 7.8, colpendo duramente Los Angeles, Palm Springs e San Francisco.
  • Nonostante le mappe dei paleosismi, i terremoti non sono ancora prevedibili, ma l'ultimo grande evento risale a 160 anni fa.

Indice

  1. Descrizione della faglia di Sant'Andrea
  2. Il rischio del "The big one"

Descrizione della faglia di Sant'Andrea

È una faglia lunga oltre 1200 km e larga quasi 140 km. Deve il suo nome a un piccolo lago che si trova lungo il suo percorso, nella valle che attraversa chiamata la Laguna de San Andreas, vicino San Francisco.
Essa collega un margine divergente, ovvero la dorsale medio-Pacifica, e un margine convergente, cioè l’arco vulcanico Nord Americano. In particolare, la zolla del Pacifico scivola lungo la zolla americana alla velocità di circa 5 cm all’anno e, in questo modo, una parte della California si è già staccata facendo diventare prevedibile l’ipotesi che questo stato potrebbe diventare un’isola del Pacifico. Secondo i ricercatori del “California Integrated Seismic Network” la faglia di Sant’Andrea avrebbe accumulato energia potenziale che presto si trasformerà in energia cinetica con conseguenze devastanti perché le tensioni si sono accumulate lungo la faglia nordamericana che è rimasta ferma, al contrario di quella pacifica.

Il rischio del "The big one"

Gli scienziati hanno definito inevitabile il “The big one”, ovvero un terremoto ipotetico che dovrebbe colpire l’area della faglia californiana con una potenza superiore ai 7.8 gradi di magnitudo Richter. Nel caso si dovesse verificare, ciò causerebbe la devastazione totale nel raggio di 50-100 miglia dalla faglia. Le città più colpite sarebbero Los Angeles, Palm Springs e San Francisco. La scienza non ha ancora trovato il modo di poter prevedere in modo accurato i terremoti anche se la probabilità sismica è un dato stimato. I geologi, infatti, stanno mappando i paleosismi che hanno interessato la faglia di Sant’Andrea. Le analisi hanno dimostrato che i terremoti peggiori ricorrono ogni 100/135 anni anche se nelle ere precedenti l’area non era densamente abitata come oggi. Sono passati 160 anni dall’ultimo terremoto di magnitudo 8 in California quindi di stima che il “The big one” potrebbe scatenarsi prestissimo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la lunghezza e la larghezza della faglia di Sant'Andrea?
  2. La faglia di Sant'Andrea è lunga oltre 1200 km e larga quasi 140 km.

  3. Cosa potrebbe causare il "The big one" lungo la faglia di Sant'Andrea?
  4. Il "The big one" potrebbe causare devastazione totale nel raggio di 50-100 miglia dalla faglia, colpendo gravemente città come Los Angeles, Palm Springs e San Francisco.

  5. Qual è la velocità di scivolamento della zolla del Pacifico lungo la zolla americana?
  6. La zolla del Pacifico scivola lungo la zolla americana alla velocità di circa 5 cm all’anno.

Domande e risposte