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Concetti Chiave

  • La teoria della deriva dei continenti di Wegener suggeriva che continenti come l'America meridionale e l'Africa fossero inizialmente uniti in un supercontinente chiamato Pangea.
  • Wegener trovò prove a sostegno della sua teoria nelle corrispondenze paleontologiche e geologiche, come resti di animali identici e rocce simili tra continenti oggi separati.
  • Nonostante le critiche iniziali per la mancanza di un meccanismo convincente per il movimento dei continenti, le osservazioni sui climi passati fornirono ulteriori prove per la teoria.
  • Negli anni '60, Hess propose la teoria dell'espansione dei fondi oceanici, che spiegava il movimento dei continenti attraverso moti convettivi nel mantello terrestre.
  • La teoria di Hess suggerisce che il magma in risalita lungo le dorsali oceaniche genera nuova crosta oceanica, contribuendo all'allontanamento dei continenti.

Indice

  1. La teoria della deriva dei continenti
  2. Le prove di Wegener
  3. La scoperta dei climi passati
  4. La teoria dei fondi oceanici di Hess

La teoria della deriva dei continenti

All’inizio del secolo scorso tutti i geologi pensavano che la posizione geografica dei bacini fosse fissa.

Ora sappiamo che non è così, che ci sono delle forti collisioni fra grandi blocchi di crosta continentale e da questi nascono delle grandi catene montuose.

-La deriva dei continenti:un’idea coraggiosa ma prematura

L’idea che i continenti in particolar modo l’America meridionale e l’Africa, combaciassero come i pezzi di un puzzle, fu sempre sottovalutata fino al 1915 fino a quando Wegener, studioso tedesco, pubblicò “La formazione dei continenti e degli oceani” in cui spiegava la deriva dei continenti.

Questo ipotizzò che questi due blocchi erano inizialmente uniti, poi si separarono lateralmente aprendo l’Oceano Atlantico meridionale . inoltre ipotizzò che inizialmente vi era un unico blocco di continenti, la Pangea, circondata da un unico mare, la Panthalassa. Circa 200 milioni di anni fa la Pangea si sarebbe fratturata in tanti blocchi( continenti) che si sarebbero spostati e diretti come zattere nelle attuali posizioni.

Le ipotesi di W. Vennero contestate dagli studiosi per vari motivi.

Le forme dei continenti sembrano ben diverse anche per il fatto che vengono modificate dall’erosione.

Inoltre non c’era alcuna fattore che spiegava come e per quale forza questi blocchi , una volta separati, si dirigessero verso le attuali posizioni.

Le corrispondenze paleontologiche

Le prove di Wegener

Ciò che però convinse Wegener a continuare nella sua ipotesi, fu il ritrovamento di resti animali identici sia in Africa che in America meridionale.

Questi animali avrebbero dovuto attraversare tutto l’oceano a nuoto o attraversare dei ponti dei quali però non si ha traccia. Uno degli organismi ritrovati e studiati fu il Mesosaurus, rettile acquatico, predatore di pesci.

Inoltre Wegener scoprì o stesso tipo di rocce ignee in Brasile e in Africa, in entrambi i casi risalenti a 2,2 miliardi di anni fa.

Per non parlare dell’interruzione della catena montuosa in America per poi ricomparire dall’altra parte dell’oceano, in Africa .

I climi del passato

La scoperta dei climi passati

Tutti gli sforzi di Wegener furono premiati quando scoprì che America, Australia, Africa e India erano in passato coperte da calotte di ghiaccio .

Questo perché, quando questi territori erano uniti, si trovavano nella zona del polo sud, infatti in quei territori che prima si trovavano nella zona tropicale, sono stati ritrovati depositi di carbone.

Una nuova teoria: Hess e i fondi oceanici

La teoria dei fondi oceanici di Hess

Una prima svolta per la teoria di Wegener si ebbe nel 1960 quando Hess, riprese la teoria di Holmes, uno dei vecchi sostenitori di W.

Questo spiegava il comportamento delle rocce semi- fuse, paragonandolo a quello dell’acqua che bolle in una pentola(il liquido caldo sale, quello freddo scende lateralmente).

I continenti quindi si muovono come zattere trascinati dai moti convettivi del mantello, causati dalla distribuzione non omogenea del calore endogeno.

Quest’idea è nota come teoria dei fondi oceanici.

Secondo Hess lungo una dorsale, il magma , in risalita dal mantello, genera nuova crosta oceanica che saldandosi sul fianco della dorsale ne provoca l’allontanamento reciproco .

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'idea iniziale di Wegener riguardo alla deriva dei continenti?
  2. Wegener ipotizzò che i continenti, come l'America meridionale e l'Africa, fossero inizialmente uniti in un unico supercontinente chiamato Pangea, che si sarebbe poi fratturato e i continenti si sarebbero spostati nelle loro attuali posizioni.

  3. Quali prove paleontologiche supportavano l'ipotesi di Wegener?
  4. Wegener trovò resti di animali identici, come il Mesosaurus, sia in Africa che in America meridionale, suggerendo che i continenti fossero uniti, poiché questi animali non avrebbero potuto attraversare l'oceano.

  5. Come ha contribuito Hess alla teoria della deriva dei continenti?
  6. Hess ha ampliato la teoria di Wegener introducendo l'idea dei moti convettivi del mantello, spiegando che i continenti si muovono come zattere trascinati da questi moti, e che il magma in risalita lungo le dorsali oceaniche genera nuova crosta oceanica.

  7. Quali erano le critiche iniziali all'ipotesi di Wegener?
  8. Le critiche includevano la mancanza di una spiegazione per la forza che muoveva i continenti e le differenze nelle forme dei continenti dovute all'erosione, che rendevano difficile accettare l'idea che combaciassero come pezzi di un puzzle.

Domande e risposte