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Concetti Chiave

  • Blaise Pascal, nato nel 1623, era un matematico e scienziato francese, noto per avvicinarsi alle idee del teologo Cornelio Giansenio durante il suo soggiorno a Port-Royal.
  • Pascal riteneva che la questione più importante per l'uomo fosse il senso della vita, una risposta che vedeva possibile solo attraverso la fede, nonostante i limiti della mentalità comune, della scienza e della filosofia.
  • La mentalità comune, secondo Pascal, è ostacolata dal "divertissement", un meccanismo di fuga che distoglie l'uomo dai problemi esistenziali attraverso occupazioni e intrattenimenti.
  • Pascal identificava i limiti della scienza nell'esperienza, che pur essendo necessaria, limita la ragione, e nell'indimostrabilità dei principi primi, che non possono essere spiegati attraverso una regressione infinita.
  • La filosofia, secondo Pascal, è limitata dalla sua incapacità di dimostrare l'esistenza di Dio e di spiegare adeguatamente la posizione dell'uomo nel mondo, lasciando l'uomo in un paradosso tra grandezza e miseria.

Indice

  1. Infanzia e prime opere
  2. Ingresso a Port-Royal
  3. Teorie di Giansenio
  4. Apologia del cristianesimo
  5. Il senso della vita
  6. Limiti della scienza e filosofia
  7. Il concetto di divertissement
  8. Limiti della scienza
  9. Limiti della filosofia
  10. Paradosso dell'uomo

Infanzia e prime opere

Blaise Pascal nasce a Clermont, una cittadina in Francia, il 19 giugno 1623. Fin da bambino dimostrò grande interesse per la matematica, la fisica e la scienza e compose, a riguardo numerose opere sui suoi esperimenti.

Ingresso a Port-Royal

Nel 1654 entrò a far parte dell'Abbazia chiamata Port- Royal dove continuò a dedicarsi ai

suoi studi scientifici e, insieme ai solitari laici, si avvicinò alle idee del teologo Cornelio Giansenio.

Teorie di Giansenio

Il teologo Giansenio era un sostenitore delle teorie agostiniane, specialmente della teoria della grazia secondo la quale la salvezza cristiana non è universale ma riservata solo agli eletti e che dopo il peccato universale, secondo tale prospettiva l’uomo è incapace di scegliere liberamente ed è per questo incapace di scegliere (distinguere pienamente) il bene piuttosto che il male.

Apologia del cristianesimo

Pascal si dedicò anche alla creazione di un’ Apologia del cristianesimo che tuttavia non poté concludere perché morì il 19 agosto del 1662.

Nonostante ciò gli appunti della sua opera vennero raccolti dai membri di Port-Royal e pubblicati nel 1679 con il titolo di Pensieri.

Il senso della vita

Secondo Pascal la questione più importante a cui l'uomo è tenuto a cercare una risposta è il senso della vita , e perciò il rapporto che ha l'uomo con se stesso. L'indagine sulla vita è il più grande mistero al quale l'uomo deve dare una risposta ma questa non può essere spiegata solo qualitativamente ma dev'esserle ricavata dalla fede.

Limiti della scienza e filosofia

Per dimostrare che la fede è l’unico mezzo capace di aiutare l’uomo, Pascal mostra come la mentalità comune, la scienza e la filosofia abbiano dei limiti che gli impediscono di aiutare l’uomo nel ricercare la risposta al problema del senso della vita e nella risoluzione del rapporto dell’uomo con se stesso.

Il concetto di divertissement

Pascal afferma che sono in molti coloro che non si fermano a riflettere sui problemi esistenziali e questo è causato dal “divertissement”.

Il divertissement è una fuga illusoria caratterizzata dall’occupazioni e dagli intrattenimenti quotidiani, creata dall’uomo per sfuggire all’infelicità della vita causata dal non aver trovato il proprio senso e dagli interrogativi esistenziali riguardanti la morte .

Limiti della scienza

Nella scienza, il filosofo, identifica due limiti. Il primo limite è causato dall’esperienza che è necessaria per la formulazione delle leggi ma che allo stesso tempo limita la ragione. Il secondo limite è causata dall’indimostrabilità dei principi prima che non possono avere una regressione all’infinito. I limiti della scienza sono quindi causati dal suo utilizzo della ragione (espirit de géométrie) che ha per oggetto gli enti naturali e matematici e utilizza un procedimento dimostrativo, e non del cuore (espirit de finesse) che ha come oggetto l’uomo e procede intuitivamente, perciò senza l’uso della ragione.

Limiti della filosofia

Il più grande limite della filosofia è la sua incapacità di dimostrare l’esistenza di Dio, in quanto solo chi crede vede la natura come opera di Dio mentre chi non crede interpreta la natura anche senza dimostrare l’esistenza di Dio.

La filosofia è inoltre inadeguata a spiegare la posizione dell'uomo nel mondo .

Paradosso dell'uomo

Pascal afferma che l'uomo occupa una posizione mediana tra la grandezza e la nudità e anche tra l'ignoranza assoluta e la scienza assoluta poiché l'uomo non è né il piccolo migrante né ignorante e sapiente. Infine, Pascal spiega la miseria dell’uomo come il ricordo del paradiso prima della cacciata. L'uomo vive quindi in un paradosso in quanto è sia l’una che l’altra cosa delle coppie, che spesso sono in contrasto tra di loro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la questione più importante secondo Pascal?
  2. Secondo Pascal, la questione più importante per l'uomo è il senso della vita e il rapporto che ha con se stesso, che può essere compreso solo attraverso la fede.

  3. Quali sono i limiti della mentalità comune secondo Pascal?
  4. Pascal sostiene che la mentalità comune è limitata dal "divertissement", una fuga illusoria che impedisce di riflettere sui problemi esistenziali e sul senso della vita.

  5. Quali limiti identifica Pascal nella scienza?
  6. Pascal identifica due limiti nella scienza: la dipendenza dall'esperienza, che limita la ragione, e l'indimostrabilità dei principi primi, che non possono essere spiegati all'infinito.

  7. Perché Pascal ritiene che la filosofia sia limitata?
  8. Pascal ritiene che la filosofia sia limitata perché non può dimostrare l'esistenza di Dio e non riesce a spiegare adeguatamente la posizione dell'uomo nel mondo.

  9. Come descrive Pascal la condizione dell'uomo?
  10. Pascal descrive l'uomo come un essere che vive in un paradosso, occupando una posizione mediana tra grandezza e nudità, ignoranza e scienza, e che ricorda la miseria del paradiso perduto.

Domande e risposte

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