Concetti Chiave
- Kierkegaard è considerato il padre dell'esistenzialismo e critica fortemente il pensiero di Hegel.
- La sua filosofia si concentra sulla libertà dell'individuo e l'importanza della scelta personale.
- La vita di Kierkegaard è segnata da una forte dimensione religiosa e un rapporto complesso con la fede.
- Identifica tre stadi dell'esistenza: estetico, etico e religioso, ciascuno con specifiche caratteristiche e implicazioni.
- Nonostante l'anonimato iniziale, le sue opere sono state riscoperte dagli esistenzialisti nel XX secolo.
Indice
Il padre dell'esistenzialismo
È considerato il padre dell'esistenzialismo
È protestante radicale e critico, infatti critica fortemente Hegel.
La sua dialettica è basata sulla scelta dell'individuo che pone in gioco sempre se stesso: dialettica della libertà, che per lui e ciò che produce anche il negativo e sta alla base di tutto.
Vita e formazione a Copenhagen
Nasce a Copenhagen nel 1813 ed ottiene un'educazione religiosa severa e cresce col sentimento del peccato.
Si laurea in teologia nella città e decide nel 1814 di rompere il fidanzamento per condurre una vita di solitudine.Critica alla Chiesa e anonimato
Va a Berlino e rimane deluso da Shelling. Poi torna a casa con l'eredità del padre e la usa per studiare. Scrive sotto un'anonimo e rifiuta la chiesa protestante.
Dirige il periodico chiamato “il movimento” e attacca frontalmente la Chiesa danese. Poi nel 1355 muore.
Grazie al suo pseudonimo rimase autore sconosciuto per lungo tempo fino ad essere recuperato dai teologi all'inizio del novecento, poi dopo la seconda guerra mondiale fu scoperto con l'esistenzialismo.
La dimensione religiosa
La dimensione religiosa è molto importante nella sua filosofia: l'esistenza è definita dal rapporto con Dio.
La vita è considerata tale solo quando verità per me: Il soggetto se ne appropria, la raggiunge, e ci si avvicina chi la ricerca con la passione dell'infinito.
Quindi chi si sforza di rapportarsi con Dio con la passione è vicino alla verità,-la fede è rischio-
Gli stadi dell'esistenza
Distingue tre istanze dell'esistenza:
-Stadio estetico: è quello del dongiovanni. Individuo vive politicamente la sua vita, coglie l'attimo, ma ciò non porta a nulla. In questo stadio si sente il sentimento dell'angoscia che è legata alla libertà di scelta anche quella di peccare.
-stadio etico: anche qui c'è una tendenza al peccato. Disperazione massima: il soggetto il rapporto con se stesso riflette sulla condizione umana disperata, e si raggiunge quando si rinuncia a dio per paura di perdere la libertà.
-Stadio religioso: con questo si esce dalla disperazione. La fede non è razionale.
La fede è scandalo perché si realizza nell'istante. La fede ti da la possibilità di salvezza, non però la garanzia di averla.
Domande da interrogazione
- Chi è considerato il padre dell'esistenzialismo e quale critica ha mosso a Hegel?
- Quali sono i tre stadi dell'esistenza secondo Kierkegaard?
- Qual è il ruolo della fede nella filosofia di Kierkegaard?
Kierkegaard è considerato il padre dell'esistenzialismo e ha criticato fortemente Hegel, opponendosi alla sua filosofia con una dialettica basata sulla libertà individuale.
Kierkegaard distingue tre stadi dell'esistenza: lo stadio estetico, caratterizzato dalla ricerca del piacere e dall'angoscia della libertà; lo stadio etico, segnato dalla disperazione e dalla riflessione sulla condizione umana; e lo stadio religioso, dove si trova la fede e la possibilità di salvezza.
Nella filosofia di Kierkegaard, la fede è fondamentale e rappresenta un rischio. È considerata uno scandalo perché si realizza nell'istante e offre la possibilità di salvezza, ma non la garanzia.