Concetti Chiave
- La filosofia rinascimentale ha introdotto innovazioni culturali che hanno influenzato la scienza e la filosofia, puntando su un sapere certo tramite l'esperienza.
- Le due correnti principali del periodo erano il razionalismo di Cartesio, che sfocia nel dogmatismo, e l'empirismo di Hume e Locke, che porta allo scetticismo.
- L'illuminismo si discosta da queste correnti grazie al Criticismo di Kant, che indaga la ragione attraverso la ragione stessa per raggiungere un sapere certo.
- Kant combina elementi del razionalismo (giudizi analitici a priori) e dell'empirismo (sintesi) per sviluppare il giudizio scientifico di sintesi a priori, fondato su leggi universali.
- Il sapere certo in matematica e fisica, secondo Kant, non si interroga sulla validità della scienza ma sulle ragioni a priori che ne garantiscono la certezza.
premesse per capire Kant.
Indice
Innovazioni della filosofia rinascimentale
Innanzitutto la filosofia rinascimentale cosa portò: delle innovazioni in campo culturale che invasero anche la filosofia e lo studio della natura. Bene abbiamo la formazione della scienza nuova che appunto si proponeva il rinnovamento culturale e della quale ricordiamo i metodi di Bacone, Galileo e Cartesio che attribuivano all’esperienza un sapere certo.
Quindi possiamo dire che l’esigenza di base di tutta la filosofia del periodo era basata sull’essenza di un SAPERE CERTO. Riguardo ciò riscontriamo 2 correnti: il razionalismo di Cartesio (idee oggetto del pensiero) il quale però sfocia nel dogmatismo (idea innata di Dio ad esempio), e l’empirismo che ricordiamo fonda sull’esperienza (hume ,Locke) attraverso il quale però si sfocia nello scetticismo in quanto il giudizio manca di un carattere universale.Criticismo e sapere certo
L’espressione massima dell’illuminismo quindi si discosterà da queste due correnti e si manifesterà nel Criticismo con suo massimo esponente Immanuel Kant. Attraverso il Criticismo possiamo arrivare ad un sapere certo e il quale , afferma kant, indaga ,attraverso la ragione, la ragione stessa.
Analisi di Kant su razionalismo ed empirismo
Kant innanzitutto analizzerà i risultati del razionalismo arrivando alla conclusione che esso porta a giudizi analitici a priori e quindi ha uno sfocio Dogmatico.
Successivamente analizza i risultati dell’empirismo affermando che esso porta a giudizi sintetici a posteriori e quindi ha uno sfocio Scettico. Egli quindi prova a prendere ciò che secondo lui risultava più vantaggioso nell’indagine sul sapere certo da queste due correnti: Dal razionalismo prenderà il giudizio a priori mentre dall’empirismo coglie li processo di sintesi.
Giudizio scientifico e sapere certo
Il metodo che utilizza quindi Kant è il Giudizio Scientifico definito anche di Sintesi a Priori.. e si intende un Giudizio fondato su Leggi universali a cui si applica l’esperienza.
Quindi il sapere certo è garantito dal giudizio scientifico (quello di sintesi a priori) e si ha con principi universali facendo continuo riferimento all’esperienza e quindi è un dato di fatto che Matematica e Fisica sono un sapere certo. Kant prp a riguardo di ciò afferma che non ci si deve interrogare sulle ragioni sulla validità della scienza matematica e fisica ma bisogna invece interrogarsi sulle ragioni a priori che rendono certe la matematica e la fisica.
Domande da interrogazione
- Quali sono le due correnti filosofiche principali analizzate da Kant e quali sono i loro limiti?
- Come Kant cerca di superare i limiti del razionalismo e dell'empirismo?
- Perché Kant ritiene che la matematica e la fisica siano un sapere certo?
Kant analizza il razionalismo, che porta a giudizi analitici a priori e sfocia nel dogmatismo, e l'empirismo, che porta a giudizi sintetici a posteriori e sfocia nello scetticismo.
Kant combina il giudizio a priori del razionalismo con il processo di sintesi dell'empirismo, sviluppando il Giudizio Scientifico o di Sintesi a Priori, fondato su leggi universali applicate all'esperienza.
Kant sostiene che la certezza della matematica e della fisica deriva dai principi universali e dalle ragioni a priori che le rendono certe, piuttosto che interrogarsi sulla loro validità intrinseca.