Concetti Chiave
- Platone considera l'arte essenziale nell'educazione dei giovani, includendo poesia, arte ed epica.
- Nonostante l'importanza delle arti, Platone ha un giudizio generalmente negativo sulla poesia.
- Nel dialogo "Iono", Platone descrive i poeti come ispirati e posseduti dal divino, simili ai seguaci di Bacco.
- I poeti sono visti come mediatori tra divinità e umanità, esprimendo pensieri divini senza l'uso della ragione.
- La poesia per Platone è un'estatica ispirazione divina, contrastante con la logica del filosofo.
Indice
Platone e l'importanza delle arti
Platone reputa necessaria la presenza di arti nel curricolo formativo del giovane, come la poesia, l'arte e l'epica.
Critica di Platone alla poesia
In generale però il suo giudizio sulla poesia è negativo.
I poeti come mediatori divini
Nello Iono Platone sostiene apertamente che i poeti sono ispirati e posseduti dal dio nella composizione dei loro poemi e li paragona a dei beccanti, le seguaci del dio Bacco che nei loro riti si abbandonavano a danze sfrenate, al canto e all'ebbrezza provocata dal vino. I poeti sono i mediatori tra gli dei e gli uomini, essi hanno il compito di manifestare agli uomini il pensiero divino facendosene interpreti.
Poesia e rapimento estatico
Platone scrive che la poesia è accostabile a uno stato di rapimento estatico, in cui è dio che parla attraverso l'artista, ma è anche vero che il poeta, nella sua attività non utilizza la ragione e, pertanto, è molto lontano dalla condizione del filosofo, caratterizzata dal predominio delle facoltà logiche e riflessive.
Il potere irrazionale della poesia
Lo spettatore è come l'ultimo anello di una catena, soggetto al potere irrazionale e alla suggestione fascinatrice della poesia.