Concetti Chiave
- I segnali elettrici possono essere rappresentati attraverso equazioni o grafici per descrivere le variazioni di tensione o corrente nel tempo.
- Il termine "segnale" indica genericamente tensioni o correnti e la loro propagazione in un sistema, definendo la loro forma d'onda.
- Un segnale "continuo", come quello di una batteria, appare come una linea piatta e orizzontale su un oscilloscopio.
- I segnali unidirezionali mantengono valori sempre positivi o negativi, mentre i segnali bidirezionali variano tra valori positivi e negativi.
- I segnali possono essere periodici, ripetendo una sequenza nel tempo, o non periodici; esempi di segnali periodici includono sinusoidali e denti di sega.
Volendo indicare indifferentemente tensioni o correnti e volendo evidenziare in propagazione nel sistema stesso si usa spesso il termine segnale. L’insieme dei valori istantanei assunti dal segnale definisce la sua forma d’onda.
Un tipo particolare di segnale è il segnale "continuo".
Il segnale continuo visto in un oscilloscopio è una linea piatta, orizzontale.
Considerando i segnali variabili nel tempo, una prima distinzione può essere fatta tra segnali unidirezionali (o unipolari), che assumono valori sempre positivi o sempre negativi rispetto ad un riferimento comune di massa, e segnali bidirezionali (o bipolari), che assumono valori sua positivi sia negativi.
E si posso distinguere segnali periodi e non periodici: un segnale periodico ripete una sequenza dopo un certo periodo.
Esempi di segnali periodici sono i segnali sinusoidali, i denti di sega, o i treni di impulsi.