kykko_90
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Concetti Chiave

  • L'amplificatore operazionale è composto da tre blocchi in serie che realizzano un amplificatore differenziale con elevato guadagno, alta resistenza di ingresso e bassa resistenza di uscita.
  • Il dispositivo opera con un amplificatore differenziale, aumentando il guadagno complessivo e riducendo la resistenza di uscita.
  • Le configurazioni a loop aperto mostrano le curve di saturazione; alti guadagni interni permettono variazioni minime nella tensione di ingresso per raggiungere i livelli di saturazione.
  • Nel funzionamento lineare dell'amplificatore, i terminali di ingresso hanno lo stesso potenziale; la retroazione negativa estende la zona lineare.
  • Il "Principio della massa virtuale" è applicabile in fase lineare, mentre in saturazione l'amplificatore può essere usato come comparatore.
Caratteristiche di un amplificatore operazionale

L'amplificatore operazionale è un dispositivo con una struttura interna abbastanza complessa, riassumibile in tre blocchi collegati in serie in grado da realizzare un amplificatore differenziale con guadagno elevatissimo, elevata resistenza di entrata, bassa resistenza di uscita, banda di frequenza larga e rapporto di reiezione di modo comune(CMRR) elevatissimo.
Il primo blocco è un amplificatore differenziale realizzato con componenti che hanno grande CMRR ed elevata resistenza di ingresso

[math]R_i[/math]
.Il secondo blocco ha la funzione di elevare il guadagno complessivo del blocco precedente, mentre il terzo blocco è in configurazione di inseguitore in uscita e, serve per ottenere una ridotta resistenza di uscita
[math]R_o[/math]
.

amplificatore operazionale

L'immagine sopra riportata è un amplificatore operazionale con uno schema equivalente ad un quadripolo.
la tensione di uscita

[math]V_o[/math]
assume l'espressione relativa all'amplificatore differenziale:

[math]
v_0=A_d \cdot v_d=A_{VOL} \cdot (v_p-v_n)
[/math]

dove:

[math]v_d=(v_p-v_n)[/math]
è il segnale differenziale e
[math]A_{VOL}[/math]
è l'amplificazione differenziale
[math]A_d[/math]
del dispositivo teoricamente ideale.

tabella caratteristiche amplificatore operazionale

Nella tabella riportata antecedentemente sono presenti le caratteristiche fondamentali di un amplificatore operazionale ideale e di quello reale generalmente usato(LM741).L'errore che possiamo commettere supponendo ideale l'amplificatore è talmente basso da essere trascurabile.

amplificatore-operazionale-invertente e non invertente-a loop-aperto

L'immagine qui sopra riportata, mostra le due configurazioni base degli amplificatori operazionali a loop aperto, con le due curve di saturazione.

Tali configurazioni sono dette a loop aperto(anello aperto) poiché non sono presenti reazioni tra l'uscita e l'entrata. Le configurazioni riportate nell'immagine sono quella invertente(a sinistra) e quella non invertente(a destra).
Visto che abbiamo un elevatissimo guadagno interno

[math]A_{VOL}[/math]
è sufficiente una minima variazione(
[math]\Delta{v_d}= v_p - v_n[/math]
) della tensione di entrata per portare l'uscita o al livello alto di saturazione
[math]V_{OH}[/math]
o a quello basso
[math]V_{OL}[/math]
.
Se assumiamo come valore tipico di saturazione il 90% di
[math]V_{cc}[/math]
(con
[math]V_{cc}[/math]
=
[math]\pm[/math]
15) si ottiene che
[math]V_{OH}[/math]
è circa 13.5 V e
[math]V_{OL}[/math]
è circa -13.5 V.
Quindi possiamo dedurre che l'amplificatore operazionale lavora in zona lineare solo quando
[math]v_o[/math]
è proporzionale a
[math]v_i[/math]
in un intervallo di tensioni di ingresso
[math]\Delta{v_d}[/math]
estremamente limitato.
All'interno della zona lineare troviamo che i due terminali d'ingresso hanno lo stesso potenziale per cui:
[math]v_p=v_n[/math]
; questa condizione è tanto più vera quanto più grande è
[math]A_{VOL}[/math]
.
nel caso ideale
[math]A_{VOL}=\infty[/math]
e quindi
[math]\Delta{v_d}=0[/math]
.
Per risolvere il problema della saturazione e aumentare cosi la zona lineare del nostro amplificatore in maniera che possiamo utilizzarlo per lavorare è indispensabile introdurre una reazione negativa(detta retroazione) tra, il terminale d'uscita e l'ingresso invertente.
A causa della presenza della retroazione e dell'elevato valore della resistenza d'ingresso
[math]R_i[/math]
le correnti assorbite sono praticamente trascurabili; perciò possiamo scrivere:
[math]I_p=I_n=0[/math]
; da tale fatto possiamo dire che se un amplificatore lavora in zona lineare otteniamo le seguenti relazioni:
[math]v_p=v_n[/math]
;
[math]I_p=I_n=0[/math]

Queste due relazioni sono comunemente note come: "Principio della massa virtuale o Principio di cortocircuito virtuale".
Tali relazioni e situazioni sono utilizzabili solo nella fase lineare di lavoro.
Queste configurazioni di amplificatore possono essere usate nella zona di saturazione se si vuole ottenere ed usare un comparatore.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali di un amplificatore operazionale?
  2. Un amplificatore operazionale ha un guadagno elevatissimo, elevata resistenza di entrata, bassa resistenza di uscita, banda di frequenza larga e un rapporto di reiezione di modo comune (CMRR) elevatissimo.

  3. Come si comporta un amplificatore operazionale in configurazione a loop aperto?
  4. In configurazione a loop aperto, l'amplificatore operazionale ha un guadagno interno elevatissimo, e una minima variazione della tensione di entrata può portare l'uscita ai livelli di saturazione alti o bassi.

  5. Cosa si intende per "Principio della massa virtuale"?
  6. Il "Principio della massa virtuale" si riferisce alla condizione in cui i due terminali d'ingresso di un amplificatore operazionale hanno lo stesso potenziale, e le correnti assorbite sono trascurabili, applicabile solo nella fase lineare di lavoro.

  7. Qual è la funzione della retroazione negativa in un amplificatore operazionale?
  8. La retroazione negativa è introdotta per risolvere il problema della saturazione e aumentare la zona lineare dell'amplificatore, permettendo un funzionamento più stabile e controllato.

Domande e risposte