kykko_90
Ominide
7 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • L'amplificatore differenziale utilizza un amplificatore operazionale ideale per elaborare due segnali di ingresso, ciascuno applicato a un diverso morsetto del circuito attraverso specifiche resistenze.
  • La tensione di uscita dell'amplificatore differenziale si ottiene applicando il principio di sovrapposizione degli effetti, con il potenziale dell'ingresso non invertente calcolato tramite la formula del partitore di tensione.
  • Se i rapporti delle resistenze sono uguali, il guadagno dell'amplificatore dipende solo dalla differenza tra i segnali di ingresso, ottenendo un rapporto di reiezione di modo comune (CMRR) teoricamente infinito.
  • Quando i rapporti delle resistenze non sono uguali, il CMRR assume un valore finito e dipende dalle differenze nei guadagni differenziali e di modo comune calcolati.
  • Il CMRR effettivo è limitato dalle caratteristiche intrinseche dell'amplificatore operazionale e dalle tolleranze dei resistori, che possono impedire un perfetto bilanciamento dei rapporti delle resistenze.

In questo appunto viene descritto cosa sia l'amplificatore operazionale e in particolare modo l'amplificatore differenziale. Questi concetti importanti di elettronica viene presentato con le formule e anche con tutta una serie di immagini esplicative degli argomenti di cui si sta parlando nel dettaglio. Sempre per mezzo dell'ausilio di formule viene descritta anche la configurazione base.

amplificatore-differenziale

La figura sopra riportata ci mostra lo schema elettrico di un "Amplificatore Differenziale" che, fa uso di un "Amplificatore Operazionale Ideale".
Questo circuito è pilotato da due segnali

[math]v_1[/math]
e
[math]v_2[/math]
; applicati rispettivamente sui morsetto non invertente
[math]\left(v_1\right)[/math]
attraverso il partitore

[math]R_3-R_4[/math]
e su quello invertente
[math]\left(v_2\right)[/math]
attraverso la resistenza
[math]R_1[/math]
.
Come al solito la resistenza
[math]R_2[/math]
introduce la reazione negativa o "retroazione".

Il potenziale dell'ingresso non invertente

[math]v_p[/math]
si ricava utilizzando la formula del partitore di tensione:

[math]v_p=v_1\cdot\left(\frac{R_4}{R_3+R_4}\right)[/math]

Se dobbiamo trovare la tensione di uscita

[math]v_o[/math]
in funzione di
[math] v_p[/math]
e di
[math]v_2[/math]
dobbiamo applicare il principio di "sovrapposizione degli effetti"; si noti poi che
[math]v_p[/math]
è amplificato di un fattore pari a
[math]1+\frac{R_2}{R_1}[/math]
; mentre
[math]v_2[/math]
è amplificato di un fattore pari a
[math]-\frac{R_2}{R_1}[/math]
, quindi

[math]v_o=v_p\cdot\left(1+\frac{R_2}{R_1}\right)-v_2\cdot\frac{R_2}{R_1}[/math]

sostituendo a

[math]v_p[/math]
la sua formula otteniamo:

[math]v_o=v_1\cdot\left(\frac{R_4}{R_3+R_4}\right)\cdot\left(1+\frac{R_2}{R_1}\right)-v_2\cdot\frac{R_2}{R_1}[/math]

da cui si ottiene:

[math]v_o=\frac{R_4}{R_3+R_4}\cdot\frac{R_1+R_2}{R_1}\cdot v_1-\frac{R_2}{R_1}\cdot v_2=A_1\cdot v_1-A_2\cdot v_2[/math]

se

[math]A_1=A_2=A_d[/math]
si ha:
[math]v_o=A_d\cdot\left(v_1-v_2\right)[/math]
.

per far si che si verifichi la seguente condizione

[math]A_1=A_2[/math]
bisogna avere:
[math]\frac{R_2}{R_1}=\frac{R_4}{R_3}[/math]

infatti se uguagliamo

[math]A_1=A_2=A_d[/math]
si ha:

[math]\frac{R_4}{R_3+R_4}\cdot\frac{R_1+R_2}{R_1}=\frac{R_2}{R_1}[/math]

andando a sviluppare la precedente relazione si ottiene la condizione citata prima ovvero:

[math]\frac{R_2}{R_1}=\frac{R_4}{R_3}[/math]
.

Andando a sostituire il tutto alla formula per trovare

[math]v_o[/math]
otteniamo:

[math]v_o=\frac{R_2}{R_1}\cdot\left(v_1-v_2\right)=A_d\cdot\left(v_1-v_2\right)[/math]

se

[math]v_1=0[/math]
si ha:

[math]v_o=-\frac{R_2}{R_1}\cdot v_2[/math]
il guadagno è invertente pari a
[math]\frac{R_2}{R_1}\cdot v_2[/math]

se invece

[math]v_2=0[/math]
otteniamo:
[math]v_o=\frac{R_2}{R_1}\cdot v_1[/math]

il guadagno è non invertente di valore pari a:

[math]\frac{R_2}{R_1}[/math]
.

Dalla seguente formula :

[math]v_o=\frac{R_2}{R_1}\cdot\left(v_1-v_2\right)=A_d\cdot\left(v_1-v_2\right)[/math]
; si deduce inoltre che il "Rapporto di Reiezione di Modo Comune" dell'amplificatore è infinito
[math]\left(CMRR=\infty\right)[/math]
poiché la
[math]v_o[/math]
dipende solo dal segnale differenziale
[math]v_d=v_1-v_2[/math]
e non da quello di modo comune
[math]v_c=\frac{v_1+v_2}{2}[/math]

Se però

[math]\frac{R_2}{R_1}[/math]
è diverso da
[math]\frac{R_4}{R_3}[/math]
si deve applicare la seguente formula :

[math]v_o=\frac{R_4}{R_3+R_4}\cdot\frac{R_1+R_2}{R_1}\cdot v_1-\frac{R_2}{R_1}\cdot v_2=A_1\cdot v_1-A_2\cdot v_2[/math]

e il CMRR assume un valore finito.

valutiamo il CMRR se

[math]v_1[/math]
e
[math]v_2[/math]
sono di valore quasi identico.
aggiungendo e sottraendo
[math]v_1\cdot \frac{R_2}{R_1}[/math]
alla seguente formula:

[math]v_o=\frac{R_4}{R_3+R_4}\cdot\frac{R_1+R_2}{R_1}\cdot v_1-\frac{R_2}{R_1}\cdot v_2=A_1\cdot v_1-A_2\cdot v_2[/math]

otteniamo:

[math]v_o=\frac{R_2}{R_1}\cdot\left(v_1-v_2\right)+\frac{R_4R_1-R_2R_3}{R_1\left(R_3+R_4\right)}\cdot v_1=A_d\cdot v_d+A_c\cdot v_c[/math]

Poiché

[math]v_1[/math]
e
[math]v_2[/math]
sono quasi uguali,
[math]v_c[/math]
segnale di modo comune coindice con
[math]v_1[/math]
e quindi nella formula precedente
[math]\frac{R_2}{R_1}[/math]
rappresenta il guadagno differenziale
[math]A_d[/math]
, mentre il coefficiente di
[math]v_1[/math]
è il guadagno di modo comune
[math]A_c[/math]
.

Dividendo il numeratore e denominatore di

[math]A_c[/math]
per
[math]R_1R_3[/math]
otteniamo:

[math]A_c=\frac{\frac{R_4}{R_3}-\frac{R_2}{R_1}}{1+\frac{R_4}{R_3}}[/math]

il CMRR dell'amplificatore differenziale considerato vale:

[math]CMRR=\frac{A_d}{A_c}=\frac{\left(1+\frac{R_4}{R_3}\right)\frac{R_2}{R_1}}{\frac{R_4}{R_3}-\frac{R_2}{R_1}}[/math]

Possiamo osservare che se

[math]\frac{R_2}{R_1}=\frac{R_4}{R_3}[/math]
si ottiene
[math]A_c=0[/math]
e
[math]CMRR=\infty[/math]
.
In realtà il CMRR dell'amplificatore resta limitato da quello intrinseco dell'amplificatore operazionale utilizzato e dalle tolleranze dei resistori che non consentono una perfetta uguaglianza tra i rapporti di esse:

[math]\frac{R_2}{R_1}[/math]
e
[math]\frac{R_4}{R_3}[/math]
.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è un amplificatore differenziale e come funziona?
  2. Un amplificatore differenziale utilizza un amplificatore operazionale ideale per amplificare la differenza tra due segnali di ingresso, [math]v_1[/math] e [math]v_2[/math]. Il circuito è configurato con resistenze che determinano il guadagno e la reazione negativa, permettendo di ottenere un'uscita [math]v_o[/math] proporzionale alla differenza tra i segnali di ingresso.

  3. Come si calcola la tensione di uscita [math]v_o[/math] di un amplificatore differenziale?
  4. La tensione di uscita [math]v_o[/math] si calcola utilizzando la formula [math]v_o=\frac{R_2}{R_1}\cdot\left(v_1-v_2\right)[/math], dove [math]\frac{R_2}{R_1}[/math] rappresenta il guadagno differenziale. Se [math]v_1=0[/math], il guadagno è invertente, mentre se [math]v_2=0[/math], il guadagno è non invertente.

  5. Cos'è il Rapporto di Reiezione di Modo Comune (CMRR) e come si determina?
  6. Il CMRR è una misura della capacità dell'amplificatore di sopprimere i segnali di modo comune. Si determina come [math]CMRR=\frac{A_d}{A_c}[/math], dove [math]A_d[/math] è il guadagno differenziale e [math]A_c[/math] è il guadagno di modo comune. Un CMRR infinito indica che l'uscita dipende solo dal segnale differenziale.

  7. Quali condizioni devono essere soddisfatte per ottenere un CMRR infinito?
  8. Per ottenere un CMRR infinito, è necessario che i rapporti delle resistenze siano uguali, ovvero [math]\frac{R_2}{R_1}=\frac{R_4}{R_3}[/math]. Tuttavia, nella pratica, il CMRR è limitato dalle tolleranze dei resistori e dalle caratteristiche intrinseche dell'amplificatore operazionale.

Domande e risposte