Concetti Chiave
- Il formato dello schermo cinematografico delimita lo spazio, separando ciò che è visibile da ciò che è fuori campo.
- I formati schermo variano da quelli stretti a quelli larghi, influenzando la composizione visiva e il tipo di film.
- Il quadro cinematografico unifica elementi dissimili, come paesaggi e primi piani, e supporta la saturazione e la rarefazione delle immagini.
- Nel cinema, esistono diverse temporalità, tra cui quella diegetica e quella filmica, che possono essere discontinui o compressi.
- Il montaggio alternato è una tecnica sintattica che esprime la simultaneità di azioni, amplificando l'espressività e la suspense.
Il quadro
Per esaminare più da vicino il linguaggio cinematografico occorre anzitutto far riferimento al formato schermico: è infatti la cornice che, inquadrando e ritagliando lo spazio di realtà inclusa, seleziona il campo dal fuori campo. La prima caratteristica dello schermo è il suo carattere dato e fisso per tutta la durata del film. Attualmente i formati disponibili sono passati dal formato rettangolare stando al quattro terzi a formati rettangolari sempre più ampli fino al cinemascope e la cinerama. Il formato schermico incide sulla composizione del quadro ma anche sulle tipologie filmiche; non è casuale la relazione che intercorre tra i formati larghi e i campi lunghi e il film in cui la profondità spaziale, la spettacolarità hanno un ruolo determinante. Informati stretti si correlano ai piani stretti, alle figure medie e ai generi narrativi in cui l’ambiente e il paesaggio hanno funzione decorativa.Il quadro da una misura comune a ciò che non ce l’hanno: la totale di un paesaggio e il primissimo piano, il sistema astronomico e la goccia d’acqua, assicurando la deterritorializzazione dell’immagine. È quindi inseparabile da due tendenze: la saturazione e la rarefazione, sia la concentrazione su un solo oggetto sia lo svuotamento. È all’interno del quadro che si dà il gioco delle inquadrature. In quanto ha una struttura geometrica e fisica il quadro può essere oggetto di esplorazione geometrica.
Tempo cinematografico e sintassi filmica
Nel film si possono distinguere vari tipi di temporalità: c’è la durata diegetica dell’evento nella storia e quella nel film; in relazione di discontinuità o di compressione o di dilatazione se la durata dell’enunciazione è inferiore o superiore a quella diegetica; in una non-relazione temporale se il rapporto non è narrativo ma commentativo. E c’è il tempo interiore e soggettivo dello spettatore.
Un particolare caso di costruzione sintattica è il montaggio alternato, utilizzato per mostrare la contemporaneità di due azioni che sono interrelate o di due momenti diversi della stessa azione. È un montaggio di grande rilevanza espressiva e emotiva anche in sede di suspence oltre che ritmica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del formato schermico nel linguaggio cinematografico?
- Come influisce il quadro sulla rappresentazione delle immagini nel cinema?
- Qual è il ruolo del montaggio alternato nel film?
Il formato schermico è fondamentale perché seleziona il campo dal fuori campo, influenzando la composizione del quadro e le tipologie filmiche, come evidenziato nel testo.
Il quadro permette la deterritorializzazione dell'immagine, bilanciando saturazione e rarefazione, e consente l'esplorazione geometrica delle inquadrature, secondo il testo.
Il montaggio alternato è cruciale per mostrare la contemporaneità di azioni interrelate, avendo un impatto espressivo ed emotivo significativo, come descritto nel testo.