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Concetti Chiave

  • La scuola del cinema russo, influenzata dalle avanguardie, ha rivoluzionato il montaggio, creando una corrente parallela al cinema classico narrativo.
  • Lev Kulesov, pioniero del montaggio costruttivo, ha dimostrato che il significato emerge dalle relazioni tra inquadrature, non dalle singole immagini.
  • L'effetto Kulesov ha rivelato come il montaggio possa influenzare la percezione dello spettatore, alterando la comprensione degli stati d'animo e delle relazioni spazio-temporali.
  • Il costruttivismo, derivato dal futurismo e dal cubismo, ha visto l'arte come una funzione sociale, enfatizzando il montaggio come assemblaggio tecnico e razionale.
  • Sergej Ejzensteijn ha esteso la teoria del montaggio oltre il cinema, considerandolo essenziale in tutte le arti, dalla poesia alla pittura.

Indice

  1. La potenza della discontinuità
  2. Il montaggio costruttivo di Kulesov
  3. Il costruttivismo e il montaggio
  4. Ejzensteijn e l'attrazione

La potenza della discontinuità

Per comprendere nel dettaglio la potenza della discontinuità serve esaminare la concezione di montaggio elaborata nell’ambito delle avanguardie russe, la cui influenza si è propagata lungo la storia del cinema creando una corrente parallela a quella del cinema classico narrativo. Si può dire che non solo il cinema sperimentale, ma anche le forme brevi dell’audiovisivo come videoclip, hanno tratto il maggiore insegnamento da questa corrente, per questa ragione è fondamentale fissare alcuni punti, focalizzandosi sui principali esperimenti di montaggio di questa corrente.

Il montaggio costruttivo di Kulesov

Lev Kulesov è tra i primi autori a problematizzare l’idea di montaggio, la sua è un’idea di montaggio costruttivo, il significato per lui non risiede nelle singole inquadrature, bensì nelle relazione tra inquadrature stabilite dal testo. Nel 1920 viene affidata a lui la scuola statale di cinematografia che concepì come un laboratorio creativo in cui si formarono due dei più grandi registi dell’epoca: Pudovkin e Ejzensteijn. La scuola soffriva di una grande penuria di mezzi: la cinematografia sovietica faticava infatti a rendersi autonoma causa dell’isolamento politico e di un mercato invaso da film stranieri, e quindi gli allievi non disponevano nemmeno di scorte di pellicola sufficiente. Così si ingegnarono, infatti il processo cinematografico iniziò ad essere esaminato con esperimenti fatti montando e rimontando vecchi spezzoni di pellicola, in questo modo dimostrarono che durante la visione, la reazione dello spettatore dipendesse più dal montaggio che dalla singola inquadratura. Si ricorda così l’effetto Kulesov: alternò con il montaggio il primo piano dell’attore con riprese di vario tipo (un banchetto, un cadere, corpo donna) e sebbene l’espressione del volto non cambiasse, il pubblico percepiva i suoi stati d’animo come fame, paura o desiderio. Questa tecnica consentì quindi di capire che lo spettatore può inferire relazioni spazio temporali quando si ritrova innanzi a elementi eterogenei. il regista sia capace di creare uno spazio e un tempo che non esistono nella realtà, a fondamento di questa idea i montaggio di poneva un paradigma artistico, ossia il costruttivismo.

Il costruttivismo e il montaggio

Corrente con derivazioni dal futurismo e dal cubismo, che dominavano l’ambito artistico, gli artisti costruttivisti erano impegnati in una ricerca stilistica astratta, ma allo stesso tempo piegata a un risultato concreto. Concepivano l’arte come un adempimento legato a una funzione sociale, quindi cercavano di non sposare l’idea dell’arte come viatico per la contemplazione, bensì’ adottavano un approccio strumentale, tecnico e scientifico. Si evidenzia poi nel costruttivismo un’idea che porta l’opera d’arte a essere concepita come una vera e propria macchina volta a enfatizzare le logiche dell’assemblaggio tra elementi diversi, si parlava infatti di montage. L’artista è quindi più un tecnico, non si bada all’ispirazione intima dell’artista perché questi dev’essere un artigiano che lavora in modo razionale con i propri strumenti e attrezzi, dunque l’aspetto teorico e quello pratico risultano uniti però per arrivare a formulare il concetto di attrazione, cioè creare un’analogia tra eventi ed elementi eterogenei che orienti la risposta emotiva dello spettatore.

Ejzensteijn e l'attrazione

Idea elaborata in particolar modo dal regista Ejzensteijn, in un primo momento intese il montaggio come l’essenza del cinema, ciò che lo distinguesse dalle altre arti, più tardi estese le sue teorie sul montaggio anche alle altre arti, finendo con il definirlo l’elemento proprio di qualsiasi creazione artistica presente quindi nella poesia così come nella pittura.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del montaggio nella scuola del cinema russo?
  2. Il montaggio è considerato fondamentale nella scuola del cinema russo, poiché la sua concezione ha influenzato non solo il cinema sperimentale ma anche altre forme audiovisive come i videoclip. Lev Kulesov ha introdotto l'idea che il significato risieda nelle relazioni tra le inquadrature, piuttosto che nelle singole immagini.

  3. Chi sono stati i principali esponenti della scuola del cinema russo e quale contributo hanno dato?
  4. Lev Kulesov, Pudovkin e Ejzensteijn sono stati tra i principali esponenti. Kulesov ha sviluppato il concetto di montaggio costruttivo, mentre Ejzensteijn ha esteso le teorie del montaggio ad altre arti, definendolo essenziale per qualsiasi creazione artistica.

  5. Cos'è l'effetto Kulesov e quale significato ha nel contesto del montaggio?
  6. L'effetto Kulesov dimostra che la reazione dello spettatore dipende più dal montaggio che dalla singola inquadratura. Alternando il primo piano di un attore con diverse riprese, il pubblico percepiva stati d'animo differenti, mostrando come il montaggio possa influenzare l'interpretazione emotiva.

  7. Qual è il ruolo del costruttivismo nella concezione del montaggio russo?
  8. Il costruttivismo, influenzato dal futurismo e dal cubismo, vede l'arte come una funzione sociale e tecnica. Nel contesto del montaggio, enfatizza l'assemblaggio di elementi diversi, con l'artista che agisce come un tecnico razionale, unendo teoria e pratica per orientare la risposta emotiva dello spettatore.

  9. Come Ejzensteijn ha ampliato il concetto di montaggio oltre il cinema?
  10. Ejzensteijn ha inizialmente visto il montaggio come l'essenza del cinema, ma successivamente ha esteso le sue teorie ad altre arti, definendolo un elemento fondamentale in qualsiasi creazione artistica, presente nella poesia e nella pittura.

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