Concetti Chiave
- Negli anni '30, le inquadrature duravano circa 17 secondi, ma si sono accorciate con il consolidamento del montaggio.
- Negli anni '80, l'avvento di MTV ha introdotto uno stile di montaggio ritmato e spezzato, noto come "effetto MTV".
- Il piano sequenza è una singola inquadratura che rappresenta un'intera scena o sequenza, senza stacchi di montaggio.
- Questa tecnica offre un maggiore realismo, riportando il cinema alla sua natura di riproduzione del reale.
- Il piano sequenza invita lo spettatore a selezionare dove dirigere l'attenzione, offrendo maggiore libertà nella fruizione.
Piano sequenza
Negli anni ’30 le inquadrature avevano una durata di circa 17 secondi, poi con il consolidamento del montaggio, le inquadrature diventano più brevi e dunque il piano sequenza diventa un’opzione per il regista, da scegliere con consapevolezza per imprimere determinati effetti di senso all’interno della propria opera. Gli studiosi hanno però rilevato che un cambiamento significativo è stato dato a partire dagli anni ’80 con l’avvento di MTV e del suo stile ritmato e spezzato, abbiamo quindi un’influenza della produzione televisiva, il legame con la produzione musicale che ha influenzato la produzione cinematografica. La segmentazione di scene in più inquadrature rapide e dinamiche viene chiamato infatti “effetto MTV”.Il piano sequenza rappresenta una particolare forma filmica che cerca di creare una connessione tra tutto il grande capitolo dedicato al trattamento dell’inquadratura, e il capitolo dedicato invece al montaggio. Il piano sequenza è un piano che svolge la funzione di un’intera scena o sequenza, si tratta quindi di un segmento filmico autonomo costituito da una sola inquadratura all’interno della quale si sviluppa un’intera unità di contenuto, viene rappresentato un evento o una serie di eventi che assumono una certa autonomia rispetto al contento narrativo complessivo del film. Al suo interno non ci sono quindi stacchi, il lavoro di montaggio tra inquadrature è completamente rifiutato, questo ci fa capire come il piano sequenza anche chiamato long take, sia nato con il cinema stesso (i film delle origini spesso erano realizzati con una sola inquadratura, erano quindi film piano sequenza), rappresenta cioè la base del linguaggio cinematografico. Ma anche con l’affermarsi dei film costruiti su più inquadrature, nel momento in cui ciascuna sviluppava un’intera scena, la situazione di per sé non cambia. Il piano sequenza offre un maggiore realismo e quindi riporta il cinema alla sua vera natura ontologica, cioè alla riproduzione del reale. Lo spazio infatti non è più temporalizzato e frammentato come avviene con il montaggio, bensì viene rappresentato per blocchi unitari e per questo invita lo spettatore a guardare come se si trovasse calato nella sua realtà ordinaria, è il soggetto che guarda, a essere impegnato a selezionare su che cosa dirigere la propria attenzione. Si lascia quindi allo spettatore una certa libertà nella fruizione delle immagini perché è proprio lui che attraverso il proprio sguardo compie il lavoro del montaggio.
Domande da interrogazione
- Qual è l'effetto dell'avvento di MTV sul cinema?
- Che cos'è un piano sequenza e quale funzione svolge nel cinema?
- Come il piano sequenza coinvolge lo spettatore nella visione del film?
L'avvento di MTV negli anni '80 ha portato a un cambiamento significativo nel cinema, introducendo uno stile ritmato e spezzato noto come "effetto MTV", che ha influenzato la segmentazione delle scene in più inquadrature rapide e dinamiche.
Un piano sequenza è una forma filmica che rappresenta un'intera scena o sequenza in un'unica inquadratura, offrendo un maggiore realismo e riportando il cinema alla sua natura ontologica di riproduzione del reale, senza stacchi di montaggio.
Il piano sequenza invita lo spettatore a guardare come se fosse immerso nella realtà ordinaria, lasciandogli la libertà di selezionare su cosa dirigere la propria attenzione, compiendo così il lavoro del montaggio attraverso il proprio sguardo.