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Concetti Chiave

  • Pasqualino Settebellezze, diretto da Lina Wertmuller, segue un intreccio narrativo non cronologico che costruisce un climax emozionante.
  • Il protagonista, Pasqualino, è un ragazzo dal cuore buono che finge di essere malvagio, attraversando esperienze drammatiche come la prigione e un campo di concentramento nazista.
  • I titoli di testa scritti da Enzo Jannacci offrono un commento sulle contraddizioni del mondo post-moderno, influenzando anche registi come Spike Lee.
  • Il film esplora i canoni estetici, con Pasqualino considerato "brutto" nonostante la bellezza dell'attore Giancarlo Giannini.
  • Rappresenta la violenza umana in modo naturale, mostrando le debolezze dei personaggi, inclusa una comandante nazista, offrendo una visione profonda della natura umana.

Pasqualino Settebellezze

Pasqualino Settebellezze, film diretto da Lina Wertmuller, narra la storia di Pasqualino, un (come si direbbe a Napoli) uapp e carton, ovvero un ragazzo buono nel profondo, che finge di essere un malavitoso o, più semplicemente, una persona cattiva. Si ritrova, dopo varie aspre diatribe, a dover affrontare il carcere e la guerra poi, fino a ritrovarsi rinchiuso in un campo di concentramento nazista.
Il film segue la struttura narrativa dell'intreccio, ovvero che non ha una struttura logica-cronologica, ma sparsa.

Nonostante ciò, riesce a creare un notevole climax narrativo. Riesci a empatizzare con i personaggi sin da subito.
Ci sono vari spunti interessanti, come ad esempio i titoli di testa, scritti da Enzo Jannacci, dove racconta le contraddizioni del mondo post-moderno. Ispireranno anche Spike Lee in Fa' la cosa giusta.
Altra cosa interessante sono i canoni estetici nel mondo del film. Pasqualino, viene considerato "brutto", nonostante Giancarlo Giannini (l'attore di Pasqualino) sia di una bellezza unica.
Riesce a raccontare la violenza umana in modo spontaneo e naturale, mostrando una visione molto più ampia di come siamo abituati a vedere. Infatti, anche la comandante nazista, viene spogliata psicologicamente, e fatta vedere in tutta le sue debolezze e insicurezze. Insomma, un capolavoro cinematografico immortale.

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