Concetti Chiave
- Giovanni è impaziente e nervoso mentre aspetta Cinzia, lamentandosi del costante ritardo di un'ora.
- Nel museo delle cere, Giovanni scambia Charlie Chaplin per Hitler, mostrando una certa ignoranza divertente.
- Le statue del museo prendono vita, sorprendendo e spaventando Giovanni mentre Cinzia resta scettica.
- Il dialogo tra Giovanni e le statue animate, come Madonna e Tina Turner, aumenta il tono comico e surreale.
- Il racconto si conclude con Giovanni che si rende conto che tutto era un sogno, ma con un finale ambiguo con Michael Jackson.
Indice
L'attesa di Giovanni
(siamo all'entrata di un museo delle cere. in scena c'è una panchina. entra giovanni che passeggia avanti e indietro nervosamente, guardando continuamente l'orologio)
giovanni: ma è possibile che ogni volta la devo aspettare almeno un'ora! l'appuntamento era alle 6 e sono già le 7:15... avevamo deciso di andare al museo delle ceri, ma se ritarda ancora un poco va a finire che chiude... (si guarda ancora in giro) nooo, appena arriva io la strozzo.... (vede la panchina) va be', almeno l'aspetto seduto... io già lo so, quando arriva quella mi dirà: (imitando il modo di parlare) "scusami caro, ma sai c'era un traffico! non si poteva assolutamente camminare! sono venuta giusto perchè sapevo che tu mi stavi aspettando, altrimenti non mi sarei proprio azzardata ad uscire..." (tornando a parlare normalmente) mi dice queste cose così alla fine sono io a doverla ringraziare... hai capito... ma dico io, il padre eterno le doveva creare per forza le femmine? va be', è vero che servono pure loro... se non altro per lavare i cazettini... e che vuoi fare.... aspettiamo.... tengo pure sonno...
L'arrivo di Cinzia
(si sdraia sulla panchina e inizia a dormire. poco dopo entra cinzia)
cinzia: ma che ha fatto si è addormentato! (si avvicina a giovanni e inizia a chiamarlo aumentando ogni volta il tono della voce) giovanni.... giovanni.... giovanni.... giovà!!!
giovanni: (sobbalzando) maronn'! che è successo... è scoppiata la guerra!!!
cinzia: ma quale guerra...sono io! ma che hai fatto, ti sei addormentato sulla panchina?!?
giovanni: per aspettare a te! mi spieghi perchè hai fatto così tardi?
cinzia: scusami caro, ma sai c'era un traffico! non si poteva assolutamente camminare!
giovanni: cara, ma se tu abiti a cento metri da qui.... che traffico hai mai potuto incontrare...
cinzia: ma traffico di gente.... e' incredibile, sembra che tutti siano scesi da casa per andare in mezzo alla strada... credimi, sono venuta giusto perchè sapevo che tu mi stavi aspettando, altrimenti non mi sarei proprio azzardata ad uscire!
giovanni: (ironizzando) grazie amore! che fortuna che ho ad avere una donna come te vicino... che culo!!!
cinzia: puoi dirlo forte, caro il mio giovanni! però adesso entriamo altrimenti il museo chiude. dai, facciamo presto....
La statua di Charlot
(escono di scena e rientrano subito dopo il buio. in scena c'è un peidistallo e sopra una statua di cera, quella di charlie chaplin)
cinzia: guarda giovanni come è fatta bene questa statua... sembra vera!!! tu hai capito chi è questo, vero?
giovanni: certo che ho capito! si vede chiaramente che questo è.... hitler!!!
cinzia: (con sdegno) ma quale hitler! sei sempre il solito ignorante! questo è charlot! non lo vedi che c'è pure sritto sotto....
giovanni: uè, ma io che ne so'! tu forse lo conosci... è un amico tuo... ma per quanto mi riguarda... chi l'ha mai visto!!! e poi, come hai detto che si chiama, carlotta?!?!
cinzia: ma che carlotta, charlot! si chiama charlot!
giovanni: sarà, ma a me pare proprio hitler!
cinzia: ma sttti zitto, ignorante!
giovanni: eh si, parla tu, parla... (prende una sigaretta dalla tasca) anzi, fai una cosa va'... fammi accendere che mi fumo una bella sigaretta...
cinzia: cretino! lo sai benissimo che io non fumo, non ho da accendere e sopratutto no voglio che tu fumi!
giovanni: uà, sei proprio una caina! (si mette la sigaretta in bocca. cinzia si distrae a guardare la guida del museo. a questo punto la statua di charlot si muove, prende un accendino dalla tasca ed accende la sigaretta a giovanni, il quale pensa che sia stata cinzia. alla fine si rimette al suo posto assumendo, però, una posizione diversa dalla precedente) grazie amore! e' vero che tu a volte sei antipatica, sgorbutica, scocciante, insopportabile fino a diventare una iena, ed è anche vero che alle volte mi fai incazzare così tanto che mi viene voglia di.... di... però in fondo, ma molto in fondo, sei buona e comprensiva!
cinzia: perchè mi dici questo?
giovanni: perchè... perchè alla fine dopo tante storie mi hai fatto accendere!
cinzia: ma quando mai... non sono stata io a farti accendere!
giovanni: come, non sei stata tu! e allora chi è stato (ridendo) la statua di hitlerro... (all'improvviso smette di ridere, ci pensa un attimo su, guarda la statua. poi impaurito) cinzia! cinzia!!! hitler si è mosso! hle che passavaitler si è mosso, aiuto!!!
(spaventati escono entrambi di scena. la statua di charlot prende nuovamente vita ed inizia a ballare)
balletto di charlot
(alla fine del balletto si spengono le luci e in scena si andrà a posizionare la statua della cantante madonna. rientrano in scena cinzia e giovanni)
cinzia: ma la vuoi finire di dire sciocchezze! le statue non si muovono, ti sei impressionato!
giovanni: e allora chi mi ha acceso la sigaretta?!?
cinzia: ma che ne so', forse un signore gentile che passava...
giovanni: (poco convinto) sarà... forse hai ragione tu... mi sarò sicuramente impressionato, però che spavento! per un attimo ho veramente creduto che la statua di carlotta si fosse mossa!
cinzia: giovà, charlot, no carlotta! e che diamine...
giovanni: va be', come dici tu, però non ti arrabbiare...
cinzia: (vede la statua) guarda, guarda chi c'è qua, madonna!
giovanni: di lourdes?!?
cinzia: ma che di lourdes, questa è la cantante!o è un miracolo
giovanni: certo che se oggi c'è una madonna che canta, qua tra poco succede che il papa si mette a ballare il rock 'n roll...
cinzia: pezzo di ignorante! non capisci proprio niente!!! senti io vado avanti, tu fai quello che vuoi.
(cinzia esce di scena)
giovanni: (parlando con la statua) ma tu veramente sei una madonna?!? certo, come cambia il mondo; una volta le madonne le facevano doloranti, con il bambino in braccio, sofferenti, piene di veli... mo' le fanno in mutande! non si capisce proprio più niente.... ma veramente canti?
La statua di Madonna
(la statua prende vita)
madonna: certo che canto!
giovanni: (sorpreso) chi ha parlato?
madonna: io ho parlato!
giovanni: (esterefatto e balbettando) ....cinzia!...cinzia, dove sei? aiuto!!! cinzia!... (esce con un'ironica e poco credibile indifferenza)
balletto di madonna
(nel buio esce madonna e si posiziona in scena la statua di michael jackson)
cinzia: tu sei pazzo! quando usciamo ti porto da un buon dottore...
giovanni: (agitato) ti ripeto che è vero!!! la madonna di fatima là, come si chiama lei, mi ha parlato! andiamo dal prete più vicino e andiamocelo a dire, questo è un miracolo!!!
cinzia: sai cosa mi fa rabbia giovanni? che tu oltre ad essere ignorante sei pure cretino!
giovanni: grazie, amore. io apprezzo sempre i complimenti che mi fai... che culo che ho ad avere una donna come te vicino, che mi tratta sempre così bene, che culo!
cinzia: allora facciamo così, ti voglio fare contento. cercherò di sapere se veramente quà dentro c'è qualche presenza spiritica... però stai zitto chè ho bisogno di concentrazione... (si siede a terra nella tipica posizione yoga)
giovanni: che stai facendo? sei stanca?
cinzia: no, faccio yoga. mi piace molto lo yoga!
giovanni: (ridendo compiaciuto) anche a me, sopratutto quello ai mirtilli!!!
cinzia: ma che mirtilli e scarole! sto cercando di mettermi in comunicazione con lo spirito di siddharta attraverso la tecnica yoga per capire il mistero che aleggia in questo museo!
giovanni: e tu per capire il mistero che aleggia nel museo devi parlare con zia marta! essa che ne' sape!
cinzia: (scocciata) giovanni, prima che ti sputo in un occhio siediti qua e non dire più scicchezze! forza, siediti qui e fai quello che faccio io!
(giovanni si siede. cinzia inizia a pregare nella tipica maniera yoga pronunziando il monosillabo "om")
cinzia: ...om....
giovanni: .... e niente!
cinzia: ...om...
giovanni: ... e fetenzia!
cinzia: ...om...
giovanni: ... e merd'!
cinzia: (innervosita) ma la vuoi smettere! mi fai sconcentrare!
giovanni: ma chi ti pensa! vai continua...
La statua di Michael Jackson
(cinzia e giovanni riprendono a pregare. all'improvviso parte la musica e la statua di michael jackson, che era dietro di loro comincia a ballare. poco dopo la musica finisce)
cinzia: ma chi era dio?
giovanni: (alzandosi) no, meglio! era michael jackson!!! (si butta sulla statua e l'abbraccia) e' il mio idolo, mi è sempre piaciuto... michè, dammi un segno che sei tra noi...
cinzia: (tirando via giovanni dalla statua) lascialo, non fare lo sciocco! andiamo avanti...
giovanni: no, io non mi muovo di qui...
cinzia: cretino, finiscila!
(dopo un po' di storie, finalmente cinzia riesce a portare via giovanni. escono tutti e due)
balletto di michael jackson
La famiglia Addams
(nel buio esce michael jackson e si posiziona in scena la famiglia adams. rientrano cinzia e giovanni; quest'ultimo sta scimmiottando il modo di ballare di michael jackson)
cinzia: sembri proprio una scimmia quando balli!
giovanni: (ironicamente) e già, mi ero scordato a carla sfracci.... ma comunque, questa volta i rumori li hai sentiti anche tu, vero? quindi vuol dire che non sono tanto pazzo!
cinzia: beh, certamente qualche cosa di strano in questo museo c'è!
giovanni: ecco, hai capito? allora, perchè, dico io, non ce ne andiamo?
cinzia: ma che andare, a me questi misteri mi affascinano, chissà cosa potrebbe succedere... (eccitandosi) magari incontreremo qualche spirito, qualche anima dannata.... che bello!
giovanni: (impaurito) ohhh!!! ma che bello e bello! tu non stai bene! io se incontriamo uno spirito o un'anima dannata, come dici tu, io mi caco sotto!!! (vede le statue della famiglia adams) eccoli là, ohi, guarda quanti spiriti ci stanno!!! (poi guarda meglio e si calma, si avvicina alla statua di mortisia) però... quanto è bona questo spirito!!! complimenti, peccato che sei uno spirito morto...
cinzia: (malinconicamente) peccato si, questa era la famiglia più bizzarra e stravagante che esistesse! che ci vuoi fare, sono sempre i migliori che se ne vanno...
giovanni: (ironizzando) perciò tu non schiatti mai!....
cinzia: cafone!
giovanni: (rivolgendosi alla statua) signora mortisia, veramente mi dispiace che siete morta, perchè eravate proprio bona! io avrei un'idea: perchè non resuscitate e venite con me, e al posto vostro facciamo schiattare la mia fidanzata?
cinzia: disgraziato!... se ti prendo facciamo i conti!...
(inseguendosi escono di scena)
balletto della famiglia adams
Le Spice Girls
(nel buio esce la famiglia adams ed entrano le spice girls. subito dopo rientrano anche cinzia e giovanni)
giovanni: uffa, ma quando ce ne andiamo, che io mi sono scocciato...
cinzia: (seccata) e basta! finiscila di lamentarti sempre, mi sembri un bambino! prima i fantasmi, poi gli spiriti, poi questo, poi quest'altro... lo vuoi capire che non c'è nulla di cui avere paura?
(a questo punto le spice girls che sono dietro di loro si avvicinano e mettono una mano sul sedere dei due ragazzi, che si guardano, poi si girano verso le spice e scappano via urlando)
balletto delle spice girls
Tina Turner
(buio. escono di scena le spice girls ed entr tina turner. rientrano giovanni e cinzia che sono ancora impauriti. giovanni vede la statua in scena)
giovanni: (sobbalzando impaurito) maronn'! cinzia, un altro marziano! mamma mia, quanto è brutto| tutto nero e peloso, ma che gli è successo, sè scagnat'!
cinzia: ma è mai possibile che da quando sei entrato fai sempre questo, non lo vedi che è la statua di tina turner? e come tutte le altre è fatta di cera, non si muove e non parla! ...adesso basta!... noi ci siamo solo impressionati... gli spiriti, i marziani, le statue che si muovono, sono solo delle allucinazioni! forse oggi abbiamo mangiato un po' pesante...
giovanni: (pensando) fossero stati 'e peperoni! io l'avevo detto che non li digerivo...
cinzia: non lo so, ma comunque sia, ci dobbiamo convincere che le statue di cera non si muovono e sopratutto non parlano!!!
(la statua prende vita)
t.turner: (parlando in romanesco) ma chi t'ha detto che le statue non parlano? ma an vedi sta' burina, perchè non vedi de annattene via, tu e sto' caciottaro! da quanno siete venuti ce state a fà due palle così!!!
giovanni: (ironico) però, fine la ragazza! una vera signora...
t.turner: (con voce alta) vo' detto de annavvene! ...via!
(cinzia e giovanni escono impauriti)
Il risveglio di Giovanni
(nel buio esce tina turner. comincia una musica celestiale e soave, quasi angelica, e con essa una donna, vestita quasi da angelo, che prende per mano giovanni, lo accompagna vicino alla panchina e lo fa sdraiare. quindi esce di scena. poco dopo entra cinzia)
cinzia: ma che ha fatto questo, si è addormentato sulla panchina!?!? giovanni... giovanni sveglia! sveglia!!!... e che sonno pesante che c'ha... e dai, apri gli occhi! (lo scuote più volte finchè giovanni cade e ovviamente si sveglia)
giovanni: (parlando confusamente) hitler... i marziani... michael jackson...dove sono? ...dov'è la madonna di fatima!
cinzia: ma che stai dicendo, giovanni! ma sei diventato pazzo!
giovanni: (allarmato) cinzia, ma come, l'hai viste pure tu le statue che si muovevano.... i marziani... chiamiamo la polizia!
cinzia: giovanni, ma quali statue, quali marziani... ti vuoi calmare. tu stavi sognando... e chissà che hai visto! adesso, però, calmati che ti sei svegliato.
giovanni: (incominciando a capire) come sognando..... aspetta, aspetta.... allora vuoi dire che non siamo andati al museo delle cere e che io, aspettando sulla panchina mi sono addormentato ed ho sognato?
cinzia: penso proprio di si!
giovanni: ma che ora è? quante ore di ritardo hai fatto?
cinzia: più di due!
giovanni: (guardando l'orologio) e' vero! sono le otto e mezza, hai battuto il tuo record!! che culo che ho ad avere una donna come te vicino... sempre così puntuale.. che culo!
cinzia: ma sai caro, c'era un traffico per la strada che non si poteva...
giovanni: (interrompendola bruscamente) per piacere, cinzia, stai zitta, che questa balla pure nel sogno me l'hai detta e neanche là ci ho creduto!!!
cinzia: ma si può sapere che cosa hai sognato?
giovanni: va be' poi te lo spiego... ma adesso andiamo... anzi, tu inizia ad andare avanti, poi ti raggiungo!
cinzia: perchè, che devi fare?
giovanni: fatti miei!!! tu vai avanti...
cinzia: va bene, ci vediamo dopo.
(così dicendo cinzia esce di scena)
giovanni: (molto pensieroso) ma può mai essere.. tutto un sogno...
(pensando cammina avanti ed indietro finchè non si va a sedere sulla panchina. poco dopo entra michael jackson che si va a sedere vicino a lui, che, peò, non si accorge di niente)
giovanni: (ridacchiando) ma si, mi sono sognato tutto, senza alcun dubbio! come può essere che le statue si muovono, come può essere che michael jackson e la signora bona parlavano... che sciocco che sono stato! ho solo sognato!
m. jackson: non proprio tutto...
giovanni: (lo vede. in modo indifferente) uè! michael, come stai? tutto a posto a casa? sono proprio contento di vederti... (si blocca, ci pensa su, poi sobbalza impaurito) aiuto, le statue si muovono... aiuto, mamma!...
(dicendo cose del genere esce correndo)
balletto finale di tutti i partecipanti
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della scena iniziale tra Giovanni e Cinzia?
- Come reagisce Giovanni quando Cinzia finalmente arriva?
- Qual è l'equivoco che si verifica al museo delle cere?
- Cosa succede quando le statue di cera prendono vita?
- Come si conclude la storia tra Giovanni e Cinzia?
La scena iniziale si concentra sull'attesa frustrante di Giovanni per Cinzia, che è in ritardo per il loro appuntamento al museo delle cere.
Giovanni esprime ironicamente la sua frustrazione per il ritardo di Cinzia, imitando le sue scuse e lamentandosi del tempo perso.
Giovanni scambia la statua di Charlie Chaplin per Hitler, dimostrando la sua ignoranza e causando un malinteso comico con Cinzia.
Le statue di cera, come quella di Charlie Chaplin e Madonna, prendono vita e interagiscono con Giovanni, spaventandolo e facendogli credere di vivere un'esperienza soprannaturale.
Alla fine, si scopre che Giovanni stava sognando mentre aspettava Cinzia sulla panchina, e tutto ciò che ha vissuto nel museo delle cere era frutto della sua immaginazione.