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Concetti Chiave

  • Il mediometraggio "Fiori di Carta", tratto dal libro omonimo, è stato presentato a Locri e prodotto dall'Associazione politico-culturale "Nuova Calabria".
  • Il film esplora tematiche sociali complesse, riflettendo le sfide della vita nella Locride attraverso i suoi giovani protagonisti.
  • I personaggi principali affrontano ostacoli come dolore, violenza e pregiudizi, dimostrando valori come amicizia, amore ed empatia.
  • Un incidente stradale interrompe bruscamente i loro sogni, sottolineando l'impotenza umana di fronte alle fatalità della vita.
  • Il finale alternativo invita i giovani calabresi a valorizzare la propria terra, riportando in Calabria le competenze acquisite altrove.

Venerdì 6 marzo 2015 a Locri è stato presentato il mediometraggio “Fiori di Carta” tratto dal libro omonimo realizzato da Bruno Panuzzo e Martina Zita.
Il film, ambientato nella Locride, è stato prodotto dall’Associazione politico-culturale “Nuova Calabria”.
In meno di un’ora sono state presentate ai nostri occhi tematiche sociali che descrivono le varie sfumature della vita umana e le difficoltà che essa può riservarci.
Raccontando la vita travagliata dei personaggi, viene delineata l’analisi sociale della realtà odierna, soprattutto quella della nostra Locride.
I giovani protagonisti affrontano con determinazione continue sfide: il dolore, la violenza fisica e psicologica, l’incomprensione e i pregiudizi.

Si trovano faccia a faccia con la precarietà della vita umana, di fronte alla quale siamo completamente impotenti.
I protagonisti sono intraprendenti e, nonostante i numerosi ostacoli, la forza interiore che li anima è grande e ammirevole. Rispondono alle difficoltà con tenacia e risolutezza, rappresentando molti valori umani: l’amicizia, l’amore, l’empatia e la determinazione di realizzare i propri sogni.
Tuttavia, i loro obiettivi sono stroncati da un brutale incidente stradale e i loro sogni dilaniati da un tragico finale che dimostra l’impotenza e la piccolezza dell’uomo di fronte alle fatalità della vita.
E se i protagonisti fossero riusciti a realizzare i loro sogni? Viene presentato un finale alternativo che fornisce un esempio morale per ogni giovane calabrese: non dimenticare la propria terra e i sogni degli altri. I personaggi, infatti, dopo essersi trasferiti al Nord e aver acquisito i necessari strumenti professionali che la nostra terra non può offrire pienamente, li hanno riportati in Calabria, mettendoli a disposizione della collettività. La nostra terra possiede grandi risorse, dobbiamo solo imparare a utilizzarle al meglio.

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