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Concetti Chiave

  • Il documentario è un'opera filmica che osserva e interpreta la realtà in maniera soggettiva, nonostante i suoi elementi reali.
  • John Grierson, pioniere del documentario, definì il genere come un "trattamento creativo della realtà" e valorizzò l'autenticità dei contenuti.
  • I documentari possono adottare diversi stili di regia: espositiva, osservativa, partecipativa, performativa, poetica e riflessiva.
  • La docu-fiction combina elementi di documentario con rievocazioni interpretate per una maggiore comprensione dei contenuti.
  • Il finto documentario, o "pseudo-documentary", simula eventi reali con uno stile documentaristico, come in "The Blair Witch Project" e "The Office".

Narrazione di genere – il documentario

Il documentario è un’opera filmica costituita da elementi colti dalla realtà. Questo significa che le vicende, le ambientazioni e i personaggi sono reali e non sono stati costruiti artificialmente come nel cinema di finzione.

Tuttavia il documentario non consiste in una riproduzione fedele e oggettiva della realtà. Si tratta piuttosto dell’osservazione e dell’interpretazione di un aspetto della realtà in chiave più o meno soggettiva.

Una visione completamente trasparente e veritiera sarebbe impossibile, dal momento che lo stesso documentarista si ritrova a dover compiere delle scelte narrative ed espressive. Anche solo decidendo cosa riprendere e come inquadrarlo, egli influisce sulla piena oggettività dell’opera.

Il termine “documentario” fu coniato nel 1926 da John Grierson, che lo definì un “trattamento creativo della realtà”. Egli fu un regista, produttore, critico e teorico cinematografico britannico, considerato pioniere e caposcuola del movimento documentaristico degli anni ’30. Grierson è anche autore del libro “Principi fondamentali del documentario” (1934), in cui dichiara che:

 Il cinema possiede la capacità di osservare e selezionare gli avvenimenti della vita reale, ricavandone una nuova forma d’arte;

 Gli attori originali e le scene originali sono la miglior guida per rappresentare il mondo moderno attraverso il cinema e hanno più valore di tutto ciò che ha origine dalla recitazione;

 Il documentario presenta contenuti autentici senza rinunciare alla componente creativa, artistica e sperimentale;

 Il documentario persegue obiettivi diversi da quelli del cinema di finzione e non deve necessariamente seguire i modelli narrativi tradizionali.

Un'importante differenza tra opera di finzione e documentario, si può riscontrare nel rapporto tra il pubblico e lo schermo. Nel primo caso, lo spettatore è consapevole di assistere ad uno spettacolo costruito – non reale ma comunque verosimile – e decide di crederci; nel secondo caso lo spettatore sa di guardare qualcosa di reale e in cui crede.

In realtà, per scopi narrativi, alcuni documentari possono anche contenere delle rievocazioni. Questo genere di opere, chiamate “docu-fiction” o “docu-drama”, rappresentano eventi accaduti veramente tramite l’interpretazione di attori e/o la ricostruzione delle ambientazioni. Questa modalità era approvata dallo stesso Grierson qualora contribuisse alla comprensione dei contenuti. Altri produttore invece dissentirono.

Tralasciando i contenuti, i documentari possono essere suddivisi secondo le modalità di regia:

- Espositiva, in cui una voce fuori campo spiega e descrive i contenuti;

- Osservativa, in cui prevale l’osservazione quotidiana dei soggetti ripresi. In questo caso, la voce fuori campo che argomenta i contenuti è assente;

- Partecipativa, caratterizzata dall’interazione tra documentarista e soggetto;

- Performativa, che punta a coinvolgere emotivamente lo spettatore, facendolo sentire come se stesse vivendo l’esperienza rappresentata in prima persona;

- Poetica, simile alla modalità performativa ma ricco di associazioni visive e dal carattere più sperimentale;

- Riflessiva, che mostra il processo di creazione del documentario stesso.

Un genere cinematografico correlato al documentario è il finto documentario, chiamato in inglese “pseudo-documentary”. Si tratta di un espediente narrativo per raccontare eventi fittizi come se fossero reali, attraverso l’uso del linguaggio documentaristico. Lo pseudo-documentario utilizza quindi gli stessi tagli e lo stesso stile di un documentario vero, dando allo spettatore la sensazione di guardare eventi realmente accaduti.
Questa tecnica è stata utilizzata per produrre noti film horror, come “The Blair Witch Project” (1999), e serie tv di successo, come “The Office” (2001) e “Modern Family” (2009-2020).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di documentario secondo John Grierson?
  2. John Grierson definì il documentario come un "trattamento creativo della realtà", sottolineando la capacità del cinema di osservare e selezionare eventi reali per creare una nuova forma d'arte.

  3. Quali sono le differenze principali tra un documentario e un'opera di finzione?
  4. La differenza principale è che nel documentario gli eventi e i personaggi sono reali, mentre nell'opera di finzione sono costruiti. Inoltre, il pubblico del documentario sa di guardare qualcosa di reale, mentre nel cinema di finzione accetta la verosimiglianza.

  5. Quali sono le modalità di regia dei documentari?
  6. Le modalità di regia dei documentari includono espositiva, osservativa, partecipativa, performativa, poetica e riflessiva, ognuna con un approccio diverso alla narrazione e all'interazione con il pubblico.

  7. Cosa sono i "docu-fiction" o "docu-drama"?
  8. I "docu-fiction" o "docu-drama" sono documentari che includono rievocazioni di eventi reali tramite attori o ricostruzioni, approvati da Grierson se aiutano nella comprensione dei contenuti.

  9. Cos'è un finto documentario e come viene utilizzato?
  10. Un finto documentario, o "pseudo-documentary", è un espediente narrativo che racconta eventi fittizi come se fossero reali, utilizzando lo stile documentaristico. È stato usato in film come "The Blair Witch Project" e serie TV come "The Office".

Domande e risposte