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Concetti Chiave

  • I cinemagraphs sono un'evoluzione delle GIF animate, caratterizzati da immagini quasi statiche con dettagli in movimento continuo.
  • Creati nel 2011 da Jenny Beck e Kevin Borgm, fondono estetica cinematografica e fotografia tradizionale.
  • Il movimento nei cinemagraphs è sottile e ciclico, creando una sensazione di staticità e paradosso percettivo.
  • Queste immagini sono atemporali, poiché non hanno frammenti temporali evidenti come le GIF animate.
  • I cinemagraphs potenziano la percezione visiva, focalizzando l'attenzione su dettagli animati per guidare lo sguardo dello spettatore.

Cinemagraph

Particolare evoluzione della GIF animata, il termine cinemagraph mira ad indicare un tipo particolare di GIF che si caratterizza per essere un’immagine quasi interamente statica tranne per alcuni dettagli interessanti da un movimento ciclico e continuo, staticità e movimento si trovano a condividere quindi la stessa cornice, aspetto che l’ha reso una delle possibilità di ricombinazione delle immagini più interessante degli ultimi anni.
Questo dispositivo nasce nel 2011 da un’idea della fotografa Jenny Beck e del suo compagno graphic designer Kevin Borgm il termine vuole delineare queste fotografie viventi perché in qualche modo fondo la qualità e l’estetica cinematografica da un lato, mantenendo però dall’altro l’anima e i principi della fotografia tradizionale. Il movimento presente nel cinemagraph si differenzia da quello della GIF:
- Non ci troviamo infatti di fronte ad un’azione che si ripete nel tempo ma in cui sono chiaramente visibili i momenti di inizio e fine riproposti in loop. Con questa tecnica viene elaborato un tipo di movimento molto più sottile, quasi impercettibile che per il suo essere tale si carica di una sorta di staticità, quasi un paradosso percettivo, infatti all’interno di questo tipo di immagine, l’inizio e la fine coincidono tra loro non consentendo allo spettatore di individuare un inizio temporale se non quello determinato dall’azionamento fisico del dispositivo;
- Altra peculiarità di questo tipo di movimento è che, essendo ciclico e coincidente in inizio e fine, non consente di individuare un frammento temporale, ossia riferimenti cronologici come avviene invece nella GIF animata. Queste immagini si caricano di atemporalità perché si allargano i confini stessi della dimensione temporale, pur nel movimento è come se si creasse un clima di sospensione;

I punti di forza di questo nuovo dispositivo sono:
1. Il potenziamento del punto di vista, nel cercare infatti di dare una risposta a questo quesito sulla stasi e il movimento, noi possiamo vedere come la creazione di sezioni fluide nell’immagine statica consenta di direzionare lo sguardo dello spettatore. Sguardo spettatoriale che però è affine allo sguardo di chi ha creato l’immagine, in questo caso ponendo l’attenzione su un determinato dettaglio, attraverso la sua animazione, lo spettatore farà propria la posizione e l’atteggiamento previsti dall’autore stesso. Quindi il movimento restituito quasi come un effetto di scongelamento di alcuni elementi all’interno dell’inquadratura porta lo spettatore ad interpretare più velocemente l’immagine allineandosi ai propositi del suo autore;
2. L’enfasi sulla qualità sensibile degli oggetti rappresentati, il movimento influenza la percezione dello spettatore perché conferisce maggiore tattilità agli elementi rappresentati portandoli ad una dimensione tridimensionale che prima era rimossa perché veniva schiacciata dalla dimensione a due livelli dell’immagine;

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è un cinemagraph e come si differenzia da una GIF animata?
  2. Un cinemagraph è un tipo particolare di GIF che combina staticità e movimento ciclico in un'unica immagine, creando un effetto di sospensione temporale. A differenza delle GIF animate, il movimento nel cinemagraph è sottile e quasi impercettibile, senza un chiaro inizio o fine.

  3. Chi ha ideato il concetto di cinemagraph e qual è il suo scopo?
  4. Il concetto di cinemagraph è stato ideato nel 2011 dalla fotografa Jenny Beck e dal graphic designer Kevin Borgm. L'obiettivo è fondere l'estetica cinematografica con i principi della fotografia tradizionale, creando immagini viventi.

  5. Quali sono i punti di forza del cinemagraph?
  6. I punti di forza del cinemagraph includono il potenziamento del punto di vista, che guida lo sguardo dello spettatore verso dettagli specifici, e l'enfasi sulla qualità sensibile degli oggetti rappresentati, conferendo loro una dimensione tridimensionale.

  7. Come il movimento nel cinemagraph influenza la percezione dello spettatore?
  8. Il movimento nel cinemagraph influenza la percezione dello spettatore aumentando la tattilità degli elementi rappresentati, portandoli a una dimensione tridimensionale e creando un clima di sospensione temporale.

Domande e risposte