Concetti Chiave
- Charlot partecipa alla corsa all'oro nel Klondyke, affrontando avventure e difficoltà in un clima rigido e ostile.
- Insieme a Giacomone, trova rifugio nella capanna di un furfante, affrontando la fame con creatività e spirito.
- L'incontro con Georgia porta un tocco di romanticismo, sebbene inizialmente non sia ricambiato, culminando in una scena di danza immaginaria.
- Giacomone e Charlot, uniti da un destino fortunato, ritrovano la montagna d'oro, tornando in patria ricchi e acclamati.
- La storia si conclude con un lieto fine, celebrando la mitezza e l'ingenuità che trionfano contro ogni aspettativa.
Indice
Charlot e la corsa all'oro
La vicenda: Charlot, l’omino ingenuo e malinconico di cui Chaplin ha fatto il suo personaggio fisso, partecipa alla corsa all’oro nel Klondyke. Un gruppo di cercatori arranca nelle nevi alla ricerca di un filone aurifero; poco lontano, marcia solitario Charlot; a poca distanza, ancora, cammina Giacomone, un enorme e ingenuo cercatore.
Rifugio nella capanna
Si scatena una violenta bufera: Charlot e Giacomone cercano rifugio nella capanna di un pericoloso furfante, Jack Larsen, che è costretto suo malgrado a ospitarli. Non c’è cibo: si decide che andrà a cercarlo che estrarrà la carta più bassa; la sorte risparmia i due intrusi: è invece Jack Larsen che deve affrontare la bufera.
Cena insolita e delirio
È la vigilia di Natale; Charlot e Giacomone, segregati nella capanna, festeggiano con una cena insolita: una scarpa, gustata con delizia e solennità a causa della fame. Ma a Giacomone la scarpa non basta: nel delirio della fame, gli pare che il suo compagno sia diventato un pollo… Fortunatamente un orso fa irruzione nella capanna, e sarà lui ad essere servito come cena. La bufera è passata: Giacomone è libero di tornare alla sua montagna d’oro e Charlot riprende il suo cammino solitario.
Incontro con Georgia
Egli giunge a una città di cercatori d’oro. Qui incontra Georgia e se ne innamora: la ragazza però non sembra prenderlo sul serio. Charlot la invita a festeggiare con lui la sera di Capodanno e prepara con grande cura una tavola poveramente imbandita e decorata: anche se Georgia non si presenta, il nostro omino, addormentatosi dopo una lunga attesa, sognerà il suo arrivo e improvviserà per lei una danza dei panini e delle forchette.
Ritrovamento della montagna d'oro
Intanto Giacomone è alla sua montagna d’oro. Il malvagio Jack Larsen lo stordisce e fugge ma poi, troppo preso dalle sue cattive azioni, precipita in un crepaccio. Giacomone, rinvenuto, ha perso la memoria e non ricorda più dove si trova il filone d’oro. Solo l’omino può rintracciare per lui il luogo. Charlot corre subito ad aiutarlo, lasciando da parte i suoi problemi di cuore. Ritrova la montagna d’oro – con una provvidenziale spinta della natura – Charlot e Giacomone tornano in patria ricchi e acclamati dalla stampa. Sulla nave, Charlot rincontra Gorgia … e la vicenda ha termine con un giusto lieto fine.
Idea centrale: Peripezie tragicomiche dell’omino vagabondo ai tempi della corsa all’oro nel Klondyke. Contro ogni aspettativa e contro ogni disincantato realismo, trionfano la mitezza, il candore, l’ingenuità.
Domande da interrogazione
- Qual è la trama principale del film "La febbre dell’oro" di Charlie Chaplin?
- Come si sviluppa il rapporto tra Charlot e Georgia nel film?
- Quali sono i temi principali del film "La febbre dell’oro"?
La trama segue Charlot, un omino ingenuo e malinconico, durante la corsa all'oro nel Klondyke. Affronta varie peripezie, tra cui una tempesta di neve e la fame, e incontra personaggi come Giacomone e Georgia. Alla fine, Charlot e Giacomone trovano l'oro e tornano in patria ricchi.
Charlot si innamora di Georgia, ma lei inizialmente non lo prende sul serio. Nonostante ciò, Charlot la invita a festeggiare il Capodanno, ma lei non si presenta. Alla fine, si rincontrano sulla nave e la storia si conclude con un lieto fine.
I temi principali includono le peripezie tragicomiche, la mitezza, il candore e l'ingenuità di Charlot, che trionfano contro ogni aspettativa e disincantato realismo durante la corsa all'oro nel Klondyke.