Concetti Chiave
- Le stelle appaiono come punti luminosi distribuiti su tutta la Sfera celeste, visibili in ogni direzione.
- Le costellazioni aiutano a individuare i corpi celesti, raggruppando stelle che sembrano sullo stesso piano per effetto prospettico.
- Le coordinate celesti, declinazione e ascensione retta, determinano la posizione assoluta degli astri sulla Sfera celeste.
- In astronomia, le distanze tra corpi celesti sono espresse in unità astronomiche, anni-luce e parsec.
- Punti di riferimento celesti includono la Stella polare, i Poli Celesti, lo Zenit, il Nadir e l'orizzonte celeste.
Indice
Le stelle e la sfera celeste
• Le stelle appaiono ai nostri occhi come punti luminosi che risultano essere distribuiti in ogni direzione sulla Sfera celeste.
• Per poter individuare in modo rapido la posizione dei corpi celesti è posssibile far riferimento alle costellazioni. Le costellazioni raggruppano stelle che sono poste a differente distanza dalla Terra e solamente a causa della prospettiva appaiono sullo stesso piano.
Coordinate celesti
• La posizione assoluta degli astri sulla Sfera celeste viene indicata utilizzando le coordinate celesti:
– la declinazione celeste, cioè la distanza angolare tra la stella considerata e il piano dell’Equatore celeste;
– l’ascensione retta, ovvero la distanza angolare della stella dal meridiano celeste che passa per il punto γ (un punto particolare situato nella costellazione dell’Ariete).
Unità di misura astronomiche
• In Astronomia, per esprimere le enormi distanze tra i corpi celesti, si utilizzano varie unità di misura:
– unità astronomica (U.A.), pari alla distanza media tra la Terra e il Sole, che è di circa 149 600 000 km;
– anno-luce (a.l.), la distanza percorsa in un anno dalla radiazione luminosa;
– parsec (pc), la distanza di un punto dal quale l’osservatore vedrebbe il semiasse maggiore dell’orbita terrestre, perpendicolarmente, sotto un angolo di 1”.
Punti di riferimento:
Punti di riferimento celesti
•La Stella polare è un punto dell’asse che parte dal polo nord.
•I Poli Celesti nord e sud sono i due punti in cui l’asse terrestre prolungato nello spazio incontra la sfera celeste.
•Lo Zenit è la verticale innalzata sopra la stella dell’osservatore che incontra la volta celeste.
•Il Nadir è il punto opposto allo Zenit.
•L’orizzonte celeste è la circonferenza massima che divide la sfera celeste in due parti (superiore e inferiore).
•I meridiani celesti costituiscono la circonferenza formata dallo Zenit, dal Nadir e dai poli celesti.
•L’Equatore celeste è il circolo massimo descritto dalle stelle nell’apparente moto di rotazione della sfera celeste intorno all’asse.
•Il Punto γ è l’intersezione dell’equatore celeste con il meridiano celeste.
Domande da interrogazione
- Come si individuano rapidamente le posizioni dei corpi celesti?
- Quali sono le coordinate celesti utilizzate per indicare la posizione assoluta degli astri?
- Quali unità di misura vengono utilizzate in astronomia per esprimere le distanze tra i corpi celesti?
Le posizioni dei corpi celesti si individuano rapidamente facendo riferimento alle costellazioni, che raggruppano stelle poste a differenti distanze dalla Terra ma che appaiono sullo stesso piano a causa della prospettiva.
Le coordinate celesti utilizzate sono la declinazione celeste, che è la distanza angolare tra la stella e il piano dell’Equatore celeste, e l’ascensione retta, che è la distanza angolare della stella dal meridiano celeste che passa per il punto γ.
In astronomia, le distanze tra i corpi celesti vengono espresse in unità astronomiche (U.A.), anni-luce (a.l.), e parsec (pc).