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Concetti Chiave

  • Il termine "Via Lattea" deriva dal greco "galaxias kyklos", che significa "circolo di latte", riferendosi all'aspetto lattescente della nostra galassia.
  • La Galassia, vista dall'esterno, appare come un disco di circa 100.000 anni luce di diametro e ha una massa stimata di circa 700 miliardi di masse solari.
  • Edwin Powell Hubble scoprì che la Nebulosa di Andromeda è una galassia simile alla Via Lattea, situata a 2,36 milioni di anni luce dalla Terra.
  • L'universo esplorabile contiene circa cento miliardi di galassie, con alcune visibili a occhio nudo come le Nubi di Magellano, descritte già nel X secolo.
  • Le galassie si raggruppano in ammassi a causa della gravità; l'Ammasso della Vergine è il più vicino e include circa un migliaio di galassie.

Indice

  1. Origine del nome Via Lattea
  2. Scoperte di Edwin Hubble
  3. Numero di galassie nell'universo
  4. Ammassi di galassie

Origine del nome Via Lattea

Il nome deriva dal greco galaxias kyklos, che significa "circolo di latte", poi tradotto in Via Lattea, per l'aspetto lattescente di questo agglomerato, formato per la maggior parte q/a stelle e per il resto da nubi di gas e di polveri tenute insieme dalle mutue forze gravitazionali.
Se la Galassia fosse vista dall'esterno avrebbe l'aspetto di un disco, con un diametro dell'ordine di 100 000 anni luce. La sua massa è stimata uguale a circa 700 miliardi di masse solari.

Scoperte di Edwin Hubble

La ricerca sulle galassie può considerarsi iniziata solo nei primi decenni del XX secolo, quando Edwin Powell Hubble (1889-1953), servendosi del più grande telescopio di allora, quello dell'Osservatorio di Monte Wilson, in California, riconobbe che la Nebulosa di Andromeda, catalogata con la sigla M31, era "un'isola stellare" analoga alla Via Lattea e da essa distinta. La galassia M31 è visibile a occhio nudo (ma le sue stelle non possono essere distinte se non con adeguati strumenti) dall'emisfero boreale ed è Situata a 2,36 milioni di anni luce dalla Terra.

Numero di galassie nell'universo

Oggi si ritiene che, entro i limiti esplorabili con le più moderne tecniche di osservazione astronomica, l'universo contenga un numero di galassie dell'ordine di cento miliardi. Pur con una certa fatica, nel cielo australe sono visibili a occhio nudo le due galassie Nubecola Maior e Nubecola Minor, dette anche Nubi di Magellano e già descritte dagli Arabi nel X secolo. Quanto alle galassie lontane, quella indicata con la sigla 4C41.17 dovrebbe trovarsi proprio in prossimità dei confini dell'universo conosciuto, lontano da noi circa 12 miliardi di anni luce.

Ammassi di galassie

Per effetto della forza di gravità le galassie tendono a riunirsi fra loro. Sono noti gruppi di qualche unità o decine e popolazioni più numerose, chiamate ammassi. Il più vicino di questi è l'Ammasso della Vergine, un immenso aggregato che comprende circa un migliaio di galassie, valutate in media a 60 milioni di anni luce dalla Terra.

Si crede, inoltre, che nella struttura dell'universo possano essere individuate gerarchie ancora superiori, una sorta di "ammassi degli ammassi".

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del nome "Via Lattea"?
  2. Il nome "Via Lattea" deriva dal greco "galaxias kyklos", che significa "circolo di latte", riferendosi all'aspetto lattescente dell'agglomerato di stelle e nubi di gas e polveri.

  3. Chi ha riconosciuto la Nebulosa di Andromeda come una galassia distinta dalla Via Lattea?
  4. Edwin Powell Hubble, utilizzando il telescopio dell'Osservatorio di Monte Wilson, ha riconosciuto la Nebulosa di Andromeda come una galassia distinta dalla Via Lattea nei primi decenni del XX secolo.

  5. Quante galassie si stima esistano nell'universo esplorabile?
  6. Si stima che l'universo esplorabile contenga circa cento miliardi di galassie, secondo le moderne tecniche di osservazione astronomica.

Domande e risposte