Pinturicchio98
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Concetti Chiave

  • Francesco d'Assisi nacque nel 1182 e, dopo un periodo di prigionia e malattia, ebbe una conversione spirituale che lo portò a rinunciare alla vita mondana e a dedicarsi alla carità.
  • Nel 1210, fondò l'Ordine dei Frati Minori, basato sui principi di povertà e carità, rifiutando qualsiasi possesso materiale e predicando tra i più poveri.
  • Francesco intraprese missioni in Terra Santa e in Egitto, cercando di promuovere la pace tra cristiani e musulmani, e fu onorato dal sultano Melek el-Kamel.
  • La Regola francescana, approvata nel 1223, formalizzò l'ordine mantenendo l'enfasi sulla povertà, mentre Francesco rimase contrario alla sua istituzionalizzazione.
  • Francesco scrisse il "Cantico delle creature", un inno alla vita e alla natura, riflettendo una visione di fratellanza universale e un approccio positivo al creato.

In questo appunto di Religione tratteremo della vita di Francesco d'Assisi, della nascita dell'ordine e del suo operato. San Francesco d'Assisi articolo

Indice

  1. Francesco D'assisi
  2. La regola francescana

Francesco D'assisi

Francesco

nacque ad Assisi nel 1182 da una famiglia di ricchi mercanti. Studiò il latino e il volgare, la musica e la poesia e il padre gli insegnò anche il francese e il provenzale con l'intento di avviarlo al commercio. Ancora adolescente si ritrovò a lavorare dietro il bancone della bottega paterna.

A vent'anni partecipò alla guerra che vide contrapposte le città di Assisi e Perugia. L'esercito in cui combatté Francesco venne sconfitto e lui rimase prigioniero per un anno. La prigionia fu lunga e difficile, e tornò a casa gravemente ammalato. Una volta ripresosi grazie alle cure materne, partì nuovamente al seguito di Gualtiero da Brienne, diretto a sud. Ma durante il cammino ebbe la prima apparizione, che lo indusse ad abbandonare la vita da soldato e a tornare indietro ad Assisi.
La sua conversione ha inizio nel 1205. Si raccontano vari episodi risalenti a questo periodo: da quello in cui, nel 1206, scambia i propri abiti con quelli di un mendicante romano e comincia a chiedere l'elemosina davanti alla Basilica di San Pietro, al famoso incontro con il lebbroso sulla piana di fronte ad Assisi. Gli amici che non riconoscevano più in lui l'allegro compagno di scorribande di un tempo lo abbandonarono, e il padre che cominciò a capire quanto siano infondate le aspirazioni che nutriva nei suoi confronti, entrò in aperto contrasto con lui. Francesco cominciò a dedicarsi a opere di carità tra i lebbrosi e a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina. Il padre, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia.
Tra il 1206 e il 1207 si associò come eremita alla comunità benedettina che viveva alle pendici del monte Subasio. Dopo tre anni di eremitaggio tornò alla vita associata, dedicandosi in completa povertà alla predicazione itinerante della penitenza. Attorno alla sua figura carismatica si raccolse un piccolo gruppo di confratelli che, in segno di umiltà, si dissero minori, ossia più piccoli, sottomessi a tutti.
Nel 1210 fondò l'Ordine dei Frati minori e iniziò a predicare il Vangelo tra il popolo: il suo insegnamento si basa sull'imitazione della povertà e della carità di Gesù Cristo. Francesco rinunciò a tutto e volle farsi povero e poveri dovevano essere i suoi compagni. Dormivano dove capitava, si vestivano con stoffe povere e rattoppate e camminavano a piedi nudi d'estate e d'inverno. Servì per molti anni insieme ai suoi compagni nei lebbrosari, assistendo in condizioni difficilissime gli infermi pieni di piaghe. Proibì ai compagni di chiedere denaro in elemosina, perché così facendo ‒ diceva ‒ si rubava la parte che spettava ai poveri. Tutti i frati dovevano mantenersi lavorando con le proprie mani, aiutando i contadini nei campi, oppure accettando qualsiasi lavoro, purché onesto. In cambio potevano accettare soltanto un po' di cibo. Inoltre non potevano possedere nulla, tutto quello di cui necessitavano, compreso il rifugio, doveva essere frutto di donazione.
Nel 1213 Francesco d'Assisi parte per recarsi in missione prima in Palestina, poi in Egitto durante la quinta crociata, per persuadere i crociati a non uccidere, proprio perché erano cristiani. Ma non fu ascoltato. Si recò allora nel campo nemico e rimase diversi mesi fra gli 'infedeli' a predicare, e fu trattato con molto onore dal sultano Melek el-Kamel. Non si mise mai in urto con la Chiesa; piuttosto che condannare, preferì agire con la forza trascinante del suo esempio. I frati dovevano cercare di conquistare e persuadere con la parola e con le buone opere, senza discutere con gli eretici o dichiarare colpevoli i preti indegni. Se non fossero riusciti a convincere, dovevano essere pronti alla sconfitta e a sopportare tutto, fino alla morte se necessario.
Uno dei suoi viaggi lo portò fino al santuario di San Giacomo di Compostela in Spagna, ma fu costretto a ritornare indietro per l'aggravarsi del suo stato di salute.

San Francesco d'Assisi articolo

La regola francescana

Il movimento francescano non aveva ai suoi inizi alcuna caratteristica che poteva distinguerlo dagli altri movimenti mendicanti duramente osteggiati dalla chiesa, condannati da papa Innocenzo III durante il quarto concilio Lateranense (1215). Soltanto con l’ascesa al soglio pontificio di Onorio III (1216-1227) i francescani cominciarono a godere di simpatie presso gli ambienti romani.
La confraternita crebbe rapidamente ed ebbe, a partire dal 1213, anche una sezione femminile guidata da Chiara. Dal 1217 fu organizzata territorialmente per province e iniziò la sua espansione in Francia, Germania, Spagna e Ungheria. In questi paesi i francescani furono spesso ostacolati dal clero regolare. Anche in Italia si sentì l’esigenza di trasformare la confraternita in un ordine strutturato. Francesco era contrario a una istituzionalizzazione del movimento che aveva creato, ma infine, su pressione dei suoi stessi confratelli, si decise a stendere una regola che, mantenendo al centro la povertà ed eliminati gli aspetti più radicali della sua predicazione, poteva essere approvata da Roma. Tale regola, nota come Regula bullata, fu accolta da Onorio III il 29 novembre 1223.
Dopo aver organizzato numerose comunità, Francesco trascorse gli ultimi anni della sua vita in alcuni eremi (conventi situati in luoghi isolati) nei pressi di Assisi, dove morì semicieco nel 1226. Nel 1228, con una rapidità straordinaria, fu dichiarato santo.
Quasi completamente cieco e sofferente, poco prima della sua morte Francesco scrisse "Cantico delle creature", una lode a Dio che si snoda con intensità e vigore attraverso le sue opere, divenendo così anche un inno alla vita. È una preghiera permeata da una visione positiva della natura, poiché nel creato è riflessa l’immagine del Creatore: da ciò deriva il senso di fratellanza fra l’uomo e tutto il mondo che lo circonda, una visione rivoluzionaria rispetto al distacco e disprezzo per il mondo terreno, segnato dal peccato e dalla sofferenza, tipico di altre tendenze religiose medioevali.

Per approfondimento sul Cantico delle creature vedi qua

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i primi anni di vita di Francesco d'Assisi e come influirono sulla sua conversione?
  2. Francesco nacque ad Assisi nel 1182 da una famiglia di ricchi mercanti. Dopo un periodo di prigionia e malattia, ebbe una visione che lo portò a rinunciare alla vita da soldato e a dedicarsi alla carità e alla povertà.

  3. Come si sviluppò l'Ordine dei Frati Minori e quali erano i suoi principi fondamentali?
  4. Fondato nel 1210, l'Ordine dei Frati Minori si basava sull'imitazione della povertà e della carità di Gesù Cristo. I frati vivevano in povertà, lavoravano per mantenersi e non possedevano nulla.

  5. Quali furono le esperienze di Francesco d'Assisi durante le sue missioni all'estero?
  6. Francesco si recò in Palestina e in Egitto durante la quinta crociata per persuadere i crociati a non uccidere. Fu trattato con onore dal sultano Melek el-Kamel e predicò tra gli 'infedeli'.

  7. Come si evolse il movimento francescano sotto la guida di Francesco e quali furono le sfide incontrate?
  8. Il movimento crebbe rapidamente e si espanse in vari paesi, ma incontrò ostacoli dal clero regolare. Francesco, sebbene contrario, accettò di stendere una regola approvata da Roma per istituzionalizzare l'ordine.

  9. Qual è il significato del "Cantico delle creature" scritto da Francesco d'Assisi?
  10. Il "Cantico delle creature" è una lode a Dio che esprime una visione positiva della natura, riflettendo l'immagine del Creatore e promuovendo un senso di fratellanza tra l'uomo e il mondo.

Domande e risposte