GIORGIA86
4 min
Genius
Vota 3/5

Concetti Chiave

  • Gianni Rodari, nato il 23 ottobre 1920, è noto per non aver mai completato la laurea in Lingue dopo il diploma alle Magistrali nel 1937.
  • Dopo la perdita di due amici in guerra, si unisce alla Resistenza e si iscrive al Partito Comunista Italiano nel 1944.
  • Con la Liberazione nel 1945, inizia la sua carriera giornalistica che culmina con l'approdo a L'Unità nel 1947.
  • Nel 1951 pubblica "Il manuale del Pioniere"; il Vaticano lo scomunica e le sue opere vengono bruciate.
  • Rodari riceve il premio Andersen nel 1970 ed è ricordato per il suo contributo alla pedagogia, morendo nel 1980 per un collasso cardiaco.

Nel seguente contenuto si parlerà della vita e carriera del celebre Gianni Rodari, in particolare del suo esordio, l'impegno politico e la passione per il giornalismo, il suo contributo letterario e i riconoscimenti.

Indice

  1. Gli inizi di Gianni Rodari
  2. Impegno politico e giornalismo
  3. Contributi letterari e riconoscimenti

Gli inizi di Gianni Rodari

Egli fu una figura poliedrica italiana del primo Novecento. Scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, riconosciuto in particolare come il massimo favolista per l'infanzia e la gioventù.
Nasce nel 1920 a Omegna. Nell’80 Rodari iniziò la sua carriera come maestro dopo aver ottenuto il diploma magistrale, per poi dedicarsi al giornalismo subito dopo la secondo conflitto mondiale, collaborando con testate importanti quali L'Unità, il Pioniere e Paese Sera.

Impegno politico e giornalismo

La perdita di due cari amici in guerra lo inducono a prendere contatti con la Resistenza e ad iscriversi al PCI nel '44.
L'anno seguente con la Liberazione inizia la sua attività di giornalista fino ad arrivare al giornale L'Unità.

L'attività giornalistica e l'impegno politico di Rodari, sono stati elementi indissolubili che hanno forgiato la sua innovativa letteratura per l'infanzia. Dopo le prime esperienze di propaganda e lavoro politico, Rodari intraprese una lunga e significativa carriera giornalistica a livello nazionale. Collaborò inizialmente con L'Unità, il quotidiano del PCI per il quale cominciò a scrivere filastrocche e storielle per l'angolo umoristico. Trasferendosi poi nel 1958 a Paese Sera, dove curò rubriche come "A porte aperte" e trovò un ambiente più consono alla sua vena creativa. Un capitolo cruciale fu la direzione del settimanale per ragazzi Il Pioniere, legato all'Associazione Pionieri d'Italia (API). Sotto la sua guida, la rivista divenne un veicolo di cultura e di educazione ai valori democratici. Questo attivismo si trasferì integralmente nella sua opera letteraria, trasformando la favola in uno strumento di critica sociale e coscienza civica. Racconti come Le avventure di Cipollino e Gelsomino nel paese dei bugiardi utilizzano la fantasia per mettere in luce e criticare le ingiustizie, le disuguaglianze di classe e i problemi della realtà italiana. Così facendo concretizza la sua profonda convinzione che il linguaggio e l'immaginazione dovessero essere liberati per far sì che nessuno sia schiavo.

Contributi letterari e riconoscimenti

La sua eredità letteraria include capolavori imprescindibili come Favole al telefono, Filastrocche in cielo e in terra, Il libro degli errori e Le avventure di Cipollino (originariamente Il romanzo di Cipollino), oltre al saggio teorico fondamentale sulla creatività narrativa, Grammatica della fantasia.

Del 1951 è la pubblicazione del suo libro Il manuale del Pioniere, il primo della serie pedagogica. In questo stesso periodo viene scomunicato dal Vaticano e le sue opere arse al rogo.
Nel 1953 fonda l'Avanguardia della FGCI (Federazione Giovanile Comunista Italiana). Cinque anni più tardi inizia la collaborazione con la RAI e BBC, come autore del Giocagiò.

La sua bravura è stata suggellata nel 1970 dal Premio Hans Christian Andersen ricevuto, il più alto riconoscimento internazionale per la letteratura per l'infanzia, rendendolo l'unico italiano ad averlo conseguito.
Centrali nella sua visione pedagogica erano la ferma convinzione nel potere della creatività e dell'immaginazione infantile, concetti che permeano ogni aspetto della sua produzione artistica e teorica.
Infine morì nel 1980 per un collasso cardiaco, in seguito ad un'operazione alla gamba.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community