Concetti Chiave
- Il Notturno, scritto nel 1916 e pubblicato nel 1921, è suddiviso in tre parti chiamate OFFERTE e viene definito da D’Annunzio come “Il commentario della tenebra”.
- Composto durante un periodo di cecità, il Notturno è una raccolta di oltre 2000 capitoli che esprimono le sensazioni e percezioni del poeta, assistito dalla figlia a Venezia.
- L'opera è considerata un capolavoro di prosa lirica moderna, caratterizzata da frammenti e un periodo breve e lapidario, mostrando un D’Annunzio più intimo e meno retorico.
- I critici vedono in quest'opera un D’Annunzio autentico, in contrasto con l'immagine solare e superomistica del resto della sua produzione.
- La struttura del Notturno è innovativa, priva di trame complesse e strutture artificiose, basata su frammenti e libere associazioni di sensazioni.
Indice
Origine e pubblicazione del Notturno
Il Notturno è composto nel 1916 e pubblicato nel 1921, suddiviso dall’autore in 3 parti chiamate OFFERTE.
D’Annunzio definì quest’opera “Il commentario della tenebra”.
Contenuto e significato del Notturno
L’ultimo periodo della vita di D’Annunzio è chiamato dai critici “notturno”, dal titolo della prosa lirica che il poeta compose nel 1916 e che è costituita da più di 2000 capitoli, nei quali il poeta, costretto per mesi a restare a letto a causa della sua cecità, (a Venezia è accudito dalla figlia Renata) scrisse tutte le sue sensazioni e le sue percezioni.
L’insieme di sensazioni, di pensieri o di allucinazioni (causate dal dolore all’occhio) con il suo ingegno vengono tanto sintetizzate da diventare un capolavoro di prosa lirica moderna.
I critici hanno visto in questa sua forma di scrittura il D’Annunzio più vero, completamente contrapposto al D’Annunzio solare, vitalistico, superomistico presente nel resto della sua produzione.
Caratteristiche stilistiche del Notturno
Le caratteristiche di questa stagione d’annunziana sono:
- presenza del frammento: uso di espressioni frantumate e moderne;
- Presenza del periodare breve e lapidario;
- Attenuazione della retorica: D’Annunzio è più intimo.
Critica e struttura del Notturno
Il critico Vittorio Cecchi ha definito il Notturno “una esplorazione d’ombra”, poiché questo è il testo con cui il poeta è andato a esplorare dentro di sé le parti che il pubblico non aveva mai conosciuto; per questa esplorazione D’Annunzio si affida al frammento.
La struttura del notturno, come quella di altre opere a lui contemporanee tra cui “Faville del meglio” e il libro “Segreta”, è nuova:
- mancano trame complesse;
- Mancano strutture artificiose;
- Si basa sul frammento;
- Le frasi procedono per libere associazioni di sensazioni (definito nel 1929 flusso di coscienza) scritte senza filtro grammaticale.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e la pubblicazione del "Notturno"?
- Quali sono le caratteristiche stilistiche del "Notturno"?
- Come viene interpretato il "Notturno" dalla critica?
Il "Notturno" è stato composto nel 1916 e pubblicato nel 1921, suddiviso in 3 parti chiamate OFFERTE. D'Annunzio lo definì "Il commentario della tenebra".
Le caratteristiche stilistiche includono l'uso del frammento, espressioni frantumate e moderne, periodare breve e lapidario, e un'attenuazione della retorica, rendendo D'Annunzio più intimo.
Il critico Vittorio Cecchi ha definito il "Notturno" come "una esplorazione d’ombra", poiché esplora parti intime e sconosciute del poeta, utilizzando il frammento e il flusso di coscienza.