¤cla¤
Habilis
6 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • L'ordine dei Benedettini, fondato da San Benedetto da Norcia nel 529, si basava su una regola monastica che includeva preghiera, lavoro, lettura e riposo.
  • San Benedetto creò una comunità monastica a Montecassino, dove si dedicò alla conversione degli abitanti e rimase fino alla sua morte nel 547.
  • I monaci benedettini seguivano il principio "Ora et Labora", che integrava spiritualità e lavoro manuale come mezzo di avvicinamento a Dio.
  • Nel IX secolo, i monasteri benedettini divennero importanti centri culturali e di istruzione, dotati di scriptorium e biblioteche per la copiatura di testi antichi.
  • La riforma protestante del Cinquecento portò alla soppressione di molti monasteri benedettini, specialmente nei paesi in cui il protestantesimo si diffuse ampiamente.

In questo appunto di storia per le scuole viene esposto e spiegato l’ordine ecclesiastico di San Benedetto, detto anche dei Benedettini sorto per volontà di San Benedetto da Norcia nel 529. Cristianesimo - Benedettini articolo

Benedettini, storia e fondazione
Il fondatore dell’ordine, Benedetto, nasce a Norcia in un arco di tempo che va presumibilmente dal 480 al 490, la sua famiglia era di origini nobili, ma sin dalla giovane età Benedetto decide di vivere come un eremita, ricevendo poi la tonaca monastica.

Benedetto viene chiamato per guidare la comunità di San Cosimato

, ma con scarso successo, Benedetto nel tempo aveva, però, radunato intorno a se un numero sempre più cospicuo di seguaci, questi erano tanto numerosi che vennero divisi in dodici monasteri al cui interno si trovavano dodici monaci, la comunità guidata dal monaco Benedetto si stabilì nel monastero di San Clemente presso Subiaco, ma successivamente si trasferì a Montecassino, luogo in cui Benedetto si impegnò per la conversione al cristianesimo degli abitanti e in cui rimase fino alla sua morte, che avvenne il 21 marzo del 547. Benedetto formulò un regola monastica, dando il via a un vero e proprio ordine monastico. L’ordine dei Benedettini prevedeva che qualunque uomo battezzato potesse entrare a farne parte, e in seguito a un anno di noviziato prende i voti, promette all’ordine di essere stabile, e obbedire alla sua regola. A capo di ogni monastero c’è un abate, che dal momento in cui viene eletto vi resta in carica finché è in vita. I monaci che fanno parte del monastero hanno l’obbligo di dividere il loro tempo tra il culto della liturgia e la preghiera e le restanti ore vengono dedicate al lavoro, infatti per l’ordine dei benedettini il lavoro è una part fondamentale e di grande importanza, per San Benedetto il lavoro era un mezzo per avvicinarsi a Dio e un mezzo di santificazione.

per un ulteriore approfondimento sulla vita di San Benedetto da Norcia vedi anche qua

Indice

  1. La regola monastica dell’ordine benedettino
  2. Principali vicende storiche dell’ordine dei benedettini.

La regola monastica dell’ordine benedettino

La tradizione ha sintetizzato nella formula Ora et Labora i fondamenti del monachesimo benedettino di tutti i tempi. In realtà quell'espressione è un po’ riduttiva perché la Regola stabilisce quattro fondamentali elementi:

  • 1. la preghiera
  • 2. il lavoro (opus manuum)
  • 3. la lettura e lo studio (lectio divina)
  • 4. la quiete e il riposo.

Inoltre la Regola sembra essere sottesa da un'idea di fondo:

  • * l'uomo è un essere in relazione con Dio e quindi prega, ma non si vive di sola preghiera;
  • * l'uomo è un essere in relazione con la natura che trasforma per il sostentamento, ma non si vive di solo lavoro;
  • * l'uomo è un essere culturale che vive in relazione con idee e pensieri che provengono dalla Bibbia e dall'intelligenza e dalla sapienza dei propri simili, ma non si vive di solo studio;
  • * l'uomo è un essere che ha bisogno di riposo, di non-azione, di quiete interiore e sensibile, di raccoglimento, ma non si vive di sola quiete.

In sostanza, l'uomo è un essere multidimensionale e il monaco tenderà a sviluppare le sue attitudini alla preghiera, al lavoro e allo studio con l'esercizio, col buon esempio dei fratelli, con la direzione dell'Abate, con l'incoraggiamento, con le sanzioni e le penitenze. L'abate dovrà conoscere i suoi monaci e regolarsi con equilibrio e saggezza, tenendo conto dei carismi e delle loro debolezze.

per un ulteriore approfondimento sulla regola benedettina vedi anche qua

Cristianesimo - Benedettini articolo

Principali vicende storiche dell’ordine dei benedettini.

Nel IX secolo i monasteri benedettini divengono a tutti gli effetti luoghi di liturgia ufficiali

, ma anche tra i più importanti luoghi di cultura del tempo, all’interno delle abazie benedettine, infatti, erano presenti scriptorium e una biblioteca, in questi monasteri si presto particolare attenzione alla scrittura minuscola, utilizzata per la pratica della copiatura, soprattutto dei testi dei padri della chiesa ma anche di testi dell’età classica, questi monasteri divennero anche sede di istruzione, presso questi monasteri, infatti, molti giovani venivano mandati a studiare dalle loro famiglie. La figura dell’imperatore Carlo Magno che tramite alcune riforme aiutò tutti i monasteri, non solo quelli benedettini, a definirsi a livello normativo. Quando l’impero di Carlo Magno si conclude, infatti, i monasteri, così come altre istituzioni, precipitarono nel caos. La crisi che colpì i monasteri non fu solo di tipo morale e religioso ma anche “fisico”, infatti nel momento in cui gli Ungari entrarono in Italia per saccheggiare il territorio, colpirono molti monasteri tra cui quello di Montecassino. Anche durante la riforma protestante promossa da Martin Lutero, i monasteri vennero presi di mira, Lutero sosteneva che in realtà la vita monastica non avvicinasse a Dio come invece si pensava. L’avvento della riforma protestante portò all’eliminazione quasi totale dei benedettini nei paesi in cui il protestantesimo si diffuse maggiormente, come Danimarca, Svezia o Norvegia, ma soprattutto in Germania, in cui moltissimi principi decisero di aderire alla nuova riforma e quindi soppressero molte abazie, durante il Cinquecento si conta almeno la soppressione di 200 monasteri benedettini.

Domande da interrogazione

  1. Chi è stato il fondatore dell'ordine dei Benedettini e quando è stato fondato?
  2. Il fondatore dell'ordine dei Benedettini è San Benedetto da Norcia, nato tra il 480 e il 490. L'ordine è stato fondato nel 529.

  3. Quali sono i quattro elementi fondamentali della regola monastica benedettina?
  4. La regola monastica benedettina si basa su quattro elementi fondamentali: la preghiera, il lavoro (opus manuum), la lettura e lo studio (lectio divina), e la quiete e il riposo.

  5. Qual è il significato della formula "Ora et Labora" nella tradizione benedettina?
  6. La formula "Ora et Labora" sintetizza i fondamenti del monachesimo benedettino, ma è considerata riduttiva rispetto alla complessità della regola che include anche lo studio e il riposo.

  7. Quali furono le principali sfide affrontate dai monasteri benedettini nel corso della storia?
  8. I monasteri benedettini affrontarono sfide come il caos post-impero di Carlo Magno, i saccheggi degli Ungari, e la riforma protestante che portò alla soppressione di molti monasteri.

  9. Come si è evoluto il ruolo dei monasteri benedettini nel IX secolo?
  10. Nel IX secolo, i monasteri benedettini divennero importanti centri di liturgia e cultura, ospitando scriptorium e biblioteche, e fungendo da luoghi di istruzione per i giovani.

Domande e risposte