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Concetti Chiave

  • Nell'ebraismo, la teologia non è sviluppata come nel cristianesimo. Gli ebrei vedono Dio come trascendente e incompreso dall'intelletto umano, aspettando ancora il Messia.
  • Nel mondo islamico, la rivelazione divina è accettata ma non interpretata. Il kalum difende il Corano, rispondendo alle critiche e dimostrando la verità della fede.
  • Le religioni orientali, come l'induismo e il buddismo, preferiscono il silenzio di fronte all'Assoluto, considerato inconoscibile e al di là della comprensione umana.
  • Alcuni rami dell'induismo e del buddismo mahayana hanno sistemi metafisici elaborati, ma anch'essi non riescono a comprendere pienamente l'Assoluto.
  • La teologia cristiana si distingue per il suo sviluppo continuo e profondo, a differenza di altre religioni che vedono Dio come lontano e inaccessibile all'intelletto umano.

Indice

  1. Fondazione della teologia cristiana
  2. Teologia nell'ebraismo
  3. Teologia nell'islam
  4. Religioni orientali e l'assoluto

Fondazione della teologia cristiana

La fondazione della teologia sembra un concetto tipicamente cristiano, è facile infatti notare come le altre religioni più diffuse al mondo non appaiano attuare uno studio così approfondito e in continuo sviluppo della propria intelligenza di fede, per motivi diversi tra di loro:

    Teologia nell'ebraismo

    • Nell’ebraismo, pur essendoci di fatto diverse linee teologiche (narrative, profetiche, sapienziali) che interpretano gli eventi della salvezza e le parole di Dio non c’è una teorizzazione del dato escatologico. È bene infatti sottolineare come le teologie dell’Antico Testamento siano in realtà state sviluppate da studiosi della bibbia, ma di fede cristiana, gli ebrei sono infatti convinti della trascendenza di Dio, il quale, per questa sua natura superiore all’intelletto umano, non può essere compresa o trattata profondamente. I fedeli dell’ebraismo sono inoltre ancora in attesa di un Messia, in quanto non riconoscono Gesù come tale, e quindi stanno ancora aspettando che Dio si palesi concretamente in terra per rivelare quella che considerano la verità competa e compiuta del suo piano divino;

    Teologia nell'islam

    • Nell’Islam, compare ancora il concetto di distanza tra Dio e il fedele, in particolare essi credono che la ragione non possa additarsi il diritto di parlare e filosofare attorno alla rivelazione di Dio, questa teoria è accolta dalla maggioranza ma è stata svalutata da alcune correnti mistiche. Nella religione islamica, la rivelazione si presenta come un evento che può solo essere accolto dall’uomo, ma non ulteriormente interpretato ed espresso: la distanza tra Dio e la creatura resta infatti sempre infinita. Esiste una corrente, una scienza della parola, conosciuta come kalum, che ha assorbe un ruolo apologetico, ovvero va a provare la veridicità del Corano, costruendo un sistema di affermazioni che contraddicono le obiezioni degli avversari non credenti e danno ragione del contenuto della rivelazione;

    Religioni orientali e l'assoluto

    • Nelle grandi religioni orientali, come induismo e buddismo in particolare, è credenza diffusa considerare il silenzio come risposta migliore di fronte all’Assoluto, l’Assoluto non può infatti essere conosciuto e detto, dalla parola umana proprio perché è infinitamente Altro e quindi neanche comprensibile alla limitata mente umana. L’unica possibilità di essere o divenire l’Assoluto, secondo queste religioni, è quella di perdersi in Esso. È bene però anche ricordare che in alcune forme dell’induismo e nel buddhismo mahayana vi sono degli elaborati sistemi che noi chiameremmo metafisici: ma anch’essi si fermano, in realtà, sulla soglia dell’Assoluto che in sé è inconoscibile e indicibile;

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione dell'ebraismo riguardo alla teologia e alla comprensione di Dio?
  2. Nell'ebraismo, non esiste una teorizzazione del dato escatologico e si crede nella trascendenza di Dio, che non può essere compresa o trattata profondamente. Gli ebrei attendono ancora un Messia, non riconoscendo Gesù come tale.

  3. Come viene percepita la rivelazione divina nell'Islam?
  4. Nell'Islam, la rivelazione è vista come un evento che può solo essere accolto, non interpretato. La distanza tra Dio e l'uomo è infinita, e la ragione non ha il diritto di filosofare sulla rivelazione, sebbene esista una scienza della parola, il kalum, che difende la veridicità del Corano.

  5. Qual è l'approccio delle religioni orientali verso l'Assoluto?
  6. Nelle religioni orientali, come l'induismo e il buddismo, si considera il silenzio come la risposta migliore all'Assoluto, che è inconoscibile e indicibile. Alcune forme di queste religioni sviluppano sistemi metafisici, ma si fermano sulla soglia dell'Assoluto.

  7. Esistono differenze significative tra le teologie delle religioni monoteiste e quelle orientali?
  8. Sì, le religioni monoteiste come l'ebraismo e l'Islam vedono Dio come trascendente e distante, mentre le religioni orientali considerano l'Assoluto come inconoscibile e indicibile, con un approccio che privilegia il silenzio e la perdita nell'Assoluto.

Domande e risposte