lucry14
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Concetti Chiave

  • La religione mesopotamica vedeva il regno dei morti come un luogo oscuro e senza ritorno, governato dalla dea Allatu, dove i defunti vivevano coperti di polvere.
  • Gli Egizi credevano in una vita immortale grazie a tre forze spirituali: Ka, Ba e Akh, che rappresentavano rispettivamente la forza creatrice, l'anima primordiale e la trasformazione post-mortem.
  • Nella religione greca, i morti abitavano un regno sotterraneo, con i più meritevoli accolti nell'Isola dei Beati o nell'Eliseo, e si sviluppò la concezione di un'anima immortale.
  • I Romani onoravano i defunti attraverso riti come il refigerium, e credevano che le anime fossero destinate a luoghi specifici come i Campi Elisi per i giusti.
  • Il buddhismo considera il Nirvana come la liberazione dal ciclo delle rinascite, portando all'ottenimento di pace e gioia suprema.

Nelle credenze babilonesi,l’uomo è destinato a morire e il regno di essi si trovava nella parte occidentale della Terra ,circondato da 7 mura e 7 porte ed era governato dalla dea Allatu. Da esso non vi era ritorno e i morti,coperti di polvere,sedevano nell’oscurità,cibandosi di argilla e acqua torbida se i vivi non offrivano loro cibi e bevande.

Indice

  1. Forze spirituali egizie
  2. Concezioni greche e romane

Forze spirituali egizie

Gli egizi credevano che l’uomo fosse costituito da 3 forze spirituali:

Ka:la forza creatrice;

Ba:la forza primordiale dell’anima,che dopo la morte si stacca temporaneamente dal corpo,ma poi vi ritorna;

Akh:la parte che si sviluppa solo dopo la morte.

Proprio in virtù di queste forze spirituali,gli Egizi ritenevano che la morte non segnasse la vita definitiva dell’uomo,ma questi fosse destinato a una vita immortale.

Concezioni greche e romane

I Greci credevano che esistesse un regno sotterraneo dei morti. Gli eletti giungevano nell’Isola dei Beati o nell’Eliseo. Successivamente si diffuse la concezione di un’anima immortale.

I Romani pensavano che i morti vegetavano tristemente nel mondo degli inferi e si cercava di propiziarseli con un sacrificio offerto 9 giorni dopo la sepoltura.

Durante la parentalia ogni famiglia onorava la tomba degli antenati e si consumava un banchetto chiamato refigerium.

C’erano diversi luoghi,dove le anime erano destinate:i Campi del Pianto (per i morti giovani),il Tartaro (per i malvagi) e i Campi Elisi (per i giusti)

Il buddhismo,come l’induismo,ritiene che l’uomo sia legato al ciclo delle rinascite (azioni virtuose compiute volontariamente che porteranno ad un’ esistenza migliore;azioni non virtuose che porteranno sofferenza nell’esistenza successiva)La liberatrice da questo meccanismo è il nirvana che consiste nella beatitudine,la pace suprema e la gioia assoluta.

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