Concetti Chiave
- Gesù fu accusato dai sacerdoti ebrei di sovvertire la legge di Mosè, portando alla sua cattura e giudizio davanti a Ponzio Pilato.
- Gesù subì calunnie, flagellazioni e fu condannato alla crocifissione, morendo sul Monte Calvario a 33 anni per poi risorgere.
- Dopo la morte di Gesù, lo Spirito Santo discese sugli Apostoli, infondendo in loro sapienza e fortezza per diffondere il Vangelo.
- I Vangeli, scritti da Matteo, Marco, Luca e Giovanni, documentano la vita e gli insegnamenti di Gesù, formando parte del Nuovo Testamento.
- Le Epistole, specialmente quelle di San Paolo, e l'Apocalisse di Giovanni completano il Nuovo Testamento con dottrina e profezie.
La passione e la morte di Gesù
La predicazione di Gesù suscitò l’ostilità dei sacerdoti ebrei. Costoro lo accusarono di sovvertire la legge di Mosè e di rovesciare l’ordine costituito e lo fecero arrestare e portare dinanzi al governatore romano Ponzio Pilato, che se ne disinteressò e lasciò che fosse giudicato dal tribunale ebraico.
Gesù fu calunniato, dileggiato, crudelmente flagellato, e, infine, condannato alla crocifissione. Morì sul Monte Calvario, non lontano da Gerusalemme, a 33 anni.
I testi sacri: Alcuni, tra i discepoli, Matteo, Marco, Luca e Giovanni, misero per iscritto la vita, i detti e la predicazione di Gesù, e crearono quel meraviglioso libro che è il Vangelo. San Luca narrò poi, negli Atti degli Apostoli, le prime vicende e i primi successi della Chiesa. Sono importanti le Epistole, cioè le lettere mandate dagli Apostoli alle varie comunità cristiane: tra le altre hanno particolare rilievo, per vigore dottrinale, quelle di San Paolo. Chiude la serie dei libri del Nuovo Testamento l’Apocalisse di Giovanni, che tratta l’argomento profetico del “giorno del Signore”: il “Giudizio”.