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Concetti Chiave

  • La religione è considerata un atto umano intrinsecamente libero, come affermato nella Dignitatis humanae del Concilio Vaticano II.
  • Le azioni religiose sono volontarie e libere, e non dovrebbero essere condannate o proibite dagli esseri umani.
  • La natura sociale dell'uomo richiede che egli comunichi e professi la propria religione agli altri.
  • Un concilio è un'assemblea di vescovi e persone con responsabilità nella Chiesa, presieduta dal Papa, per discutere questioni dottrinali e pratiche.
  • Il Concilio Vaticano II, tenutosi tra il 1962 e il 1965, è stato cruciale per il rinnovamento delle posizioni della Chiesa su temi fondamentali.

La religione: un atto umano e libero

Quando parliamo di religione, quindi, delineiamo un atto umano per sua natura libero. Così viene definito nella Dignitatis humanae, Dichiarazione sulla libertà religiosa, del Concilio Vaticano II:

la religione, per sua natura, risulta di azioni volontari e liberi. Di tali azioni l'uomo si relaziona con Dio; questi non possono essere né condannati né proibiti dagli uomini.
D'altra parte la natura sociale dell'uomo chiede che egli comunica agli altri gli atti interni di religione, professi la propria religione.

Il termine "concilio" deriva dal latino concilium, che viene da cum e dal verbo calare:
significa letteralmente “chiamare insieme,radunare".
Oggi con il termine concilio si intende l’assemblea,presieduta dal Papa, di tutti i Vescovi e di persone che hanno responsabilità nella vita della Chiesa
per discutere di questioni dottrinali e pratiche.
Si dice “ecumenico” quando vi partecipano tutti i Vescovi della terra.

il termine “ecumenico” significa infatti “universale”.
Il Concilio Vaticano II è l’ultimo dei ventuno Concili indetti dalla Chiesa cattolica nel corso della sua storia. Apertosi nel 1962 e conclusosi nel 1965, è importantissimo perché segnò perla Chiesa l’occasione per ripensare le sue posizioni e i suoi
orientamenti in merito a tematiche di primaria importanza.

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