Il significato del sacramento e la cultura del banchetto nella chiesa

Il significato del sacramento

È il secondo grande sacramento dopo il battesimo, in qualità di assemblea che di continuo si raduna nel nome di Gesù e di segno che realizza la sua venuta sempre nuova, essa costituisce il centro della vita sacramentale della chiesa. Il mangiare e il bere sono il contatto più originario con il mondo, la maggior parte dei popoli ha dato vita a una cultura del banchetto perché questa azione porta a creare la comunità. La struttura dell’assunzione, del ricevere, induce a pensare anche a un secondo contenuto del pasto consumato in comune: il ringraziamento del creatore quale fondamento della vita e della comunione dei commensali.

Il pasto come comunione

Anche nell’AT il pasto consumato in comune è segno che realizza comunione [nella genesi si dice che spezzando il pane all’afflitto si consola l’inconsolato oppresso dalla tristezza] e spesso il pasto che fonda comunione significa anche unione con Dio [nel racconto della Genesi che parla dell’ospitalità di Abramo, le tre figure di uomini rifocillati si trasformano nella figura del Signore]. Dio è il fondatore dell’alleanza, colui che offre il banchetto, ma non è il commensale accanto agli altri commensali. In Israele non solo i banchetti nei momenti culminanti della storia della salvezza [alleanza Sinai] hanno una dimensione religiosa, bensì anche i pasti consumati in comune: ogni pasto comincia con una preghiera e termina con la preghiera di ringraziamento e spesso anche l’anamnesi, ovvero il ricordo delle azioni salvifiche divine