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Concetti Chiave

  • Gesù affrontò due processi distinti: uno religioso davanti al Sinedrio e uno legale davanti a Ponzio Pilato.
  • Nel processo religioso, le accuse principali erano di bestemmia e magia, basate sui suoi miracoli e affermazioni divine.
  • Il Sinedrio trasferì la decisione a Pilato, dove il processo divenne politico a causa delle percezioni di Gesù come rivoluzionario.
  • La sentenza di morte fu motivata dalla minaccia che Gesù rappresentava per l'autorità dell'imperatore romano.
  • Gesù fu considerato un pericolo pubblico, e la sua eliminazione avrebbe risolto il problema percepito senza colpire i suoi seguaci.

Indice

  1. L'arresto di Gesù
  2. I processi di Gesù
  3. Il ruolo di Ponzio Pilato

L'arresto di Gesù

Dopo aver passato le ore della notte a pregare nell'orto del Getsemani, Gesù viene colto dalle guardie e qui comincia il supplizio, in particolare prima di arrivare alla sua morte, Gesù dovette affrontare due processi: un processo religioso davanti al Sinedrio e un processo legale davanti a Ponzio Pilato.

I processi di Gesù

Nel primo caso si verificò un immediato interrogatorio davanti ai Giudei per cui Gesù venne condotto dall’altra parte della città, nella casa del sommo sacerdote Caifa, e queste informazioni possono essere reperite dai vangeli sinottici (quindi di Luca, Matteo e Marco). Giovanni propone invece una versione leggermente diversa che vede Gesù prima condotto da Anna, suocera di Caifa ed ex sommo sacerdote, e solo successivamente dello stesso Caifa. Tuttavia, tutti e quattro gli evangelisti concordano nell'affermare che l'effettiva istruttoria sia avvenuta solo il giorno successivo dentro al Sinedrio e al cospetto di diverse figure: il Caifa, Hannah, Ismaele, Simone figlio di Kanuthos, suo fratello, i tre tesorieri del tempio, il sorvegliante sacerdotale del tempio, Gionata figlio di Hannah e vari anziani del popolo. I principali capi d'accusa vedono la bestemmia e la magia, per cui si chiede la pena di morte, la sua attività pubblica con miracoli e affermazioni sulla propria identità come figlio di Dio vengono infatti interpretati come oggetti di un'attività esorcistica. Ma proprio per la gravità della sua situazione, decisero di indirizzare la decisione definitiva a Ponzio Pilato, prefetto della Giudea.

Il ruolo di Ponzio Pilato

Egli risiedeva normalmente a Cesarea Marittima ma per la Pasqua si stabilì temporaneamente a Gerusalemme e davanti a Pilato si avvia un processo politico nei confronti di Gesù. Contro di lui si schierano principalmente i Sadducei convinti della pericolosità persuasistica di Gesù, invogliando il popolo a ribellarsi contro la propria politica, se infatti parla di Regno di Dio, sembra volersi auto-eleggere re, e con questo quindi va a minacciare l'autorità dell'imperatore romano dichiarandosi come un rivoluzionario politico. Questo aspetto si palesa poi anche nella vera e propria sentenza di morte e quindi il capo d'accusa principale che legge «Gesù il Nazareno il re dei giudei». A questo punto potrebbe sorgere una domanda lecita che chiede la ragione per cui sia stato condannato Gesù e non tutti i suoi seguaci. In realtà, dato che Gesù era diventato ai loro occhi un pericolo per l'ordine pubblico, e quindi togliendo la sua presenza nello scenario pubblico, il problema sarebbe miracolosamente scomparso.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i due processi che Gesù dovette affrontare prima della sua morte?
  2. Gesù affrontò un processo religioso davanti al Sinedrio e un processo legale davanti a Ponzio Pilato.

  3. Quali furono i principali capi d'accusa contro Gesù durante il processo religioso?
  4. I principali capi d'accusa furono la bestemmia e la magia, legati alla sua attività pubblica e alle affermazioni sulla sua identità come figlio di Dio.

  5. Perché Gesù fu considerato un pericolo politico durante il processo davanti a Pilato?
  6. Gesù fu considerato un pericolo politico perché i Sadducei lo vedevano come una minaccia all'autorità romana, poiché parlava di un Regno di Dio e sembrava volersi auto-eleggere re.

Domande e risposte