Concetti Chiave
- Nel I° secolo, l'azione eucaristica separa l'annuncio dalla consumazione, mettendo in risalto la preghiera di ringraziamento.
- Dal 100 d.C., il termine "eucharistia" diventa il nome corrente della celebrazione, richiamando il beneficio e la risposta nel linguaggio ecclesiale.
- A partire dal II° secolo, la comunione eucaristica si separa dalla celebrazione per vari fattori, come la conservazione del pane e la partecipazione di peccatori non riconciliati.
- Tendenze teologiche spiritualeggianti influenzano la percezione della ricezione sacramentale, relativizzando l'aspetto corporeo.
- Con la svolta costantiniana, l'eucaristia diventa culto pubblico, con un nuovo focus sul coinvolgimento nel mistero salvifico della liturgia.
Azione eucaristica
Già nel I° secolo l’azione eucaristica sul pane e sul calice viene separata dalla consumazione materiale vera e propria della cena, in tal modo si evidenzia il carattere di annuncio della celebrazione e si pone meglio in primo piano la preghiera di ringraziamento “eucharistia”, nome che dal 100 d.C. diventerà il nome corrente della celebrazione. Nel greco profano questo termine indica: beneficio concetto, risposta data a tale beneficio e infatti nel linguaggio ecclesiale non indica non l’evento liturgico ma anche i doni del pane e del vino.
Quanto alla ricezione della comunità si verificò un cambiamento, a partire dal II° secolo non fu sempre un atto ovvio, soprattutto tre fattori portarono a far sì che anche la celebrazione dell’eucaristia e la comunione potessero essere separate:1. Conservazione del pane eucaristico e la sua ricezione al di fuori della celebrazione;
2. La partecipazione di peccatori pubblici che non potevano ricevere la comunione prima della loro riconciliazione:
3. Tendenze spiritualeggianti della teologia che relativizzavano la ricezione corporeo-sacramentale;
Con la svolta costantiniana cambiano la funzione sociale e la veste liturgica dell’eucaristia, il riconoscimento da parte dello stato e la crescita della chiesa fanno della celebrazione eucaristica il culto pubblico, e così si sposta anche l’accento teologico: ora la cosa più importante è lasciarsi coinvolgere nel mistero salvifico rappresentato dalla liturgia seguendolo direttamente con gli occhi.