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Concetti Chiave

  • Il sacramento della penitenza è visto come una "seconda tavola dopo il naufragio" ma sta vivendo una crisi di accettazione.
  • La prassi penitenziale è percepita come moralistica, con giudizi etici non oggettivi, e c'è un rifiuto dell'obbligo di confessarsi.
  • Nell'Antico Testamento, miseria e colpa sono collegati con un percorso di peccato, conseguenza, e nuova possibilità offerta da Dio.
  • La conversione implica azioni concrete e simboliche come la confessione, la richiesta di misericordia, e riti comunitari.
  • I riti penitenziali, pur prescritti da Dio, sono criticati dai profeti, sottolineando l'importanza di un cambiamento di comportamento sociale.

Indice

  1. Il sacramento della penitenza in crisi
  2. Miseria e colpa nell'Antico Testamento
  3. Riti penitenziali e critica profetica

Il sacramento della penitenza in crisi

Il processo penitenziale viene considerato dai padri della chiesa “seconda tavola dopo il naufragio” e quindi la possibilità di una penitenza post battesimale, negli ultimi anni questo sacramento è però entrato in crisi, la sua accettazione è infatti diminuita e le cause sono molteplici. Tra cui il fatto che la prassi penitenziale venga intesa in senso moralistico [la chiesa afferma delle azioni proibite pronunciando su di esse un giudizio etico non oggettivamente fondato] ma il rifiuto dell’obbligo di confessarsi è anche frutto del bisogno di proteggere la propria sfera intima dall’intrusione delle istituzioni pubbliche.

Miseria e colpa nell'Antico Testamento

Nell’AT miseria e colpa sono uniti, lo illustrano già i racconti della caduta nel peccato della storia biblica delle origini a cui 4 elementi ricorrenti forniscono una struttura comune: gli uomini peccano, percepiscono la conseguenza della loro colpa, tale nesso diventa chiaro attraverso Dio, Dio offre una possibilità nuova. la conversione deve però tradursi in azioni concrete e gesti simbolici riconosciuti dall’AT:

- Parola, quindi la confessione della colpa, l’invocazione della misericordia e la richiesta di purificazione con un cuore nuovo;

- Azioni simboliche, come l’assemblea della comunità, il digiuno, il sacrificio di una vittima, il rivoltarsi nella cenere ecc.;

Riti penitenziali e critica profetica

I riti penitenziali da un lato sono prescritti da Dio dall’altro però sono violentemente criticati dai profeti in nome di Dio e quindi la vera penitenza consiste in un mutato comportamento nel campo sociale.

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