Concetti Chiave
- La risurrezione di Gesù è vista come la conferma della sua missione di salvezza e il fulcro della fede cristiana.
- La fede cristiana si basa sulla risurrezione, senza la quale la religione non si sarebbe sviluppata nei secoli.
- La figura di Gesù, senza la risurrezione, sarebbe stata considerata più in termini storico-filosofici che divini.
- I Vangeli e le principali fonti cristiane sono stati scritti sulla base della convinzione della risurrezione di Gesù.
- Paolo di Corinto sottolinea che senza la risurrezione, la predicazione e la fede cristiana sarebbero vane.
Risurrezione di Gesù
Si può affermare che i tratti fondamentali del massaggio di Dio tramite suo figlio Gesù fossero già stati palesati durante la sua vita terrena, nelle sue azioni, nelle sue parole e nelle sue relazioni con gli altri. Tuttavia la resurrezione portò ad una nuova ed ulteriore interpretazione della figura di Gesù Cristo di Nazareth, i primi discepoli interpretano infatti questo grandioso avvenimento di Gesù come l'ulteriore conferma della sua missione di salvezza sulla terra e non. Proprio per questo, Gesù cominciò a diventare il fulcro essenziale della fede cristiana, come se l’unicità e la singolarità della persona di Gesù di Nazareth e della sua vicenda terrena fossero state elevate ad un significato assoluto e universale. Senza la risurrezione non si può infatti instaurare la fede cristiana in quanto senza di essa non si confiderebbe nell'opera di Gesù inteso come figlio di Dio, e nell'opera divina per l'amore di tutti i suoi figli. Per questo si può affermare che se Gesù non fosse morto e quindi anche risorto, la religione del cristianesimo non si sarebbe mai sviluppata nel corso dei secoli a venire: la fede e la speranza dei cristiani sarebbero infatti svuotate di qualsiasi contenuto concreto ed effettivo su cui poter basare la propria fede e i proprio concetti biblici.Se infatti dopo la morte di Gesù non fosse più avvenuto nulla, oggi la sua figura non verrebbe sicuramente considerata ed elevata alla concezione di figlio di Dio, probabilmente invece sarebbe emersa la sua figura in una connotazione più storico - filosofica, quindi umana. Questo causerebbe di conseguenza anche una carenza di contenuti ed informazioni riguardanti la sua vita, anche perché la maggior parte delle fonti, cristiane e non, iniziarono a scrivere dell'azione salvifica di Gesù solo in fase successiva alla sua morte e dopo la fondazione della chiesa, basata quindi sulla convinzione della risurrezione. Senza la risurrezione non esisterebbero quindi neanche i vangeli, perché è stata la risurrezione di Gesù, considerata come azione ed intervento di Dio in suo favore. Tutto, nel cristianesimo, si basa dunque con la verità dell’annuncio di Dio tramite Gesù, questo concetto appare così fondamentale nella fede cristiana che Paolo, in una lettera alla comunità di Corinto, insisteva sui lasciti della risurrezione, sia a livello spirituale che umano e concreto, concluse infatti dicendo «Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede».
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della risurrezione di Gesù nella fede cristiana?
- Come sarebbe percepita la figura di Gesù senza la risurrezione?
- Qual è il ruolo dei vangeli in relazione alla risurrezione di Gesù?
La risurrezione di Gesù è fondamentale per la fede cristiana poiché conferma la sua missione di salvezza e rende possibile la fede cristiana stessa. Senza di essa, la figura di Gesù non sarebbe considerata il figlio di Dio e la religione cristiana non si sarebbe sviluppata.
Senza la risurrezione, Gesù sarebbe probabilmente visto in una luce più storico-filosofica e umana, piuttosto che come il figlio di Dio. Ci sarebbe una mancanza di contenuti e informazioni sulla sua vita, poiché le fonti iniziarono a scrivere di lui solo dopo la sua morte e la fondazione della chiesa.
I vangeli esistono grazie alla risurrezione di Gesù, che è vista come un intervento divino in suo favore. La risurrezione è il fulcro su cui si basa l'annuncio di Dio tramite Gesù, rendendo i vangeli una testimonianza della sua azione salvifica.