Concetti Chiave
- La comunità cristiana di Gerusalemme si sviluppa mantenendo legami con la tradizione ebraica, vedendo Gesù come il Messia e compimento della fede.
- Gli apostoli a Gerusalemme continuano a rispettare la legge di Mosè e frequentano templi e sinagoghe, rappresentando un fenomeno giudeo-cristiano.
- La distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C. causa la dispersione della comunità cristiana originaria, alterando il centro di riferimento giudeo-cristiano.
- Le missioni rivolte ai pagani nei contesti ellenistici portano alla formazione di nuove comunità cristiane con caratteristiche proprie, senza precedenti storici.
- Il Nuovo Testamento documenta principalmente la crescita delle comunità cristiane nei territori pagani, evidenziando una nuova struttura e sviluppo.
Dopo la passione di Gesù
Sono due i contesti in cui la chiesa prende forma:
1. A Gerusalemme nasce e si sviluppa una comunità cristiana che mantiene profondi legami con la tradizione di Israele, dopo la Pasqua ci sono infatti ebrei che si convertono e che non sentono questa novità come smentita della loro appartenenza religiosa tradizionale, ma come compimento, vedendo Gesù come il Messia. Negli atti degli apostoli è il contesto descritto attorno a Giacomo, che ritiene che l’osservanza della legge di Mosè mantenga validità anche per coloro che hanno creduto in Cristo, gli apostoli vanno infatti al tempio o alla sinagoga per pregare [fenomeno giudeo cristiano].
2. La missione rivolta ai pagani porta alla nascita di comunità cristiane nelle città ellenistiche [Barnaba sulle coste del mediterraneo, prima in Turchia poi in Grecia], e assume una fisionomia propria perché non c’erano precedenti. Dato documentato chiaramente nel NT, il primo contesto è riconosciuto quasi sullo sfondo non evidente mentre questo secondo è documentato nella sua via per trovare una propria struttura precisa e ebbe grande sviluppo;