Concetti Chiave
- La Pasqua celebra la crocifissione di Cristo, un evento centrale nella liturgia cristiana, con diverse date di celebrazione stabilite nel tempo.
- Il Concilio di Nicea nel 325 d.C. ha fissato un sistema di calcolo della Pasqua indipendente dal calendario ebraico, non riuscendo però a unificare le celebrazioni.
- Dionigi il Piccolo ha riformato il calcolo della Pasqua basandosi su cicli lunari teorici e ha fissato l'equinozio primaverile al 21 marzo, influenzando il calcolo delle date.
- Dionigi ha introdotto il sistema di datazione "dall'incarnazione di Nostro Signore", fondando l'era cristiana ancora utilizzata oggi, nonostante un possibile errore di calcolo.
- Il Natale è celebrato il 25 dicembre, una data simbolica adottata dalla festa del dio Sole, Mitra, integrata nel calendario cristiano con la cristianizzazione dell'impero.
La pasqua è la festività durante la quale si ricordano la crocifissione di Cristo, dunque un momento fondamentale della liturgia cristiana, in cui si rivela il mistero di un Dio sofferente e morente per tutti gli uomini. Per poter ricordare l’evento, i cristiani dovevano stabilire con precisione il giorno della crocifissione. Dia Vangeli essi traevano alcune indicazioni: era Pasqua ebraica il venerdì prima della Pasqua del mese di Nisan del calendario ebraico.
Nel corso dei secoli, però, si svilupparono posizioni diverse, tra chi celebrava la Pasqua il 14 di Nisan e chi la domenica successiva. Entrambi queste posizioni facevano riferimento al calendario ebraico, cosa che molti cristiani accettavano a fatica. Alla fine il concilio di Nicea (325 d.C.) stabilì un complesso sistema di calcolo, che rendeva l’individuazione della Pasqua indipendente dal calendario ebraico: la Pasqua sarebbe coincisa con la Prima domenica successiva al quattordicesimo giorno della luna pasquale, ossia il primo dei 14 giorni che cadono in coincidenza o dopo l’equinozio invernale. Ciò tuttavia non bastò a unificare le celebrazioni della Pasqua poiché per alcuni il giorno dell’equinozio era il 21 marzo, per altri il 25.Per sanare questi contrasti, papa Giovanni I (523-526) chiese a un monaco scozzese, Dionigi il Piccolo, di stabilire un criterio sicuro per determinare il giorno della Pasqua. Gli esiti dei calcoli di Dionigi ebbero effetti che andarono al di là della richiesta. Dionigi mantenne il criterio stabilito dal concilio di Nicea, ma apportando modifiche significative. La Pasqua veniva ancora calcolata sulla base dei cicli lunari e il giorno dell’equinozio primaverile era fissato nel 21 marzo. Tuttavia i cicli lunari di riferimento non si basavano sull’osservazione, ma su un calcolo teorico sviluppato su un arco di 19 anni (individuato dall’astronomo Metone di Atene). Il sistema elaborato da Dionigi riscosse largo successo e progressivamente venne accolto da tutti i cristiani di Occidente e di Oriente per stabilire le date della Pasqua, fino al 1582, quando papa Gregorio pubblicò, insieme a un nuovo calendario, anche una nuova tabella per il calcolo della Pasqua.
La seconda ragione dell’importanza dei calcoli di Dionigi è di altro genere. Egli infatti riformò il sistema di datazione degli eventi nello stabilire il calcolo degli anni per il ciclo pasquale, Dionigi scelse di abbandonare quello in uso ai suoi tempi, che calcolava gli anni a partire dalla fondazione di Roma oppure dall’anno di incoronazione dell’imperatore Diocleziano (284 d.C.). Egli decise di calcolare gli anni a partire “dall’incarnazione di Nostro Signore”, ossia dalla nascita di Gesù Cristò. Fu dunque lui a fondare “l’era cristiana” e il sistema di datazione ancora oggi esteso a larga parte del mondo. Egli stabilì la nascita di Cristo nell’anno 753 dalla fondazione di Roma. È probabile che Dionigi abbia commesso un errore di alcuni anni, anche perché all’epoca era ignoto il numero “0”, che gli Europei conobbero solo secoli dopo, grazie alla matematica araba: perciò Dionigi, pose l’1 dopo Cristo subito dopo l’1 avanti Cristo, saltando un anno.
Ma in che giorno esattamente nacque Cristo) Questo non è possibile saperlo; si ricorse così a una data simbolica. Il giorno in cui oggi si celebra il Natale, il 25 dicembre, fu adottato perché in quel giorno l’imperatore Aureliano, nel 273 d.C., istituì la festa del Natale del dio Sole, o Mitra, di cui era devoto. Progressivamente, con la cristianizzazione dell’impero, le feste stabilite in questo giorno per Mitra vennero inglobate nel calendario cristiano, e così il giorno natale di Mitra fu identificato con quello di Gesù.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della Pasqua nella liturgia cristiana?
- Come è stato stabilito il giorno della Pasqua nel corso dei secoli?
- Quali furono le modifiche apportate da Dionigi il Piccolo al calcolo della Pasqua?
- Qual è l'importanza del sistema di datazione introdotto da Dionigi il Piccolo?
- Perché il Natale si celebra il 25 dicembre?
La Pasqua è la festività che ricorda la crocifissione di Cristo, un momento fondamentale in cui si rivela il mistero di un Dio sofferente e morente per tutti gli uomini.
Inizialmente, c'erano diverse posizioni basate sul calendario ebraico. Il concilio di Nicea nel 325 d.C. stabilì un sistema di calcolo indipendente dal calendario ebraico, ma le celebrazioni non furono unificate fino a quando Dionigi il Piccolo apportò modifiche significative.
Dionigi mantenne il criterio del concilio di Nicea, fissando l'equinozio primaverile al 21 marzo e basando i cicli lunari su un calcolo teorico di 19 anni, non sull'osservazione diretta.
Dionigi riformò il sistema di datazione degli eventi, calcolando gli anni a partire dalla nascita di Gesù Cristo, fondando così "l'era cristiana" ancora oggi utilizzata in gran parte del mondo.
Il 25 dicembre fu adottato come data simbolica per il Natale perché coincideva con la festa del dio Sole, o Mitra, istituita dall'imperatore Aureliano nel 273 d.C., e successivamente inglobata nel calendario cristiano.