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Concetti Chiave

  • Il Nuovo Testamento sottolinea un evento cruciale: Dio parla attraverso Gesù Cristo, il Verbo incarnato, per chiamare l'umanità alla vita eterna.
  • Paolo usa il termine "mistero" per descrivere la rivelazione, una realtà nascosta ora resa visibile attraverso Cristo e la predicazione della Chiesa.
  • Paolo evidenzia la novità della rivelazione di Cristo, che segna una distinzione tra il tempo prima e dopo Cristo, pur mantenendo una continuità con il passato.
  • Nei Vangeli sinottici, l'azione rivelatrice di Cristo è descritta attraverso termini come predicare e insegnare, enfatizzando il regno di Dio e la necessità di conversione.
  • Gesù è visto come l'unico rivelatore di Dio nei sinottici, basato sul suo speciale rapporto con il Padre, che coinvolge esperienza, amore e comunione.

Rivelazione nel Nuovo Testamento

L’intuizione centrale del Nuovo Testamento è che si sia verificato un evento di capitale importanza tra le due alleanze: «Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio». In Gesù Cristo, cioè, la parola in cui Dio conosce tutte le cose e in cui si esprime totalmente, assume la carne e il linguaggio dell’uomo, diventa persona per chiamare l’uomo alla vita che non finisce: in Gesù, Verbo incarnato, il Figlio è presente tra noi e parla, predica, insegna, attesta ciò che ha visto e sentito in seno al Padre con termini umani che possiamo comprendere e assimilare. Di questa esperienza di rivelazione esistono interpretazioni diversificate nel Nuovo Testamento:
    • Paolo, nelle lettere paoline che trattano della rivelazione, il termine che maggiormente ne esprime l’intuizione fondamentale è mistero, che ricorre in alcuni passi di grande importanza. Il mistero è infatti nella sua origine una realtà nascosta e inaccessibile, esiste da sempre nella mente di Dio, ma è stato «taciuto per una durata indeterminata», «nascosto ai secoli eterni e alle generazioni passate». Ma ora, nella rivelazione del Cristo e nella predicazione della chiesa, tale mistero diviene concreto agli occhi di tutti i fedele, per mettere in risalto l'unicità e la novità della rivelazione di Cristo, Paolo sottolinea fortemente la contrapposizione fra il passato e l’oggi, fra il tempo prima di Cristo e il tempo dopo Cristo. Tuttavia Paolo è consapevole che si tratti di una novità nella continuità: reso noto adesso «per mezzo delle Scritture profetiche», il mistero è reso noto adesso, per mezzo delle Scritture profetiche.
    • Vangeli sinottici, in Marco le parole chiave del vocabolario della rivelazione in cui Gesù manifesta il Padre sono assenti, esistono invece termini che descrivono l’azione rivelatrice di Cristo come ad esempio predicare e insegnare. Cristo predice la buona notizia del regno e la conversione come mezzo per entrarvi: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». Per i sinottici Gesù è l’unico rivelatore di Dio, e questo perché lui solo è il Figlio, questa convinzione, che sottostà a tutto il discorso evangelico, si tematizza in un celebre loghion riportato da Matteo e Luca: «Tutto mi è stato dato dal Padre mio: nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale lo voglia rivelare». «Nessuno conosce»: il concetto biblico di conoscenza non è solo intellettuale, ma vitale: include esperienza, amore e comunione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'intuizione centrale del Nuovo Testamento riguardo alla rivelazione?
  2. L'intuizione centrale è che Dio ha parlato attraverso il Figlio, Gesù Cristo, che è la parola incarnata di Dio, chiamando l'uomo alla vita eterna.

  3. Come Paolo interpreta il concetto di rivelazione nel Nuovo Testamento?
  4. Paolo utilizza il termine "mistero" per descrivere la rivelazione, sottolineando la sua unicità e novità, pur riconoscendo una continuità con il passato attraverso le Scritture profetiche.

  5. Qual è il ruolo di Gesù nei Vangeli sinottici riguardo alla rivelazione?
  6. Nei Vangeli sinottici, Gesù è l'unico rivelatore di Dio, predicando e insegnando il regno di Dio e la conversione come mezzo per entrarvi.

  7. Cosa significa il concetto biblico di conoscenza nei Vangeli sinottici?
  8. Il concetto biblico di conoscenza non è solo intellettuale, ma include esperienza, amore e comunione, come evidenziato nel loghion riportato da Matteo e Luca.

Domande e risposte