Concetti Chiave
- L'eucaristia rappresenta la comunione di mensa, simboleggiando l'importanza del mangiare insieme in comunità.
- Il banchetto eucaristico è un momento di rendimento di grazie, collegato al dono del pane, del vino e della creazione stessa.
- L'evento dell'ultima cena di Gesù è reso presente attraverso l'anamnesi, trasformando la celebrazione in un atto di memoria.
- La presenza di Cristo nella celebrazione eucaristica è personale e si manifesta attraverso la parola e la comunità riunita.
- Il pane e il vino diventano corpo e sangue di Cristo, trasformando l'assemblea in "corpo di Cristo" attraverso l'invocazione dello Spirito Santo.
Nocke e l'eucaristia
Franzose Nocke riassume così il significato dell’eucaristia, cerca di tenere insieme il segno di prendere cibo insieme comune che appartiene alla nostra esperienza umana con elementi più specifici della concezione del sacramento:
1. Il convito, ovvero il mangiare insieme: il segno fondamentale del sacramento dell’eucaristia è la comunione di mensa, il mangiare insieme di una comunità raccolta;
2. Il rendimento di grazie, nel mangiare e nel bere gli esseri umani sperimentano la loro dipendenza dal mondo che permette loro di vivere; per questo il banchetto è il luogo in cui nasce il rendimento di grazie.
3. La memoria, il rendimento di grazie si trasforma in racconto che fa memoria “anamnesi” dell’ultima cena di Gesù e nella memoria l’evento ricordato si rende presente alla comunità che celebra l’eucaristia [idea che si ritrova anche nella Pasqua per gli ebrei];
4. La venuta di Cristo, nella celebrazione eucaristica la presenta di Cristo ha un carattere personale e si manifesta in una pluralità forma, il signore rivolge la sua parola e viene incontro alla comunità riunita facendosi presente. In un testo del Sacrosantum Concilium si dice che la lettura biblica che introduce la prima parte della celebrazione è il signore che rivolge la sua parola alla comunità e questa è una presenza che si rinnova;
5. La trasformazione del pane e del vino nella comunità, nella celebrazione eucaristica il pane e il vino divengono corpo e sangue del Signore e l’assemblea dei fedeli è a sua volta trasformata in “corpo di Cristo”;
6. L’invocazione dello spirito santo, la venuta di Cristo, la partecipazione al dono di sé che egli compie, la trasformazione dei doni in visa della trasformazione in corpo di Cristo dei membri della comunità, tutto questo avviene nell’eucaristia mediante lo spirito santo invocato nell’epiclesi, ossia invocazione;
7. L’anticipazione del compimento, dopo la consacrazione, l’assemblea acclama “annuncia la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta”, quindi nell’eucaristia insieme alla memoria della Pasqua si celebra anche l’attesa della venuta del Signore nella gloria e del compimento del regno di Dio;
8. Celebrazione della chiesa, l’eucaristia è sempre celebrazione della chiesa che nell’assemblea liturgica manifesta in particolare la sua caratteristica locale, la sua identità di comunità nella quale è presente la chiesa una, santa, cattolica e apostolica
Domande da interrogazione
- Qual è il significato fondamentale del convito nell'eucaristia secondo Franzose Nocke?
- Come si esprime il rendimento di grazie nell'eucaristia?
- In che modo la memoria gioca un ruolo nell'eucaristia?
- Qual è il ruolo dello spirito santo nella celebrazione eucaristica?
Il convito rappresenta il mangiare insieme, un segno fondamentale del sacramento dell’eucaristia che simboleggia la comunione di mensa di una comunità raccolta.
Il rendimento di grazie si esprime attraverso il banchetto, dove gli esseri umani riconoscono la loro dipendenza dal mondo e ringraziano per il dono del pane, del vino e della creazione, oltre a quanto Dio ha compiuto nella storia del suo popolo.
La memoria si manifesta attraverso l’anamnesi dell’ultima cena di Gesù, rendendo presente l’evento ricordato alla comunità che celebra l’eucaristia, simile alla celebrazione della Pasqua ebraica.
Lo spirito santo è invocato nell’epiclesi e permette la venuta di Cristo, la partecipazione al dono di sé, e la trasformazione dei doni e dei membri della comunità nel corpo di Cristo.